Recentemente c’è stata un’interessante
manifestazione nella mia città. Si tratta dei “Libri parlanti”, cioè persone
che hanno avuto esperienze di vita un po’ diverse dalle solite, disposte a
raccontare la loro storia e a rispondere alle domande delle persone che,
incuriosite, hanno interrotto la passeggiata domenicale nel parco, per sedersi
su una seggiola accanto a loro ad ascoltare.
Io ci sono stata solo poco tempo e
non ho potuto conversare con tutti i libri parlanti, ma ne ho incontrati tre,
molto diversi tra loro.
Il primo è stato il generale Gianni
Carnevale, che ha partecipato a tutte e sei le spedizioni di Overland come
responsabile tecnico dei mezzi dell’Iveco.
Ad alcune domande ha così risposto:
1)
Qual
è stato il viaggio che ha gradito di più?
Il primo, perché era la prima
avventura, quella ancora sconosciuta in merito alle difficoltà e alle emozioni
che avrebbe suscitato.
2)
Quali
prerogative servono per affrontare un viaggio come quelli di Overland?
Innanzitutto una moglie consenziente!
;) Poi un lavoro che permetta ferie lunghe, una certa disponibilità economica e
saper fare un po’ di tutto.
Foto tratta dal web |
Il mio secondo incontro è stato con
don Gigi, un giovane parroco da quattordici anni nella nostra città, che dovrà
abbandonare tra pochi giorni per trasferirsi a Torino.
Don Gigi era molto addolorato. Ha
parlato della sua sensazione di smarrimento al pensiero di dover lasciare luoghi
e persone che ormai ha imparato ad amare, dove è sempre stato molto popolare e
seguito. Non sarà facile ricominciare da perfetto sconosciuto in una grande
città e l’unica consapevolezza sarà quella di aver risposto con l’ obbedienza
al comando dei suoi superiori. Ha spiegato che un sacerdote deve saper obbedire, quando necessario,
anche se il cuore non risponde alla ragione e suggerisce di ribellarsi a quell’ordine
che può apparire senza un senso logico.
Foto tratta dal web |
Il mio terzo incontro, dopo aver
sentito parlare di viaggi e di dilemmi interiori, è stato molto più frizzante.
Si è trattato di una Drag Queen!
Il personaggio in questione si fa
chiamare Barbie Bubu, è un omone grande e grosso che durante il giorno lavora
come meccanico, mentre la sera indossa tacchi dodici e vestiti molto
appariscenti per esibirsi nei locali.
Ha raccontato di essersi travestito
da Drag Queen una volta a Carnevale, vincendo un premio di mille euro. Con quel
denaro si era pagato alcuni corsi di teatro e cabaret, iniziando poi ad
esibirsi nei locali. Considerata la stazza
e la sua propensione per i ruoli divertenti, Barbie Bubu preferisce
soprattutto la chiave comica, ma ho ascoltato su Youtube anche brani in cui canta,
con voce femminile, e devo dire che ha buona intonazione ed una certa capacità interpretativa.
Un tipo veramente simpatico che, in passato,
è stato pure pompiere, spegnendo addirittura la Cappella della Sacra Sindone in occasione dell’ultimo
incendio. Terminata l’intervista, noi donne un po’ curiose abbiamo chiesto di poter
essere immortalate con lui e… via con i selfie e le fotografie!Ho rimediato
anche un invito in un sexi shop in occasione del prossimo concorso “Miss Drag
Queen 2017”, ma credo che, almeno per il momento, diserterò la manifestazione
eheheheh!
Barbie Bubu ed io |
Al prossimo racconto!