domenica 5 agosto 2012

Cycling Scotland


Mio figlio è appena tornato dalle vacanze, durante le quali ha visitato la Scozia in bicicletta. 

si pedala!
 Non nego che questa avventura, fin dall’inizio,  mi abbia creato un po’ d’apprensione, soprattutto al pensiero che, ad un certo punto, avrebbe lasciato i suoi due amici per tornare da solo, visto che gli  impegni di lavoro non gli consentivano una permanenza più lunga. Quando poi mi ha telefonato dicendo di essersi staccato dal gruppo proprio nella piccolissima  John O’Groats, all’estremo nord-est della Scozia, in una sera piena di nebbia, con un sacco di ubriaconi in giro, confesso che  mi è quasi venuto un colpo. Lo immaginavo vagare, solo, in mezzo alla nebbia, con la sua bicicletta e i bagagli, mentre un malintenzionato lo rapinava e lo gettava in mare … Quando mai avrei saputo ancora qualcosa di lui? Dove sarei andata a cercarlo?   
foto tratta dal web

Il pargolo mi aveva rassicurata dicendo che si era ritirato in un albergo a trascorrere la notte, ma la preoccupazione rimaneva. Sarebbe riuscito, l’indomani,  a caricare la bicicletta sui mezzi di trasporto? ( aveva viaggiato in bici da Glasgow impiegando dieci giorni, ma ne aveva solo due per tornare e sarebbe stato impossibile farlo in bici)
Subito andavo ad informarmi in Internet scoprendo che gli autobus accettano solo biciclette impacchettate e che i treni richiedono una preventiva prenotazione. Come avrebbe imballato la bicicletta e, soprattutto, come avrebbe poi spostato da solo un grande pacco di trenta chili?   ( bicicletta più borse)
Insomma è stata una notte tormentata e credo proprio di aver scomodato tutti i Santi possibili affinché stendessero una protettiva mano sul suo capo.
Per I Santi o per fortuna, ferrovieri comprensivi l’hanno lasciato salire sul treno con la sua due-ruote fino a Edimburgo, lì un ciclista gli ha fornito il cartone da imballaggio per  la bici, un taxista l’ha portato con tutto l’armamentario all’aeroporto, dove ha potuto mettersi in un angolo a smontare e impacchettare il suo bagaglio e, finalmente, l’aereo ha riportato in Italia il figliol prodigo e il suo mezzo di trasporto.

Tutto è bene quel che finisce bene, ma a me è sicuramente salita la pressione. Guai a dire qualcosa, ovviamente, perché il destino delle mamme è quello di preoccuparsi in silenzio e di lasciare che gli uccellini volino fuori dal nido con le loro ali.
In questi giorni stanno cominciando a spuntare dal pc le prime fotografie con paesaggi immensi e semi-deserti, piccoli laghi, montagne ondulate, spiagge solitarie, grandi pianure dove pascolano cavalli, pecore e tori e nuvole nel cielo che corrono ad una velocità impressionante.
Ne riporto alcune qui. ( purtroppo ho dovuto comprimerle molto e perdono in qualità, ma non posso appesantire troppo il blog)
Buona visione!

Un arcobaleno dopo la pioggia


l'alba
mezzanotte ( è simile al nostro tramonto!)
corsa in libertà
splendidi cavalli
una barca fiorita
una delle tante case solitarie presso il mare

tipico paesaggio tra pioggia e nebbia
un'immensa pianura solitaria

29 commenti:

  1. Questo post, cara Katherine, mi ha provocato un'indicibile nostalgia, riportandomi indietro nel passato di una quarantina d'anni...
    E un po' di rimorso e ammirazione, sulle prime, visto che continuiamo a stigmatizzare la pigrizia delle nuove generazioni, e considerando che un viaggio del genere ai tempi non me lo sarei mai sognato se non con un motore sotto il sedere (che fosse auto o moto poco importa), e immaginando invece il giovanotto e i suoi amici pedalare indefessi dal Piemonte fino all'alta Scozia...
    Poi ho letto che in realtà la bici serviva solo per trasferte locali e che per il resto viaggiava comodamente in treno o in aereo, e mi sono un po' consolato... Bello spirito d'iniziativa, in ogni caso!
    Mi piacerebbe lasciarti una mia foto di allora, ma ancora non so come si faccia qui su Blogspot...
    Facciamo così: ti lascio un LINK...
    Bacioni, tuo
    Cosimo

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    1. Mio figlio ha le ferie "spezzate": 15 giorni a luglio e 15 a settembre, mentre i compagni hanno un mese, pertanto gli altri, che sono ancora là, compiranno tutto il percorso in Scozia in bicicletta, da Glasgow alle Orcadi e ritorno, mentre lui, avendo solo due giorni di tempo per tornare indietro, è stato costretto a usare il treno o non ce l'avrebbe fatta.I ragazzi hanno dormito sempre in tenda, nei campeggi o nei prati di fortuna, ma quella sera, in quel posto sperduto, freddo e nebbioso, credo che mio figlio non se la sia più sentita di campeggiare da solo e una bella stanza calda con un buon bagno devono essergli sembrati una bella opportunità.
      Per mettere la foto su blogspot bisogna scriverne l'indirizzo in un codice...ce l'ho da qualche parte e vedrò di mandartelo appena lo troverò.
      Grazie per il link. Immagino la nostalgia. Più passano gli anni e più amiamo ricordare.
      In quanto alla pigrizia dei giovani, credo che non bisogni generalizzare. Anche in questo caso i media ci dipingono solo i casi peggiori, ma di ragazzi con voglia di fare ce ne sono ancora tanti.
      Bacioni

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  2. In gamba il tuo ragazzo! Mi piace la gioventù che non teme l'avventura, nonostante l'apprensione che questo naturalmente suscita in noi povere mamme...
    Foto splendide, ovviamente. Un bacio, Kat. :)

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  3. Ah cara Linda, piace anche a me la gioventù avventurosa, ma quando si tratta dei figli è un'altra cosa eheheeheh! Vivo in continua apprensione!
    A settembre andrà in Irlanda, nuovamente da solo, ma poi sarà in un college a studiare l'inglese e penso di poter dormire sonni un po' più tranquilli...

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  4. Grazie delle bellissime foto e, in quanto a materne preoccupazioni, ne so qualcosa anch'io avendo due figli maschi (anche se ormai adulti..) piuttosto "vivaci"..ancora non ci ho fatto l'abitudine!
    Buona settimana!
    Carmen

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    1. Bilibina, sono contenta che ti piacciano le foto. Ce ne sono tantissime, queste sono solo le prime che ha scaricato sul pc. in quanto al fatto di essere mamme in apprensione...temo non ci abitueremo mai!

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    2. Molto interessante sia il racconto di come sia stata vissuta l'avventura da casa che il resoconto fotografico. Entrambi in modo diverso rievocano ricordoi e emozioni: lansia per un figlio lontano ( Andrea viove da anni ai confini con la Scozia) e il ricordo di un viaggio in Scozia in sua compagnia di quaalche anno fa. Ho coltivato da allora il desiderio di fare l'intero viaggio in bici e adesso, reduce da un viaggio in patagonia in bici mi sento pronto. Sono alla raccolta di tutte le informazioni utili alla migliore riuscita. Le sarei grato se potesse girarmi informazioni sui percorsi( quali meglio di altri) accorgimenti e tutto quanto possa tornare utile. canegrati@gmail.con

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    3. Beh, io non posso dare alcun suggerimento. Posso solo passare il commento a mio figlio ed ai suoi amici e vedere se possono rispondere alle sue richieste.
      Se suo figlio vive da quelle parti immagino che potrà comunque darle già un bel po' d'informazioni.
      Saluti!

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  5. Che bellissime fotografie, tuo figlio ama gli ampi spazi e la libertà. Vivi come tutte le mamme, nell'ansia perenne che possa "succedere qualcosa", ma poiché non puoi fermarne il volo, cerca di distrarti per pensarci di meno. Hai visto come se l'è cavata bene e che si è ritirato sano e salvo?

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    1. Domenica Luise, hai centrato il punto. Mio figlio ama gli ampi spazi e la libertà. Non so se questo abbia a che fare con il suo segno zodiacale, l'acquario, o l'abbia ereditato da noi. Anch'io amo molto la natura, il verde, il sentirmi libera, ma sono più paurosa e credo non mi sarei mai avventurata in un viaggio simile. Anche suo padre ama viaggiare, ma preferisce farlo con le comodità, invece mio figlio ama la fatica e l'avventura. Sicuramente se l'è cavata bene ed io avrei benissimo potuto fare a meno di preoccuparmi, ma come si fa? Noi mamme siamo fatte così e non possiamo cambiare!
      Un abbraccio!

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  6. queste foto che hai messo invogliano molto a visitare quei luoghi - l'Irlanda e la Scozia sono uno dei miei sogni - un viaggio che spero farò un giorno...

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    1. Sono posti sicuramente molto belli, ma freddi e piovosi, comunque credo che valga sicuramente la pena di vederli, anche al prezzo di qualche piccolo sacrificio.

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  7. Bellissime le immagini!!!
    E curiosa anche questa mamma che segue le vacanze del suo figliolo, come fosse presente:-)
    Grazie per questa condivisione :-)

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  8. Eh! Io sono un mamma tecnologica che sfrutta la tecnologia per seguire le strade del figliolo, non per curiosare tra i fatti suoi, ma per assicurarmi che tutto proceda bene. L'hanno inventata? Perchè non sfruttarne le possibilità, allora! :D

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  9. Ciao Katherine, però, che magnifica esperienza! Uno di quei viaggi quasi iniziatici, il viaggio della vita. Bellissime le fotografie, ti ringrazio di averle condivise. A presto.
    Antonella

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  10. Sai, quando avevo esternato ai compagni d'avventura di mio figlio
    ( più vecchi ed esperti di lui) la mia preoccupazione per quel viaggio, soprattutto il ritorno da solo, loro mi avevano detto: "Mauri ha voglia di diventare uomo, e questo è il momento giusto per farlo" perciò è vero, questo viaggio ha un che di iniziatico, una prova che anche da solo, in un Paese straniero, "se la può cavare bene"
    Sono contenta che ti piacciano le foto.
    Alla prossima!

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  11. Baufine settimana e baufellagosto. Lizzy e Billy

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  12. che bel posto, che bellissima avventura! ha fatto benissimo, certi viaggi bisogna farli da giovani, come mi sono pentito di non essere andato a compiere il giro dell'europa in treno con quei miei amici che me lo chiedevano subito dopo laureati.
    La prossima volta starai più tranquilla visto che tuo figlio ha dimostrato di essere benissimo in grado di trovare soluzioni creative ai problemi con l'aiuto dei benintenzionati.
    Ciao.

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  13. Hi divorato con gli ochhi le foto di qui posti meravigliosi che ho visitato anni fa,fu una vacanza romantica e strana.
    Io non ho figli ma avrei dato la mia approvazione senza tentennamenti,perchè ciò che è lasciato è perso molte volte:)

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    1. Meet, MRS B, BENVENUTA!
      beh, io l'approvazione l'ho data, tanto so che mio figlio il viaggio l'avrebbe fatto comunque, era troppo entusiasta! Le mamme vogliono solo che i figli siano felici e non possono oppporsi al destino...resta il fatto che non possono nemmeno fare a meno di preoccuparsi!

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  14. Com'è che non ti si legge più? Troppi impegni o poca voglia? :D
    Bacio, tuo
    Cosimo

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  15. bellissime foto e devi esser contenta che tuo figlio le ha con te condivise. mia figlia ha fatto il giro dell'Olanda in bici e dall'aeroporto a casa ha raccontato entusiasta della libertà, del rispetto e della precedenza che godono le bici in quel paese.. poi il nulla, l'esperienza è restata tutta sua...

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  16. Ah questi figli! Anche al mio bisogna tirar fuori le parole con l'uncino!Tutto è segreto! Ma siccome ha la passione per la fotografia, almeno quella la condivide e mi chiama sempre per vedere le foto che scatta.
    A presto!

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  17. Che foto spettacolari! Meraviglia di luoghi che mi hai fatto incrociare anche solo per un attimo...

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  18. Amminoacida, benvenuta!Sì sono proprio bei posti e credo che a vederli dal vivo siano spettacolari, anche se il clima non è proprio dei migliori.

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  19. Amminoacida, avrei voluto ricambiare la visit, ma il tuo è un blog privato e non posso farlo. Ti lascio un saluto qui!

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