Io
sono una persona che ha una fervida fantasia notturna. Ogni notte
sogno, anche se non sempre ricordo tutto, ma sono sicura che il mio
cervello abbia un’intensa attività mentre dormo.
In
genere si tratta di sogni positivi: a volte mi sveglio ridendo, altre
volte ripenso ai bellissimi posti che ho visto o alle avventure
vissute.
Ultimamente
però c’è una sorta di tema ricorrente: mi smarrisco e non riesco
più a trovare la strada per raggiungere la meta.
Mi è
capitato di trovarmi nel centro di NewYork in compagnia di mio
marito. Ad un certo punto lui si è allontanato e ci siamo persi. In
quel momento ho realizzato di aver dimenticato il cellulare, di non
ricordare a memoria il suo numero di telefono e nemmeno il nome
dell’albergo in cui ci eravamo appena stabiliti. Che fare? Non
restava che non muovermi da quel luogo e sperare che mio marito mi
ritrovasse! Intanto scendeva la notte, la gente per strada diminuiva
e mi sentivo veramente sola e sperduta...
Immagine prelevata dal web |
Un’altra
volta stavo nuotando in compagnia di amici dirigendomi verso la riva.
Gli amici però erano più veloci e mi sono ritrovata sola, senza
alcun senso di orientamento. Sono salita allora su una roccia che
sporgeva dall’acqua per riuscire ad individuare la direzione verso
la spiaggia. Ecco che intorno alla roccia cominciavano a nuotare
degli squali! Mi sono ritrovata così in mezzo al mare, in costume da
bagno e infreddolita, senza riuscire ad individuare una direzione e
con gli squali che mi giravano intorno!
Eccomi
poi in una stazione deserta, sotto una pensilina in mezzo ai binari,
in una notte piena di nebbia. Ero in compagnia di mia madre ed
avevamo sbagliato treno, che aveva finito la sua corsa in quella
stazione buia. Mia madre piagnucolava e non voleva essere lasciata
sola, io non avevo la più pallida idea sulla possibilità di salire
su un altro treno e la biglietteria era ormai chiusa. La nebbia ci
avvolgeva e un terribile senso di desolazione mi assaliva, unitamente
alla preoccupazione di riuscire a proteggere mia madre, che già
soffriva di Alzheimer e si comportava come una bambina.
Immagine tratta dal web |
E’
inutile dire che, in tutte le occasioni, mi sono svegliata di colpo,
impiegando un bel po’ di tempo per capire che si trattava solo di
un sogno e che mi trovavo al sicuro nel mio letto!
L’altra
notte stavo pedalando sulla mia bicicletta in direzione di Torino.
Per un ciclista allenato cinquanta chilometri non sono nemmeno
troppi, ma per me, ciclista occasionale della domenica, si tratta di
un viaggio veramente lungo al quale non penserei mai. Nel sogno,
invece, sembrava un fatto del tutto naturale. Davanti al manubrio
della bicicletta si trovava una cesta dalla quale sporgeva la testa
del mio cane. Eh sì, stavolta non si trattava di mio marito, dei
miei amici o di mia madre, ma della compagnia del mio fido cagnolino.
Ogni tanto mi fermavo per farlo scendere e sgranchire le gambe, ma
l’ultima volta, manco a dirlo, dovevo aver sbagliato strada, perché
non mi sembrava affatto di essere nella direzione giusta per Torino.
A quel punto mi sono trovata al centro di una città e, sul
marciapiede accanto, c’era un artista di strada che svolgeva il
suo spettacolo. Ho chiesto quindi a lui, a performance terminata, se
il mio percorso fosse corretto. Lui ha risposto di no e mi ha
accompagnata verso un’altra strada. Nel frattempo, il mio cane ha
visto una bella cagnolina, è balzato giù dalla bicicletta e si è
messo a corteggiarla. Volevo approfittare della pausa per chiedere
all’artista in quale città ci trovassimo, ma in quel momento mio
marito mi ha chiamata e non saprò mai dove fossi finita.
Immagine tratta dal web. Ovviamente non posso fotografare i miei sogni! |
Insomma,
questa mia continua difficoltà nel raggiungere una meta, questo
senso di smarrimento e di abbandono provato nei sogni, sta
cominciando a preoccuparmi.
Dovrei
forse farmi vedere da uno psicologo?