Ci risiamo. Un altro anno scolastico sta per terminare. Ci saranno ancora gli scrutini e gli esami, ma ormai i giochi sono fatti. Ciascuno raccoglierà i frutti di quanto ha seminato nel corso dell’anno. Per gli studenti si tratterà di competenze, capacità di partecipazione, collaborazione, voglia d’imparare; per i docenti sarà il momento di verificare i risultati del proprio operato, della propria passione per l’insegnamento, di quella che non si limita a riempire la testa dei discenti di nozioni, ma soprattutto di accendere entusiasmo, stimolare curiosità, sostenere con l’incoraggiamento.
Per chi è
insegnante o per chi, come me, lo è stato ( ma nel cuore non si smette mai di
esserlo!), quando si parla di “anno” non si intende mai quello solare, bensì
quello che inizia il primo settembre e termina a giugno. Ecco, io sto
riflettendo sul fatto che sia appunto passato un altro anno. Le vacanze sono
alle porte, finalmente in libertà, senza costrizioni e mascherine.
A volte
penso a tutti i ragazzi che ho conosciuto e a quanti siano rimasti in qualche
modo legati al mondo musicale, da professionisti o amatori. Non so se riuscirò
mai a tenerne il conto, so solo che è sempre un piacere incontrarli, essere
informata sui loro progressi, ascoltarli nei loro concerti. Così come è sempre
un piacere rivedere i colleghi con i quali ho condiviso, a lungo o anche solo
brevemente, un percorso che non è stato solo didattico, ma anche di vita.
Sono stata,
non senza emozione, al saggio finale nella scuola in cui ho insegnato quarant’anni,
domani ne ascolterò nuovamente uno nell’altra Scuola Media della città, dopodomani
ci sarà, in piazza, il concerto mega-galattico dell’orchestra giovanile
provinciale e poi ancora la festa di una collega che ha terminato il suo
percorso d’insegnamento. Ancora tanti bei momenti e tanti ricordi da
condividere!
A questo
punto non posso che augurare buoni esami a chi li dovrà sostenere e buone
vacanze a tutti, che siano rigeneranti, piene di sole, di vita, di amicizia e
di allegria.