martedì 1 settembre 2020

Incontri in tempo di Covid

 Alcune sere fa mi sono recata in un ristorante per una cenetta familiare. Al nostro arrivo, tutti con mascherina, siamo stati accolti da una bella ragazza, anche lei con mascherina. 


“Professoressa! Non mi riconosce? 
Io, un po’ imbarazzata ho dovuto ammettere che no, non la riconoscevo, ma poteva dipendere dalla mascherina, che mi permetteva di vedere solo i suoi occhi.
“ Sono Francesca!”
 Accipicchia, nella mia lunga carriera, in cui ho incontrato almeno ottomilacinquecento alunni, quante allieve avrò avuto con quel nome? Le ho chiesto allora il cognome, riuscendo a focalizzare meglio la ragazza, che aveva terminato la scuola media già da parecchi anni.

Molto gentilmente ci ha servito la cena e, al momento del commiato, l’ho salutata dicendole che ero molto felice di averla rivista. 
“Ma se non mi ha nemmeno riconosciuta!” La ragazza era abbattuta. 
“Forse è perché non ero brava con il flauto … Non sono mai riuscita a suonare bene come i miei compagni …”

Accipicchia, la fanciulla era veramente addolorata ed io sempre più mortificata … L’ho rassicurata sul fatto che io non ho mai fatto distinzioni tra chi è bravo e chi no e ho sempre salutato tutti con piacere, dal genio musicale allo stonato cronico, cosa assolutamente vera, tanto più che, dopo molti anni, è piuttosto improbabile che riesca a ricordarmi i voti di tutti.

Comunque il fatto ha addolorato anche a me. Mi è molto dispiaciuto leggere la delusione in quei begli occhi. Accipicchia, che la mia memoria stia cominciando a vacillare?  Sono già rintronata? Proprio io che provo grande gioia quando gli ex alunni mi riconoscono e mi dimostrano il loro affetto?

In seguito siamo andati a fare una passeggiata in centro, dove ho incontrato altre due ex allieve, questa volta ben riconosciute, visto che le ho appena lasciate l’anno scorso e devono ancora finire la Scuola Media. Mi sono letteralmente saltate addosso, mi hanno abbracciata e baciata.

“ Prof.! Quanto ci è mancata!” 
“Anche voi, carissime!”

In quel momento ho realizzato che, in barba a tutte le regole Covid, ero stata strettamente abbracciata e baciata da ben due tredicenni ed io, nella foga, avevo fatto altrettanto.

Mi sa che sarà dura far mantenere le distanze a scuola. I giovani sono così: impulsivi, schietti, affettuosi e, nei loro slanci, non ricordano affatto le regole, facendole dimenticare anche a noi!  

12 commenti:

  1. Ciao Katherine, è sempre bello leggere i tuoi racconti, un caro saluto!

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  2. Mi dispiace per Francesca, ma magari dipende davvero dalla mascherina.
    Oggi, al supermercato, non ho riconosciuto nemmeno la mia vicina di casa.

    Comunque mantenere le distanze a scuola sarà durissima, soprattutto al cambio e alla ricreazione.
    Costringere i ragazzi a respirare nella mascherina, idem. Non vorrei mai essere nei loro panni.
    Mio figlio dovrebbe frequentare il terzo anno di scuola materna e non sappiamo cosa sarà.
    Speriamo bene. 😔

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    1. Questo sarà nuovamente un anno molto difficile, forse più di quello passato. Sarà molto faticoso mantenere le distanze regolamentari e sottostare a tutte le limitazioni previste. I bambini e i ragazzi sono istintivi,affettuosi, pieni di slanci, e contenerli sarà un bel problema!

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  3. Speriamo che questo brutto periodo passi in fretta o che si trovi presto una soluzione... con il tempo si tende ad abbassare la guardia ed è sempre più difficile tenere a bada il desiderio di un abbraccio! ;-)

    Ciao, a presto.

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    1. Hai proprio ragione! Ogni tanto succede persino che qualcuno cerchi di stringermi la mano, così come è sempre stato fatto, e qualche volta finisco per stringerla, ricordandomi subito dopo che non andava fatto. Speriamo che, prima o poi, tutto questo finisca, perché abbiamo tanto bisogno tutti di tornare alla normalità!

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  4. Hai assolutamente ragione sarà molto difficile cercare di imbrigliare l'esuberanza istintiva di questi giovani scolari.

    Ti ho pensato più volte in questi ultimi tempi e mi sono detta Meno male che ne sei fuori!!!

    Ti abbraccio forte forte e ricambio le carezze al piccolo Willy.
    Shera����

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    1. Sì, meno male che ne sono fuori, soprattutto perché non potrei più insegnare a suonare e a cantare, cosa che piaceva molto ai miei alunni. Ora pare che queste attività siano pericolose per via del Covid. Insegnare solo teoria e storia della musica non sarebbe la stessa cosa, io prima alternavo le lezioni teoriche a quelle pratiche.
      Comunque stamattina pare che l'inizio sia stato buono. Speriamo bene!
      Abbraccio ricambiato e carezze a Sallyna!

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  5. Ne so qualcosa dell'istintività dei bimbi delle medie :-) Immagino quanto quest'anno sarà difficile da affrontare e me ne dispiaccio. Auguri per il rientro... buona domenica

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    1. Sarà sicuramente un anno faticoso, ma io ne sarò fuori, perché sono andata in pensione. Resta il fatto che, quando si è stati insegnanti per più di 40 anni, si rimane insegnante per sempre e la scuola è ancora nel mio cuore!

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  6. Ciao Kath, io ricordo con affetto tutti i miei insegnanti delle superiori e a ancora da pensionati ci ritroviamo tra compagni di scuola.

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  7. Ciao Massimo,
    è bello mantenere i contatti con i propri compagni di scuola, anch'io ne ho mantenuti molti!Gli insegnanti, purtroppo, erano già anziani allora e non è rimasto quasi più nessuno in vita, ( e quest'anno il Covid ci ha messo del suo...) ma li ricordo sempre con simpatia e stima.

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