Ricevo un video con un tizio che parla e sparla a proposito di un argomento medico. Chiedo alla persona che me l’ha inviato se conosca questo personaggio e lei mi risponde che non lo conosce, ma che si fida della sua credibilità perché il video le è stato inviato da una persona amica. Probabilmente quell’amica lo aveva ricevuto, a sua volta, da un’altra amica e così via. Tutti a fidarsi perché ad inviarlo è stata una persona conosciuta. Ma chi è il tipo che parla nel video? Cerco il suo nome sul web e scopro che si tratta di un regista, noto per i suoi discorsi dissacratori e presunte rivelazioni di teorie complottiste su svariati argomenti di attualità. Il video contiene pubblicità, per cui presumo che il tipo in questione abbia anche un ritorno economico per queste sue performance.
Rifletto: perché dovrei credere a lui piuttosto che a persone, principalmente medici, che conosco realmente e che so per certo siano molto più competenti di un regista su un argomento del genere?
Eppure molte persone si fidano di ciò che ricevono perché il mandante è un amico e non vanno oltre, senza interrogarsi sul fatto che ciò che sentono o leggono potrebbe essere una bufala. Così continuano a girare ad altri amici il messaggio e la fanfaronata aumenta il suo potere sulla gente. ( oltre ad intasare il web)
Modestamente suggerisco di cercare sempre informazioni sugli autori dei messaggi ricevuti. Non conta chi ce li ha inviati, ma chi li ha costruiti. Avrà attinto da fonti attendibili? Persone accreditate e competenti sulla materia? Esattamente come succede per la pubblicità di prodotti dimagranti, rinforzanti, guaritori di ogni male. Sono presentati da presunti noti dottori, poi si cerca il loro nome sull’albo dei medici e si scopre che non esistono.