domenica 30 dicembre 2018

Buon 2019!



Sta per finire il vecchio anno e si sta aspettando quello nuovo.
Ogni volta nascono speranze per un anno migliore ma, quasi sempre, si scopre che non è diverso dal precedente e, purtroppo, qualche volta è anche peggiore.

Due anni fa avevo trascorso un terribile Capodanno. Mi avevano diagnosticato una malattia inguaribile poco prima di Natale e avrei dovuto sottopormi ad una biopsia, per confermare quella previsione, proprio nei primi giorni di gennaio. L’idea di dover cominciare un terribile calvario, che comunque non mi avrebbe mai portata alla guarigione, non era proprio piacevole, soprattutto nelle feste di Natale! Per fortuna, la biopsia aveva rivelato che i dottori si erano sbagliati, ma  ciò non toglie che io abbia rischiato di morire di paura.
Lo scorso anno a Natale mi era venuta l’influenza e, a Capodanno, l’aveva contratta mio marito. Erano almeno trent’anni che, entrambi, non ci ammalavamo d’ influenza e, ancor di più, proprio nelle feste. Ricordo che avevamo festeggiato Capodanno con un brodino!

Non so se anche quest’anno ci cadrà qualche altra tegola tra capo e collo ma, almeno fino a questo momento, nella cerchia delle mie conoscenze sono arrivate solo previsioni positive. Nel 2019 molti dei nostri amici diventeranno nonni  e alcuni amici di nostro figlio diventeranno papà, alcuni hanno trovato un nuovo lavoro e qualcuno si sposerà. Ho già detto a mio marito che, per fortuna, ho superato l’età, perché, con l’aria che tira, finirei per ritrovarmi anch’io incinta, prima o poi!

Poi però, se si aprono i giornali e si ascoltano le notizie alla tv, si sentono ancora notizie infauste: il terremoto, per esempio, o mortali incidenti stradali che coinvolgono giovanissimi, suicidi per disperazione, femminicidi, attentati …  e allora si ha paura di provare a sperare in qualcosa di buono e ci si vergogna quasi di trovarsi in un momento di tranquilla serenità, quando intorno esiste tanta sofferenza.
Voglio comunque provare a sperare, anche se timidamente. Voglio pensare che mio padre, cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, possa vegliare sulle persone che ha tanto amato in vita, proteggendole dal male. Voglio credere che le persone a cui voglio bene riescano ad essere felici e  che nel mondo ci siano meno dolori, guerre  e sopraffazioni. Voglio sperare che crescano le opportunità di lavoro, abbiano fine i femminicidi e aumentino fra le persone il rispetto, la tolleranza, la solidarietà e che anche gli animali e la natura vengano maggiormente rispettati.  

Infine voglio augurare, a tutti voi che leggerete questa pagina, un felicissimo Anno Nuovo, ricco  di salute, felicità e prosperità.
Buon 2019!

sabato 22 dicembre 2018

Incontri inaspettati a Natale



Capita che un sabato pomeriggio ci si trovi ad attraversare una strada a Cuneo. Capita che, durante l’attraversamento, uno splendido ragazzo, altissimo, dall'aria dolce e gentile, ci fermi ed esclami! “ Professoressa, che piacere rivederla!”
Quel ragazzo, parecchi anni fa, era stato un alunno dell’Indirizzo musicale della Scuola in cui insegno e un mio studente durante le ore curricolari del mattino.
Ci spostiamo di corsa sul marciapiede, prima che qualche auto ci investa.
Francesco è molto contento perché si accorge spesso che lo seguo su Facebook e mi interesso della sua carriera musicale e dei suoi concerti. Sa anche che seguo tanti altri ragazzi che, come lui, sono diventati grandi e hanno trovato la loro strada.
“Prof. è proprio bello che lei si ricordi di noi e si interessi di quanto facciamo! Ne sono molto felice”!
Mi racconta di sé, della sua famiglia, della sua attività di musicista …
C’è un unico problema: è così alto che faccio veramente fatica per riuscire a stampargli un bel bacione sulla guancia!
Capita che un sabato pomeriggio ci si trovi di fronte ad un incontro inaspettato che scalda il cuore.
Anche questo fa parte della magia del Natale…

Buon Natale e Buon Anno a tutti voi per ogni momento della vita, 
per ogni sorriso che vi farà stare bene, 
per ogni abbraccio che vi scalderà il cuore.
Auguri!

mercoledì 5 dicembre 2018

La prof. youtuber


Oggi ho parlato ai miei alunni della musica nel Medioevo. Per introdurre l’argomento e renderlo più accattivante, ho fatto vedere loro un piccolo video creato da me con Power point alcuni anni fa, pubblicato su youtube e poi collegato al sito della nostra scuola.

I ragazzi erano allibiti.
_ L’ha fatto lei? L’ha pubblicato lei su youtube? Si vede la sua foto sul video! 
Ma … ha già avuto 7393 visualizzazioni! Lei è una “youtuber!” GRANDE! Possiamo iscriverci al suo canale?

_Ah fate pure, ma non troverete altro che video scolastici eheheheh!

Insomma, oggi la mia popolarità è cresciuta grazie al fatto di venire considerata una “Youtuber”. 
Proprio non me lo sarei aspettato! :D