venerdì 6 gennaio 2017

Tempo di consuntivi e di previsioni



E’ finito un altro anno. Tempo di consuntivi e di previsioni. 

Per una persona della mia età è difficile raccontare fatti nuovi: vivo da sempre nello stesso posto, insegno da 38 anni nella stessa scuola, ho intorno gli stessi familiari, amici e colleghi … Alla mia età non ci sono più sogni da realizzare, piuttosto, si vorrebbe fermare il tempo e mantenere tutto ciò che si ha così com’è. 

Come ho trascorso il 2016? Ho lavorato tanto, a casa e a scuola, sono andata a spasso con il marito e il cagnolino, sono stata in crociera durante le vacanze, ho trascorso momenti piacevoli con parenti, amici e colleghi.

Torino

Nei momenti di difficoltà, oltre al sostegno dei familiari,  ho potuto toccare con mano il sincero interessamento degli amici e soprattutto dei colleghi, che si sono veramente fatti in quattro per aiutarmi e sollevarmi il morale, e ancora lo stanno facendo. C’è sempre chi ha un pensierino per me, chi mi fornisce un indirizzo utile per le informazioni che mi servono, chi si interessa sulla mia salute, chi mi incoraggia quando sono triste e chi cerca di tenermi allegra. Cosa potrei chiedere di più?

A mia volta, ho fatto miei i problemi di mio figlio, le difficoltà per trovare un buon lavoro, i rapporti con una società sempre più tesa all’apparire piuttosto che all’essere,  le vittorie e le sconfitte e il mio più grande desiderio è soltanto quello di vederlo felice. Io ho avuto la mia parte, ora toccherebbe a lui prendere il meglio dalla vita, una vita sempre più complicata e con poche opportunità per i giovani d’oggi. Finalmente, ha raggiunto un momento abbastanza positivo e non posso che sperare che la situazione continui a svilupparsi in tal senso.

Gli ultimi dodici anni sono stati molto pesanti per me: la malattia e la morte di mio padre, i lunghi anni dell’Alzheimer di mia madre, un difficile intervento al polso destro di mio figlio e tanti altri piccoli e grandi problemi … avrei veramente bisogno di un po’ di pace ma, come diceva sempre mia madre: “La vita è una battaglia” e non si finisce veramente mai di combattere. Risolto un problema se ne ripresenta subito un altro.

Progetti per il 2017? Difficile a dirsi. Mi piacerebbe poter avere certezze sulla mia salute e quella dei miei cari, avere più tempo per me, per suonare il piano e per visitare qualche bel posto. Soprattutto, mi piacerebbe poter vivere un anno sereno, con leggerezza, con tanta voglia di ridere, scherzare e, perché no, cantare. Mi piacerebbe non dover più sentire le notizie tremende dei telegiornali, con continue violenze su donne, anziani e bambini. Non vorrei più sentir parlare di inondazioni , terremoti e guerre di religioni. Vorrei vedere finalmente una classe politica che si interessi realmente ai problemi di questo nostro bellissimo e martoriato Paese e che cominci a risolverne qualcuno …

Ogni anno nascono tante speranze ma, alla fine, non cambia mai nulla.
Buon 2017 a tutti!