martedì 12 marzo 2019

Bao - Pixar short film


Fa molta tenerezza questa mamma, già un po’ avanti con gli anni che, all'improvviso, ottiene la possibilità di essere nuovamente madre nel momento in cui un baozi  da lei cucinato prende magicamente vita e si tramuta in un bambino. Attraverso quel baozi rivive tutte le tappe che avevano segnato, poco alla volta, il distacco da suo figlio, quel figlio che prima era tutto suo e le dava tanta gioia, poi aveva cominciato a preferirle gli amici ed infine si era allontanato definitivamente con la donna che amava.

E’ dura lasciare il proprio figlio ad un’altra donna, soprattutto se lo porta lontano. E quella povera mamma, nel tentativo di fermarlo, ha finito col distruggere il simbolo di quel ragazzo che, già una volta, non avrebbe voluto lasciare andare, ingoiando per sbaglio il baozi e cadendo nella disperazione più nera.

Ma poi il figlio in carne ed ossa è tornato e la mamma, pur con un’iniziale resistenza,  ha imparato finalmente a condividerlo con l’altra donna, così come tutte dovremmo fare, perché così è la vita e gli uccellini, da sempre, lasciano il nido per diventare grandi.

Anch’io ho rivisto mio figlio in questo cortometraggio così bello e commovente da vincere un Oscar. Ho ricordato quando cominciò ad uscire di sera con gli amici e, se gli chiedevo chi fossero, mi rispondeva: “Non li conosci”! Quando vidi la mia macchina allontanarsi senza di me, perché lui aveva appena preso la patente, quando lo incontrai per caso, mano nella mano, con la sua prima ragazza e quando lo vidi caricare abiti, libri, chitarre e fotocamera in macchina per traslocare nella casa in cui avrebbe vissuto senza i suoi genitori.

Eh, non c’è niente da fare. La sindrome del nido vuoto colpisce tutte le madri, chi più chi meno. Per fortuna esistono gli smartphone per comunicare e si può sempre tentare “la via dello stomaco” con qualche allettante invito a cena! ;)