Sono sempre stata una persona che si è impegnata in tutto
ciò che era necessario fare. Da bambina e ragazza mi impegnavo a scuola, prima
ancora di terminare gli studi ho lavorato con piccole supplenze o lezioni di
pianoforte in una scuola privata, ho cominciato ad insegnare nella scuola
pubblica all’età di ventun anni e non ho ancora smesso. A casa non ho la domestica
e svolgo personalmente tutte le faccende, dalla preparazione dei cibi alle pulizie,
e ho assistito per anni i miei genitori durante la malattia, fino alla morte.
Scrivo questo per farvi capire che,
per una persona come me, con un forte senso del dovere, trasmesso anche a mio
figlio, e che si è guadagnata “con il sudore della fronte” tutto ciò che di
buono ha ottenuto dalla vita, l’idea di incensare persone che non fanno
assolutamente nulla e si vantano di essere dei parassiti che si arricchiscono
alle mie spalle e a tutte quelle delle persone oneste come me, non fa
assolutamente piacere, anzi, mi rende parecchio nervosa.
E’ il caso di alcuni presunti
cantanti che spopolano oggi su youtube ed i social in generale e che si
arricchiscono con i famosi “like” e le visualizzazioni che i nostri ragazzi, e
non solo, prodigano loro a piene mani.
Fino a due anni fa ero una prof.
comprensiva, che cercava di capire i gusti dei suoi alunni, ascoltava le loro
proposte e, quando possibile, cercava di adattare alcuni brani moderni alle
possibilità del flauto dolce, in modo da dare la soddisfazione ai ragazzi di
suonare le melodie dei loro tempi e dei loro idoli. Tra gli ultimi brani posso
annoverare canzoni portate al successo da Alvaro Soler, Robbie Williams, Adele
ecc…ma poi i gusti dei ragazzi sono cambiati ed è arrivato lui, Bello figo.
Paul Yaboah, questo il suo vero nome, è arrivato in Italia dal
Ghana nel 2004 ed è passato in pochi anni dall'anonimato alla popolarità
Il caso di Bello Figo è esploso
con la pubblicazione a
ottobre 2016 del
brano "Non pago l'affitto" dove il rapper ( secondo quanto afferma) ha
voluto prendere in giro tutti i luoghi comuni degli immigrati in un brano che,
per alcuni, è invece diventato un inno alla criminalità e un insulto agli
italiani.
La prima volta che i miei alunni mi
hanno proposto di ascoltare il loro idolo, di cui non conoscevo affatto l’esistenza,
mi sono trovata di fronte alle parole di una persona che afferma di non voler
lavorare, di non volere pagare l’affitto, di volersi divertire alle
spese dei suoi fans, prendendo solo le
donne bianche come amanti e come oggetti e dormendo esculsivamente in alberghi a quattro
stelle, sempre pagati da noi, ovviamente.
Vi risparmio i termini esatti, per rispetto alla vostra
educazione.
Quando l’ho sentito, ho posto il mio
categorico veto. “Non proponetemi mai più di ascoltare questa canzone! Mi sento
offesa e dovreste provare lo stesso anche voi! Ma come? Noi siamo persone che
lavoriamo, fatichiamo, ce la mettiamo tutta per tirare avanti e dobbiamo
rendere la vita facile ad un tipo che, chiaramente, ci deride e si fa mantenere
a sbafo?”
Bloccato Bello Figo, è saltato fuori Sfera
Ebbasta, noto rapper che ho sentito nominare in occasione della morte di sei
persone nella discoteca di Corinaldo. Non ho voluto neanche sentirne parlare,
potete immaginare perché (e ci sono fior di genitori che hanno accompagnato i
loro figli minorenni in discoteca ad ascoltare questo bel personaggio!)
La settimana scorsa però, il classico Pierino, che cerchiamo di contenere con tutta la pazienza possibile
per evitare che combini marachelle troppo grosse, si è lamentato perché non
faccio mai ascoltare alla classe le canzoni moderne e, soprattutto, non prendo
mai in considerazione le sue proposte. Gli ho fatto notare con gentilezza che,
lui per primo, non fa nulla per venirmi incontro: non apre un libro, non
ascolta una parola, chiacchiera in continuazione ma ….visto che, ultimamente,
si è comportato un pochino meglio e non ha disturbato le lezioni, potevo provare ad accontentarlo permettendogli di scegliere
una canzone e proporla ai compagni. “Mi raccomando però! Che sia decente e che
si possa ascoltare insieme, magari anche cantandola!”
Tutto felice si è avvicinato alla LIM e chi ha cercato? I buon, vecchio, Bello figo!
Ancora una volta ho cercato di dargli
fiducia, chissà, magari, nel frattempo, il cantante poteva essere migliorato!
Ho buttato un occhio sul titolo e mi sono cadute le braccia: “Io skopo tutti i
giorni!”
Non sono ancora così rimbambita da
pensare che la k nel termine possa cambiarne la sostanza. Ho subito bloccato il
video, prima ancora che cominciasse ed ho espresso tutta la mia disapprovazione
al ragazzo, che si è subito giustificato dicendo che non era un’idea sua.
Tornata a casa, per curiosità, ho
controllato il testo, e anche questo, per decenza, ve lo risparmio, poiché nemmeno
io riesco a leggerlo senza inorridire.
Ecco, questi
sono gli idoli dei giovanissimi di oggi. Non tutti, per fortuna, ma una buona
parte. I ragazzi trovano difficoltà ad imparare le materie di studio, ma sanno
a memoria tutti i testi di questi bei personaggi e li vedono come degli esempi,
perché si sono arricchiti senza impegno e fatica, pertanto sono i veri furbi! I
genitori, per farli felici, li accontentano e li accompagnano persino ai loro
concerti. Di questo passo, dove andremo a finire?
Voglio
andare in pensioneeeeeee!