martedì 27 marzo 2012

Voglia di primavera


C’è sentore di primavera nell’aria. Basta uscire in giardino per sentire una gradevole temperatura, nuovi profumi e il canto di una moltitudine di uccellini, gradevolissimo e armonico come la migliore delle orchestre. Che la primavera stia arrivando lo si intuisce anche dall’indaffaramento di mio marito, che subito corre al vivaio per acquistare nuovi fiori da piantare, studiando ogni anno diverse disposizioni per le aiuole. Da qualche anno è esplosa infatti in lui la passione per il giardinaggio e non lo ferma più nessuno. Il cervello è sempre in ebollizione: pianta di qua, sposta di là, semina, travasa, concima…chi lo ferma più?

Un giardiniere che ogni anno viene a potarci le piante ride di gusto e lo prende in giro. Dice che il nostro prato verde sicuramente non ne può più di essere concimato, anzi, “dopato”. “ Tu hai dopato il prato, un giorno o l’altro qualcuno ti farà la multa eheheheh! Persino l’erba finirà per parlarti, vedrai, per chiedere pietà affinché tu la lasci un po’ in pace! ”
In effetti, nonostante si sia sciolta da poco tempo la neve, il prato è già verdissimo.

Al nostro gatto Pallino invece stanno cominciando a pesare le troppe primavere. Non vede quasi più, povero, e sovente batte delle zuccate nel muro prima di trovare la porta per entrare. Non parliamo poi del fatto che mia madre spesso attenti alla sua vita sedendoglisi pesantemente sopra. L’ho salvato più di una volta tirandolo fuori mezzo ammaccato e tossicchiante e ho dovuto battergli sonore pacche sulla schiena per fargli riprendere fiato. Da più di una settimana gli sto somministrando anche delle gocce di cortisone negli occhi, ma sembra senza apprezzabili risultati. C’è da dire però che lui è bravissimo e si lascia curare senza opporre resistenza, ne’ tirar fuori le unghie, come se capisse che lo faccio per il suo bene. E’ molto più difficile compiere la stessa operazione con mia madre, che si oppone invece con tutte le sue forze e c’è il rischio che a graffiarmi sia proprio lei.

A scuola c’è ancora un piccolo momento di tregua, ma già si profilano all’orizzonte prove d’orchestra, saggi, spettacoli di beneficenza, collegi docenti, colloqui generali con i genitori, prescrutini…Inizierà il solito periodo intenso che mi toglierà fiato e forze, come sempre. La volata finale. Eppure sembra solo ieri che l’anno scolastico fosse cominciato; mamma mia, come corre il tempo!

Ogni sera, quando esco in cortile a vuotare la spazzatura, ho preso l’abitudine di guardare il cielo. Ci sono moltissime stelle e alcune luminosissime, più grandi delle altre. Della luna si vede invece solo una piccolissima falce, proprio come in certi disegni di fiabe. Ci manca solo l’omino appollaiato sulla punta. Una volta non avevo questa abitudine, ma ora ricordo mio padre. A lui piaceva moltissimo osservare il cielo e mi faceva sempre notare gli aerei che passavano: “Guarda, quello sta andando a Torino! Ora ce n’è un altro, diretto a Cuneo, osserva come si stia già abbassando!  ”
Da giovane era stato in aviazione e lo avevano sempre affascinato gli aerei e il volo. Spesso sognava di librarsi in aria proprio come un uccello e me lo raccontava. Mi descriveva quella sensazione di libertà e leggerezza che provava e quanto erano belli quei sogni. Ora, guardando quel cielo e quelle stelle, mi sembra proprio di vedere il suo volto, i suoi occhi ridenti che ammiccano tra gli astri e vorrei tanto che fosse vero per potergli dire: “Ecco, vedi, siamo stati bravi, nonostante tutto ce l’abbiamo fatta e mamma è ancora qui con noi, non devi preoccuparti di niente!”   

Pensieri, sensazioni, profumi, sogni…La primavera è ogni volta uno stupore, una voglia di rinnovarsi, di vestirsi di colori, di uscire a camminare nel sole.

Buona primavera a tutti!

giovedì 22 marzo 2012

Otto anni di blog


Nel lontano marzo 2004 iniziava la mia avventura nel mondo blog. Un collega, trovatosi in difficoltà nel creare un blog scolastico, aveva chiesto il mio aiuto ed io, che non ne sapevo assolutamente nulla,  non avevo potuto fare altro che "provare sulla mia pelle", dando vita ad un blog personale su ben tre piattaforme diverse, per testarne le possibilità: Excite, Bloggers e Splinder.

Avevo subito scartato Excite perchè conteneva pubblicità ben poco consone a ragazzi minori, mentre mi era piaciuta particolarmente Bloggers, che forniva parecchie pagine "nascoste" sulle quali caricare i files che si potevano poi linkare in prima pagina, proprio come in un sito web.
Cosa scrivere, a quel punto, su tutti quei blog? Io non sono sicuramente una scrittrice o una poetessa, pertanto non potevo fare altro che parlare di ciò che conoscevo meglio: la mia vita, gli incontri con le persone, la scuola, la famiglia...
Poco alla volta cominciavo ad avere dei lettori, a conoscere nuovi bloggers e, quello che poteva essere un esperimento momentaneo, diventò invece una consuetudine.
Poi bloggers chiuse, Splinder fece altrettanto ma, nonostante tutto, eccomi ancora qui.
Ogni anno ho scritto un post sul "compleanno" del mio blog e, chi mi legge da tanto tempo, penso sia ormai stanco di sentirmi ripetere le stesse considerazioni, pertanto cercherò di essere breve.
Sono stata sicuramente fortunata in tutti questi anni, perchè ho conosciuto tante belle persone che mi hanno insegnato molto. Ho sempre avuto dialoghi pacati, interessanti, cordiali, mai scorretti.  Mi sono anche divertita e spesso ho riso leggendo alcuni post o commenti. Sono nate amicizie durature e sincere, tanto da affezionarmi a loro anche se non ho mai visto dal vero quelle persone. Alcuni blogger li ho anche incontrati nella realtà, altri li ho sentiti al telefono, ed è stato proprio come se ci si conoscesse da sempre.

Purtroppo, nonostante ci si sia sempre promessi di mantenere i rapporti anche in caso di chiusura del blog, la maggior parte di questi è finita proprio con l'allontanamento dal mondo virtuale. Sul mio cellulare ci sono parecchi numeri ai quali non risponde più nessuno e anche molti indirizzi e.mail sembra siano stati disattivati.

Mi rendo conto di quanto possano essere fragili i rapporti  in questo strano mondo. Una persona può sparire completamente senza  lasciare la minima traccia, come se non fosse mai esistita. Può riapparire all'improvviso, com'è successo in qualche caso, e sparire di nuovo. Quando capita dopo otto anni continui di amicizia, senza alcun motivo, se non la chiusura del blog, si prova un gran senso di vuoto e anche un po' di preoccupazione, mista a nostalgia. ( CM, ex zio Pisi, cosa ti è successo? Dove sei finito? )  

Voglio ricordare l'inizio della mia avventura riportando alla luce il mio primo post di quel lontano 2004, opportunamente riveduto e aggiornato, al quale ho dato una nuova veste grafica: un piccolo  libro sfogliabile, che si può visualizzare anche con lo zoom cliccando due volte sulle singole pagine.
Un abbraccio a tutti voi, amici di ieri e di oggi!

sabato 17 marzo 2012

BLOG AFFIDABILE!


Ricevo dalla gentilissima Linda, che ringrazio di cuore,  una menzione per l'affidabilità del mio blog. Sistemo il premio nella colonna qui a destra, sopra una precedente menzione di Paola dei gatti e mi informo sul procedimento da seguire per l'occasione. 

Leggo il regolamento:
Come si distingue un Blog Affidabile? Per alcuni semplici ma importanti regole:
1) E' aggiornato regolarmente
2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali
5) Non é infarcito di troppa pubblicità

Cosa deve fare chi riceve il Premio ?
Scrivere un post sul proprio blog ringraziando il sito/blog che ha conferito la nomina, inserire sul proprio sito/blog il distintivo de "Il Blog Affidabile" , spiegare brevemente quando e perché si è deciso di aprire un blog, segnalare altri cinque siti/blog meritevoli di menzione.

Non so se, effettivamente, il mio blog risponda a tutte le prerogative elencate. Lo aggiorno senza alcuna scadenza regolare, ma semplicemente quando trovo il tempo per farlo e, soprattutto, quando ho qualcosa da raccontare, parlo quasi sempre della mia vita, pertanto è ovvio che lo faccia con passione autentica, ma magari non sempre i miei post offrono ai lettori  l'occasione di condividere e compartecipare e non sono affatto sicura che i miei  contenuti   offrano informazioni utili e originali. Sicuramente non pubblicizzo mai nulla.
Quando ho deciso di aprire un blog? La bellezza di otto anni fa, assistendo alla morte di ben due piattaforme: prima Bloggers e poi Splinder. Non ho perso quasi nulla nel primo passaggio, in quanto, ai quei tempi, procedevo parallelamente con i due blog e, alla chiusura di Bloggers, avevo comunque tutti i miei post anche su Splinder; stavolta invece ne ho persi molti perchè l'importazione su iobloggo è avvenuta in modo solo parziale, comunque ho salvato tutto sul disco fisso e, quando sarò "vecchierella", potrò ancora rileggermi questi otto anni di vita. Ho iniziato a scrivere per puro caso, perché un collega mi aveva chiesto aiuto per costruire un blog didattico. Non conoscendo nulla del mondo blog, per poterci capire qualcosa avevo provato a crearne uno di prova per me e poi avevo finito per continuare a scrivere. 

Segnalare altri cinque blog meritevoli di menzione è praticamente impossibile, perchè tutti i blog dei miei amici sono affidabili, sicuramente non solo cinque! Potete cliccare su ognuno dei link segnalati nella colonna qui a destra e potete stare sicuri che capiterete su  un blog affidabile. Sono anche molto vari per quanto riguarda i temi trattati.

C'è quello delle mie più vecchie ( non certo per età, ma per tempo di frequentazione), affezionate e costanti  amiche di blog: "Sherazade" e "Angoloprivato", che trattano rispettivamente argomenti di interessante attualità e toccanti storie personali,  ci sono quelli sui gatti, cani e pesci: "Gatti fatti e misfatti",  "Quattro zampe", "Floppy", quelli di poesia, racconti e citazioni: "I nodi dell'anima", "Vany", "Domenica Luise", "Col favore delle nebbie",  "Beati i poeti", "Io viracconto", quelli prevalentemente a sfondo religioso: "Macchie dicolore" e "Riccardo Paracchini", quelli che presentano spesso interessanti brani musicali "Minimazione e "Nel mio cuore", quelli che offrono interessanti spunti di riflessione ed occasione per dibattiti su importanti temi esistenziali o d'attualità, o recensioni di libri come "Blueriver", "Agorà", "Acqua cotta", "Accross the dark", "Ipazia", "Les yeux dans les yeux", "Leggere volare", un blog pieno di stelle, immagini e spunti di riflessione "Il signoredelle stelle", un blog didattico che ne raccoglie tanti altri: "Blogdidattici", ed infine tanti blog prevalentemente personali, con mille storie che si intrecciano tra alti e bassi, momenti di gioia e dolore, difficoltà superate e da superare, preoccupazioni quotidiane, piccole battaglie vinte e tanti esempi di vita: "Violetta a vagabonda, "Io e Violetta", "Una vita movimentata", "Delle gioie e delle pene", "Magazzinovagabonda", "Amoleapi", "Stefano Massa", "Avedon", "Lunamara", "Sportello utenti", "Il cielo di Linda", "Ondainlove", "Leggere volare", "Mecan blog", "Farsergio", "Vento dal mare".
(Gli ultimi due poco aggiornati, a dire il vero! Ma le persone sono squisite!)

Spero di non aver dimenticato nessuno. Se l'ho fatto, è successo sicuramente per una svista e non per volontà personale.

Grazie ancora a Linda e a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggermi in questi anni.

venerdì 9 marzo 2012

Il mio otto marzo



Ieri è stata la festa della donna e, per l'occasione, mi sono fatta due "regali": una visita dal dentista e una dal reumatologo.
Il primo, in emergenza,  mi ha estratto un pezzetto di dente che si era rotto in questi giorni e che mi ballonzolava in bocca, facendomi parecchio male. Mi ha chiesto poi di eseguire una panoramica dentaria per decidere se estrarre anche tutto il resto del dente.

Fantastico! Non dico di festeggiare in discoteca e non mi è nemmeno mai interessato celebrare questa ricorrenza, ma trascorrerla dal dentista non è proprio il massimo!

In seguito sono stata dal reumatologo per un problema d'infiammazione alle articolazioni che mi perseguita da parecchi anni. Una mattina di sette anni fa, infatti, alzandomi, mi ero ritrovata con un dolore fortissimo al ginocchio sinistro e nessuna cura sembrava poterlo calmare. Ero arrivata ad un passo dall'artroscopia ma, dopo una successiva visita, era saltato fuori che il mio non era un problema meccanico, bensì  reumatico. Nel frattempo però il ginocchio si era bloccato e non mi era  stato più possibile piegarlo o stenderlo come l'altro.  Due cicli di fisioterapia e una cura da cavallo mi avevano ridato una mobilità quasi normale, ma il ginocchio non è mai più stato come prima. Da quel momento ho continuato a monitorare la situazione e a tenerla sotto controllo con una blanda cura di cortisone ma ora pare sia il caso di rivedere il quadro clinico e pensare a una cura più adeguata. Il reumatologo mi ha prescritto, oltre ad una serie di esami, anche la radiografia di entrambe le ginocchia.


Il bello è stato che, al momento della prescrizione e relativa stampa, la stampante si è inceppata e il medico ha dovuto praticamente smontarla, facendo accorrere anche l'infermiera per aiutarlo. Apri di qua, tira di là, metti la carta, togli la carta...dev'essere passato almeno un quarto d'ora e gli altri pazienti in sala d'attesa hanno cominciato a chiedersi come mai non uscissi più dallo studio medico. Quando mi hanno vista, ho fatto presente quanto era successo e loro mi hanno rivelato che, effettivamente, avevano pensato che il mio caso doveva essere ben grave, visto che non tornavo più!

 Si prospetta così l'andamento dei prossimi giorni, tra visite mediche e radiografie. Grandioso!

Nello stesso tempo, il mio gatto Pallino sta cominciando dare segni di difficoltà nell'orientarsi. A volte batte zuccate nel muro o nei mobili e rivela difficoltà nel salire sulle sedie. Insomma, pare abbia la cataratta, ma ho sentito dire che nei gatti questa patologia è inoperabile. Posso immaginare Pallino con gli occhiali da sole mentre sta in convalescenza! Spero comunque che, poiché i gatti si orientano di notte con le vibrisse, riesca a cavarsela, in un modo o nell'altro!

Mio figlio si lamenta per dolore a una spalla, probabilmente "forzata" durante un'arrampicata in palestra e mio marito ha problemi al menisco, oltre ad essere in attesa per un piccolo intervento per la rimozione di una cisti.

Il quadro clinico familiare è ben disegnato: non se ne salva nemmeno uno!
Se, fino a ieri, la mia casa sembrava un reparto geriatrico, ora pare l'anticamera di un ospedale, mannaggia!
Speriamo almeno che arrivi presto la primavera a risollevarci l'umore!

venerdì 2 marzo 2012

Quotidianità...


Passano i giorni, tutti uguali e veloci. Vorrei raccontarvi qualcosa di interessante, ma la mia vita ormai scorre su binari regolari con poche e ripetitive fermate: casa, scuola, supermercato...

Mio figlio è andato a Cambridge a trovare il suo migliore amico che svolge un dottorato di ricerca in quell'importante università, mio marito è appena tornato dalla settimana bianca ed ha ripreso a lavorare. A me restano sempre i soliti compagni: mia madre e il gatto. Se consideriamo poi che Pallino abbia già superato i quattordici anni, si può dire che la mia casa sia ormai simile a un reparto geriatrico. Persino il medico, che viene ogni tanto a visitare mia madre, mi ha chiesto scherzosamente di ospitare il suo anziano suocero, giacché me la cavo così bene. Uno più, uno meno!
 Pallino nella neve..
Mia madre ormai non mi parla più da un sacco di tempo, se non con monosillabi confusi e suoni fatti di M: mmmmmmm....mmmmm.... Chissà cosa vorrà  dirmi! Però capita che, ogni tanto, la sua mente abbia uno sprazzo di lucidità e allora mi stupisce con  un "Grazie" o un "Sei brava". Qualche giorno fa, mentre tentavo di faticosamente di lavarle la faccia ( ormai è anche lei come il gatto che odia l'acqua...) si è espressa dandomi del lei e tirando fuori una frase che, per lunghezza, mi ha stupita parecchio: "Non mi bagni, che sono malata!" Sembrava quasi che volesse impietosirmi con la malattia per convincermi a non lavarla. Furbacchiona!
Di questi tempi, con questo brusco cambiamento di temperature, dai -20° ai + 20°, è piuttosto nervosa e, in questi casi, non c'è verso di farle fare la pipì o qualsiasi altra cosa contro la sua volontà. Ieri l'ho accompagnata in bagno per tutto il pomeriggio, ma non c'è stato niente da fare. Ogni volta, poiché la faccenda andava per le lunghe, mi sedevo sul bidet accanto a lei che stava sul wc e cercavo di convincerla, le schiacciavo persino la pancia, ma lei continuava a rialzarsi o a giocare con qualsiasi cosa le venisse a tiro. A farla breve, è rimasta in pratica ventiquattr' ore senza  liberare la vescica ed io ho passato un pomeriggio intero continuamente seduta sul bidet ad aspettare che si decidesse. Santa pazienza!

A scuola anche gli alunni sentono la primavera e sono nervosi. Quando sono nervosi, urlano e litigano. Si direbbe che siano del tutto incapaci di esprimersi con un volume di voce basso. Oggi l'intervallo sembrava un vero e proprio ring di pugilato e ho dovuto continuamente dividere contendenti che cercavano di suonarsele di santa ragione. Poi ci sono i fannulloni. Alcuni sono veramente incalliti e cercano di  farmi vedere il bianco per il nero. Stamattina ce n'era uno che continuava a gettare nel cestino qualsiasi spartito io gli dessi e poi negava spudoratamente di averlo fatto.  Masticava chevingum, io lo mandavo  a gettarlo via  e, dopo due secondi, ne aveva  un altro in bocca. Poi la spalancava tutto quel che poteva, ( orrore!) per farmi vedere che nelle "fauci " non aveva niente. Ma non era vero, perché immediatamente  dopo ricominciava a masticare. Falso peggio di Giuda. In un modo o nell'altro è riuscito a trascorrere l'ora senza suonare nemmeno una nota ( troppo faticoso, doveva soffiare...) ma insisteva nel farmi credere che l'avesse fatto. Insomma, io sono ancora in grado di capire che un flauto tenuto fermo sul banco non può aver suonato. Lo stesso ha fatto un ragazzino dell'ora dopo. Aveva sì il materiale, per evitare di prendersi una nota di demerito per mancanza "degli attrezzi da lavoro", ma si è guardato bene dall'usarlo. Al mio invito a impegnarsi mi ha risposto candidamente: "Non ho voglia!"
Viva la sincerità! 

Per fortuna ogni tanto scappa un sorriso quando i colleghi raccontano gli strafalcioni coniati dai fanciulli: l'ultimo, che riguarda i cateti di un triangolo, è diventato: "Catetere per catetere..."

Buon weekend a tutti!