Io non sono mai andata volentieri dai medici. Anche i miei
genitori hanno sempre scansato le visite se non erano strettamente necessarie.
Quando finalmente ci si decideva, era sempre per problemi piuttosto seri, che
sicuramente lo sarebbero stati di meno se non l'avessimo tirata tanto per le
lunghe.
Recentemente sono stata di nuovo alla visita dal
reumatologo, anche se, come al solito, non ne avevo nessuna voglia.
Il medico ha messo nel computer il cd con la radiografia del
mio ginocchio, richiestami alla visita precedente, ma si è aperta solo a metà e
il pc ha cominciato a indicare errori su errori. La volta scorsa si era
bloccata la stampante e il dottore aveva dovuto farsi aiutare dall'infermiera,
tanto che gli altri pazienti in attesa, vedendo che tardavo molto e che avevo
fatto accorrere anche l'infermiera, avevano pensato che mi fosse venuto un
infarto durante la visita o qualcosa di simile.
Anche stavolta la situazione non si è risolta, ma il medico
mi ha detto che, in fondo, non era importante, tanto si vedeva benissimo che
il mio ginocchio era compromesso.
Stravaccandosi sulla poltrona e spalancando la bocca in un
enorme sbadiglio, il medico ha sentenziato: "Non riesco a vedere bene la
radiografia, ma si capisce già da queste poche immagini che lei è una candidata
all'inserimento di una protesi! Cammini per quel che si sente e, quando non ce
la farà più, si faccia operare!
A quel punto un nuovo sbadiglio, senza nemmeno mettersi la
mano davanti alla bocca.
E' poi passato a dirmi che ho contratto una di quelle
malattie autoimmuni dalle quali non si guarisce e mi ha prospettato una terapia
di quelle che "ammazzano un cavallo"per bloccare subito la reazione degli
anticorpi contro me stessa.
"Dovrà eseguire analisi tutti i mesi per controllare
gli effetti del medicinale, che può dare parecchi effetti collaterali
importanti"
A quel punto si è sdraiato ancora meglio sulla poltrona e
giù un altro sbadiglio, che mi ha permesso di ammirare comodamente tutta la sua
cavità orale.
Preoccupata a morte, gli ho chiesto per quanto tempo
intendesse farmi continuare questa terapia così pericolosa.
"Ah! Per quanto mi riguarda, può proseguirla tutta la
vita! C'è gente che la segue per vent'anni, può farlo anche lei!" E giù un
altro ampio sbadiglio.
Li ho contati: tra un allungamento e l'altro sulla poltrona, ha spalancato la bocca più di sei volte. Sembrava veramente annoiato per la mia presenza. Un caso inguaribile, perché perderci tempo?
Li ho contati: tra un allungamento e l'altro sulla poltrona, ha spalancato la bocca più di sei volte. Sembrava veramente annoiato per la mia presenza. Un caso inguaribile, perché perderci tempo?
Qualche giorno dopo ho raccontato il fatto al mio medico.
"Lo specialista, tra uno sbadiglio e l'altro, mi ha detto
che dovrò mettere una protesi al ginocchio e dovrò assumere per tutta la vita
un medicinale teratogeno che, se da un
lato potrà curare la malattia, dall'altra mi metterà ko fegato, reni e chissà quant'altro!
Magari quella notte avrà fatto baldoria, oppure avrà dei figli piccoli che non lo
fanno dormire, ma tutti quegli sbadigli e quell'atteggiamento così distaccato
mi hanno fatto pensare di essere davvero spacciata, tanto che il reumatologo non
ha provato altro che fastidio per essere costretto a perdere tempo con chi è
senza speranza.
Oppure, non mi sono trattenuta dall'insinuare, si è
comportato così perché era una visita ospedaliera e non privata a pagamento?
"
"Ecco"_mi ha risposto il mio medico, "Propenderei
per la sua ultima supposizione! Però un professionista serio dovrebbe
comportarsi sempre allo stesso modo, sia con i pazienti privati, sia con quelli
che pagano solo il ticket!"
Lui è anche riuscito a leggere al computer i dati del famoso
cd, dove non ha visto problemi così gravi come quelli prospettati e, a quel
punto, mi ha proposto una nuova visita presso
medici specialisti di un'altra città per verificare se il responso sia sempre
lo stesso.
Così siamo punto e a capo, ma la sensazione di essere un
caso noioso e una vera "palla al
piede" per quel medico mi è rimasta. Non ho mai amato le visite mediche e ora
le temo anche di più!