Da un po’ di tempo non riesco a scrivere post, ne’ a
lasciare commenti sui blog degli amici. Non lo faccio sicuramente di proposito,
ma ho avuto un po’ di contrattempi che, uniti al caldo e alla poca voglia di
stare in casa, incollata al pc, hanno fatto il resto.
Da quando è mancato mio padre, tre anni fa, abbiamo
trascorso le estati tra i “lavori in
corso”. La prima volta abbiamo cambiato la tinteggiatura a tutte le pareti
della casa, con conseguente spostamento di mobili e svuotamento di cassetti e
armadi, la seconda volta abbiamo fatto costruire un garage in cortile per
parcheggiare le nostre auto e, quest’anno, stiamo ristrutturando un bagno per
renderlo privo di barriere architettoniche. Inutile dire che, per eliminare un
gradino e sostituirlo con uno scivolo, portare la doccia al livello del
pavimento e via discorrendo, abbiamo dovuto spaccare tutto. Non vi dico il
polverone in casa! Sembra di vivere quotidianamente nella nebbia.
Ufficialmente staremmo sistemando il tutto per mia madre,
ormai anziana e non autosufficiente, ma i muratori mi hanno anche detto, più
volte, che questo lavoro sarà utile anche a me “quando sarò vecchia e sulla
sedia a rotelle”
Tiè! Iettatori che non siete altro!
Resta il fatto che, dall’ultima settimana di luglio, casa
mia è stata tutta un via vai di muratori, elettricisti, idraulici ecc… Il
cagnolino Terry, che ha appena sei mesi, ogni volta che arriva qualcuno si
precipita a salutarlo con grandi feste e, siccome abbiamo il cancello elettrico
che si apre e chiude autonomamente, ma con parecchio dispendio di tempo, ho
sempre paura che, preso dalla foga, finisca sulla strada, spiaccicato sotto
qualche macchina.
Così, ogni volta che devo aprire il cancello, devo chiudere
il cane in casa. Per fortuna è un cagnolino simpatico, che gli operai hanno
preso a benvolere, pertanto c’è sempre qualcuno che mi aiuta: “Tranquilla,
l’ho agguantato io il birbante! Apra pure!”
Terry però, aggirandosi tra i lavori, spesso “ruba” qualcosa
e, a volte, capita di vedere l’idraulico o l’elettricista che gli corrono
dietro per farsi restituire il maltolto: “ Birbante matricolato, restituiscimi
la spugna!”
Uno dei muratori, un albanese, lo chiama “marocchino”. “Marocchino
rubare scalpello! Dove essere andato marocchino?”
Questo albanese mi fa ridere perché
parla senza usare gli articoli e con i verbi all’infinito. Incredibilmente,
anche gli altri, che pur sono italiani, finiscono con l’esprimersi in quel modo
quando si rivolgono a lui.
L’idraulico: “Tu fare buco, che io mettere tubo!” E persino
mio marito si è messo a parlargli in quel modo. “Bravo, tu fatto bel lavoro!”
Poi c’è mia madre, che si aggira ovunque, rischiando di
cadere tra calcinacci e detriti. Bisogna correre dietro anche a lei.
Non dimentichiamo la polvere! E’ ovunque e, ogni giorno, non faccio che
pulire, lavare, aspirare…
“Può mettere a posto, ormai non facciamo più polvere!” Mi
dicono tutti. Ma il giorno dopo ne salta sempre fuori uno: “ Signora, scusi, ma
dovrei usare solo per cinque minuti il flessibile….”
Cinque minuti di flessibile equivalgono a cinque ore di
pulizia…
Eppure non posso fare a meno di togliere almeno un po’ di sporco. Io VIVO in
questa casa e non posso mangiare nelle stoviglie imbiancate o sedermi su una
sedia sollevando nugoli di polvere. Ho dovuto fare anche più volte il bagno a
Terry, perché da fulvo era diventato bianco. Per fortuna è stato bravissimo!
Ora, causa il Ferragosto, tutti i lavori sono fermi e non
riprenderanno fino al 28 di agosto. Mancano le porte, i pavimenti, i sanitari…tutto.
Pensate un po’ che bella situazione, con mia madre che non è più in grado di
salire al piano di sopra per raggiungere l’altro bagno di casa!
Insomma, è un periodo in cui il tempo sembra non bastare
mai. È arrivato inoltre il grande caldo,
che mi fa sentire priva di forze. Per fortuna c’è il giardino, che con le sue
grandi piante mitiga un po’ la calura.
Questo è tutto. Scusate la mia latitanza di questi giorni.
Appena potrò verrò a leggervi. Promesso!