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Ho
una collega, a scuola, che invita spesso i ragazzi a comporre testi letterari
sulla base di alcune parole chiave. Anche qui, nel mondo blog, Perlasmarrita,
nel suo “Carbonari della parola” invita i blogger a scrivere post che
contengano un certo numero di parole chiave scelte da un partecipante al gioco
letterario. Io ho partecipato, qualche volta. Altre volte non mi è proprio
venuto in mente nulla che potesse collegarsi alle parole scelte. Insomma, non
sono una scrittrice e non ho una grande fantasia. So raccontare fatti del mio
vissuto, storie narratemi dai miei genitori ma,
in quanto ad inventare di sana pianta, beh … quello è un altro paio di
maniche.
Stranamente
succede invece che, mentre dormo, abbia una fantasia veramente spiccata di cui
ancora non riesco a capacitarmi. Ogni notte una o più avventure, lunghe, ricche
di particolari, colori, incontri. Mi rendo conto che tutto scaturisce da avvenimenti
successi durante la giornata, fatti che possono raffrontarsi alle famose
“parole chiave”.
Ieri,
ad esempio, ho incontrato la mia amica Fla per una passeggiata. Abbiamo parlato
del mio lavoro come insegnante di musica, di una mail ricevuta a proposito di
una gita scolastica da effettuarsi in una cascina, dei controlli medici che
entrambe dobbiamo effettuare per le nostre patologie, di mio figlio. Mentre
conversavamo abbiamo incontrato due nostri ex bidelli e abbiamo scambiato due
parole anche con loro. Dunque: “lezioni di musica, gita in campagna, figlio, controlli
medici, bidelli”.
Ieri
notte, per prima cosa sono andata in gita scolastica con gli alunni in una fattoria.
Abbiamo visto gli animali, colto verdure, studiato le api … ad un certo punto,
mentre camminavo, ho sentito qualcosa di strano, morbido e caldo sotto ai
piedi. Era un’enorme, puzzolente, appena prodotta, popò di mucca!
Devo
aver gridato: “Sono nella cacca, sono nella cacca!”poiché ho svegliato pure mio
marito. Che sollievo scoprire che non era successo! Subito dopo ho ripreso a
sognare. Stavolta ero a scuola ed era con me un nuovo professore di chitarra,
giovane e carino. Non era soltanto un musicista, ma pure un medico, un
ginecologo. Io devo essere ringiovanita perché ero …ehm…la sua fidanzata ed ero
pure incinta! Ho detto quindi al mio fidanzato che avrei gradito una visita
medica dopo le lezioni, perché mi sentivo un po’ strana. Entrambi abbiamo
svolto le nostre lezioni, con tanto di alunni che andavano e venivano (
ne ho pure riconosciuti alcuni!) e poi l’ho raggiunto nella sua aula dove,
magicamente, è apparso pure il classico lettino- visite dei dottori. Pensavamo
di svolgere la visita in santa pace, visto che ormai la scuola si era svuotata,
ma no! Ecco aprirsi la porta ed entrare i due bidelli incontrati nel
pomeriggio, che riportavano alcune sedie al loro posto. Usciti i bidelli, ci siamo detti che sarebbe stato meglio chiudere la porta a chiave, per evitare altre
visite a sorpresa. Macché! I due collaboratori scolastici hanno usato il loro
passepartout e sono entrati nuovamente, senza nemmeno bussare. Niente da fare.
Bisognava rimandare la visita in un luogo più appropriato, tanto più che i due
personaggi avevano pure voglia di “attaccare bottone” e sembrava proprio che
non se ne volessero andare!
A quel
punto mi sono nuovamente svegliata. Gli ingredienti legati alle parole chiave c’erano
tutti, con tanto di sviluppo!Beh … il figlio era ancora un embrione, ma c’era!
Ecco…la
prossima volta che Perlasmarrita mi chiederà di scrivere un post sulle parole
chiave, vedrò di leggerle prima di andare a dormire e ci penserà Morfeo a darmi
le idee giuste!E speriamo che, anche se si dice che porti fortuna, non mi
rimandi a mettere i piedi in qualche “ricordino” di mucca eheheheh!