martedì 7 giugno 2022

Buona fine d'anno scolastico!

 


Ci risiamo. Un altro anno scolastico sta per terminare. Ci saranno ancora gli scrutini e gli esami, ma ormai i giochi sono fatti. Ciascuno raccoglierà i frutti di quanto ha seminato nel corso dell’anno. Per gli studenti si tratterà di competenze, capacità di partecipazione, collaborazione, voglia d’imparare; per i docenti sarà il momento di verificare i risultati del proprio operato, della propria passione per l’insegnamento, di quella che non si limita a riempire  la testa dei discenti di nozioni, ma soprattutto di accendere entusiasmo, stimolare  curiosità, sostenere con l’incoraggiamento.

Per chi è insegnante o per chi, come me, lo è stato ( ma nel cuore non si smette mai di esserlo!), quando si parla di “anno” non si intende mai quello solare, bensì quello che inizia il primo settembre e termina a giugno. Ecco, io sto riflettendo sul fatto che sia appunto passato un altro anno. Le vacanze sono alle porte, finalmente in libertà, senza costrizioni e mascherine.

A volte penso a tutti i ragazzi che ho conosciuto e a quanti siano rimasti in qualche modo legati al mondo musicale, da professionisti o amatori. Non so se riuscirò mai a tenerne il conto, so solo che è sempre un piacere incontrarli, essere informata sui loro progressi, ascoltarli nei loro concerti. Così come è sempre un piacere rivedere i colleghi con i quali ho condiviso, a lungo o anche solo brevemente, un percorso che non è stato solo didattico, ma anche di vita.

Sono stata, non senza emozione, al saggio finale nella scuola in cui ho insegnato quarant’anni, domani ne ascolterò nuovamente uno nell’altra Scuola Media della città, dopodomani ci sarà, in piazza, il concerto mega-galattico dell’orchestra giovanile provinciale e poi ancora la festa di una collega che ha terminato il suo percorso d’insegnamento. Ancora tanti bei momenti e tanti ricordi da condividere!

A questo punto non posso che augurare buoni esami a chi li dovrà sostenere e buone vacanze a tutti, che siano rigeneranti, piene di sole, di vita, di amicizia e di allegria.

  

venerdì 3 giugno 2022

I libri parlanti

 Domenica scorsa, in un parco della mia città, ho avuto l’occasione di partecipare, come già successo in alcuni anni passati, ad una interessante iniziativa: l’incontro con i libri parlanti. Come si può immaginare, non si tratta di libri veri e propri, ma di persone che raccontano alcune esperienze particolari della loro vita a gruppi di persone sedute in cerchio intorno a loro.

Le giovanissime Sara e Nicole mi hanno parlato dell’albero della vita. Secondo alcune credenze l’albero può essere paragonato all’uomo: le radici rappresentano le origini, il tronco è l’uomo stesso, i rami e le foglie sono i desideri e i progetti, i frutti rappresentano i risultati raggiunti.

Con Giovanni, attore teatrale e insegnante di teatro, si è discusso sulle maschere. Quelle utilizzate in teatro o che si indossano nella vita per sembrare diversi da quel che si è, le maschere della chirurgia plastica e quelle che si usano per nascondere un dolore…

Molta curiosità nei “lettori” ha suscitato l’incontro con il simpatico e spumeggiante Riccardo, un panettiere che, nei fine settimana, si trasforma in una vistosissima Drag Queen. Tutti volevano sapere come fosse arrivato a questa scelta, quanto tempo gli serva per il trucco, come faccia a nascondere la barba, come siano strutturati i suoi spettacoli…

Con il pittore Giovanni si è parlato dei suoi sogni tra le mani, tra cui la street art sui piloni di un cavalcavia in cui ha riprodotto dipinti e personaggi famosi. Una vera galleria d’arte a cielo aperto ad uso e consumo di grandi e piccini e se anche un solo ragazzino, vedendoli, deciderà di indirizzare i suoi studi verso la carriera artistica, sarà sicuramente per Giovanni una grande soddisfazione.

Ho ascoltato Federico, insegnante di matematica che ha studiato anche diciassette lingue, Ileana e Laura, che organizzano mostre e concerti per giovani talenti locali ed infine Giulio, giovanissimo aspirante attore, che ha vissuto nello stesso momento le esperienze più  esaltanti e più dolorose della sua vita. E’ stato infatti invitato alla mostra del cinema di Venezia dopo aver vinto un concorso con la migliore recensione di un film e, mentre provava meravigliose sensazioni nel trovarsi vicino ad attori famosi, sapeva che sua madre, nello stesso tempo, stava morendo. Non posso che augurare a questo ragazzo, che ha tanto sofferto e che ha così grandi aspirazioni,  di realizzare il suo sogno.

Trovo che sia molto stimolante ascoltare e parlare con le persone. Con alcune, che hanno i nostri stessi interessi, possono nascere esperienze di condivisione e confronto, mentre con altre, che hanno una vita completamente diversa, si possono imparare molte cose e, soprattutto, diventare più aperti e disponibili verso tutte le sfaccettature degli esseri umani.