C’è sentore di primavera nell’aria. Basta uscire in giardino
per sentire una gradevole temperatura, nuovi profumi e il canto di una
moltitudine di uccellini, gradevolissimo e armonico come la migliore delle
orchestre. Che la primavera stia arrivando lo si intuisce anche dall’indaffaramento
di mio marito, che subito corre al vivaio per acquistare nuovi fiori da
piantare, studiando ogni anno diverse disposizioni per le aiuole. Da qualche
anno è esplosa infatti in lui la passione per il giardinaggio e non lo ferma
più nessuno. Il cervello è sempre in ebollizione: pianta di qua, sposta di là,
semina, travasa, concima…chi lo ferma più?
Un giardiniere che ogni anno viene a potarci le piante ride
di gusto e lo prende in giro. Dice che il nostro prato verde sicuramente non ne
può più di essere concimato, anzi, “dopato”. “ Tu hai dopato il prato, un
giorno o l’altro qualcuno ti farà la multa eheheheh! Persino l’erba finirà per
parlarti, vedrai, per chiedere pietà affinché tu la lasci un po’
in pace! ”
In effetti, nonostante si sia sciolta da poco tempo la neve,
il prato è già verdissimo.
Al nostro gatto Pallino invece stanno cominciando a pesare le
troppe primavere. Non vede quasi più, povero, e sovente batte delle zuccate nel
muro prima di trovare la porta per entrare. Non parliamo poi del fatto che mia
madre spesso attenti alla sua vita sedendoglisi pesantemente sopra. L’ho
salvato più di una volta tirandolo fuori mezzo ammaccato e tossicchiante e ho
dovuto battergli sonore pacche sulla schiena per fargli riprendere fiato. Da
più di una settimana gli sto somministrando anche delle gocce di cortisone
negli occhi, ma sembra senza apprezzabili risultati. C’è da dire però che lui è
bravissimo e si lascia curare senza opporre resistenza, ne’ tirar fuori le
unghie, come se capisse che lo faccio per il suo bene. E’ molto più difficile
compiere la stessa operazione con mia madre, che si oppone invece con tutte le
sue forze e c’è il rischio che a graffiarmi sia proprio lei.
A scuola c’è ancora un piccolo momento di tregua, ma già si
profilano all’orizzonte prove d’orchestra, saggi, spettacoli di beneficenza,
collegi docenti, colloqui generali con i genitori, prescrutini…Inizierà il
solito periodo intenso che mi toglierà fiato e forze, come sempre. La volata
finale. Eppure sembra solo ieri che l’anno scolastico fosse cominciato; mamma
mia, come corre il tempo!
Ogni sera, quando esco in cortile a vuotare la spazzatura, ho
preso l’abitudine di guardare il cielo. Ci sono moltissime stelle e alcune
luminosissime, più grandi delle altre. Della luna si vede invece solo una
piccolissima falce, proprio come in certi disegni di fiabe. Ci manca solo l’omino
appollaiato sulla punta. Una volta non avevo questa abitudine, ma ora ricordo
mio padre. A lui piaceva moltissimo osservare il cielo e mi faceva sempre
notare gli aerei che passavano: “Guarda, quello sta andando a Torino! Ora ce n’è
un altro, diretto a Cuneo, osserva come si stia già abbassando! ”
Da giovane era stato in aviazione e lo avevano sempre
affascinato gli aerei e il volo. Spesso sognava di librarsi in aria proprio
come un uccello e me lo raccontava. Mi descriveva quella sensazione di libertà
e leggerezza che provava e quanto erano belli quei sogni. Ora, guardando quel
cielo e quelle stelle, mi sembra proprio di vedere il suo volto, i suoi occhi
ridenti che ammiccano tra gli astri e vorrei tanto che fosse vero per potergli
dire: “Ecco, vedi, siamo stati bravi, nonostante tutto ce l’abbiamo fatta e
mamma è ancora qui con noi, non devi preoccuparti di niente!”
Pensieri, sensazioni, profumi, sogni…La primavera è ogni
volta uno stupore, una voglia di rinnovarsi, di vestirsi di colori, di uscire a
camminare nel sole.
Buona primavera a tutti!