La mattina dormono tutti a casa mia: mia madre, che spesso si alza anche alle 11 e il gatto, che se la dorme della grossa sul divano, da quando esco di casa per recarmi a scuola fino al mio ritorno.
Mamma e Pallino |
Quando rientro a casa, verso le 13, desiderosa di un po' di riposo e tranquillità dopo una mattinata di canti e suoni che mi hanno letteralmente rintronata, ecco che entrambi si svegliano. Mia madre si alza subito dal divano per cominciare a girovagare in giardino e il gatto inizia a miagolare a gran voce reclamando il pranzo. Non dimentichiamo poi che mia madre, quasi sempre, sceglie quell'ora, o subito dopo il mio pasto, per essere accompagnata in bagno. Il mio pranzo non è quindi mai tranquillo.
Più tardi cominciano le passeggiate in cortile. Qualche volta lascio mia madre girovagare da sola, mentre cerco velocemente di sbrigare le faccende di casa ma, più spesso, la accompagno e, a quel punto, anche il micio Pallino si unisce alla compagnia, tenendo lentamente il passo di fianco a noi, mentre sculetta e tiene la coda bella dritta. In realtà non credo tenga particolarmente a starci accanto, se non fosse che spera gli venga aperto il garage, dove sa che si trova il sacchetto delle crocchette. Insomma, la sua è una compagnia interessata.
Spesso provo a guardare questo strano trio come se mi trovassi all'esterno e mi viene sempre in mente una vecchia canzone di Modugno, tratta dal musical "Rinaldo in campo", che mio padre cantava quand'ero bambina: " Siamo solo tre, tre somari e tre briganti, solo tre!" Mio padre ironizzava sul fatto che la nostra fosse una piccola famiglia di tre persone, a cui non mancava il necessario, ma che non viveva certo nell'agio.
Beh, anche adesso ci mancano i somari, ma siamo sempre tre...Forse il somaro sono io, l'unica dei tre a lavorare e a darsi da fare per mandare avanti la baracca.
(Spegnere l'audio della canzone in sottofondo per sentire quella del video)
Pallino poi, con l'età, (ha circa quattordici anni) è decisamente peggiorato diventando piuttosto noioso. Non si può aprire un pacchetto o toccare della carta senza che lui intervenga miagolando, convinto che si stia aprendo un pacco di bistecche. Quand'era più giovane non notava certi particolari, adesso ha sempre le orecchie dritte ed un appetito insaziabile.
Mia madre invece diventa noiosa verso le 18 di sera, quando viene colta dal raptus dell'uscita e comincia ad aprire e chiudere decine di volte la porta per provare ad andare fuori, rientrando subito dopo perché scopre che è buio. Purtroppo se ne dimentica immediatamente e ci riprova in continuazione facendomi entrare in casa un sacco di aria fredda, cosa che mi innervosisce parecchio. Per fortuna, tra un miagolio ed una passeggiata, ci sono i momenti di relax, quando ci sediamo tutti e tre sul divano, io in mezzo e loro due ai lati. Con una mano accarezzo il morbido pelo di Pallino, mentre ondate di alito puzzolente mi assalgono e quasi mi stordiscono ( non ho mai avuto, in tutta la vita, un gatto con un alito così pesante...forse dovrei portarlo dal dentista o fargli fare un po' di gargarismi...), con l'altra mano accarezzo quelle di mia madre, sperando che si rilassi e si goda la mia compagnia, dopodiché, quasi regolarmente, mi addormento e, quando mi sveglio, Pallino è ancora lì che russa, lungo e disteso, ma mia madre è scomparsa. Insomma, diciamolo francamente, lei è sempre stata uno spirito libero ed indipendente e della mia compagnia e carezze se ne fa un baffo. Esco a recuperarla, le do merenda, tiro fuori il computer portatile e comincio a lottare per salvare il filo della corrente, perché mia madre proprio non sopporta quel cavo che si trova per terra e cerca sempre di tirarlo su, con il rischio di portarsi dietro il pc e farlo cadere in terra. Non posso abbassare la guardia un attimo! In un momento arriva l'ora di preparare la cena.
La giornata è quasi finita ed io ho combinato ben poco, come al solito.