Recentemente, durante una passeggiata nelle campagne, ci siamo imbattuti in un singolare bovino che avevo visto soltanto nelle fotografie di mio figlio quando era stato in Scozia.
Le origini della vacca
highlander risalgono infatti alle Highland della Scozia, anche se, oggigiorno,
si è diffusa in varie altre parti del mondo. Questa razza è caratterizzata da
una statura bassa (attorno al 1,2 metri), peso compreso tra i 500 e i 600
chilogrammi, con delle ampie corna (anche fino a 1,6 metri) sviluppate a lira
(del tutto simili ai bufali), e un folto e lungo pelame.
E’ ben resistente alle malattie, in parte anche grazie alle lunghe ciglia ed alla peluria che scende sulla fronte, che protegge gli occhi dagli insetti. In Italia, da una decina di anni, esiste l’importazione di questa razza in Trentino-Alto Adige e nel Veneto, per l'allevamento, non tanto per il suo latte, quanto per la sua carne, magra e povera di colesterolo. Infatti, il folto pelo aiuta a mantenere la temperatura corporea a livelli alti, senza quindi dover ricorrere ad uno spesso strato di grasso sottocutaneo.
Nel caso di Cherasco (Cuneo),
piccola cittadina a pochi chilometri dalla mia, questi animali vivono
tranquillamente, da una decina d’anni, in un agriturismo, per la curiosità dei
bambini e dei turisti che si fermano ad osservarli.