C'è la crisi, si sa. Anche le nostre
gite scolastiche ne risentono. Niente viaggi lunghi, nottate in albergo, giornate
bianche, ma piccole uscite di mezza giornata, al massimo un giorno, in località
vicine.
A me è toccato accompagnare una prima media "all'Orto di Laura". Si tratta di una signora, madre di quattro figli,
laureata in Scienze agrarie che, alla morte del papà, ortolano, ha mollato
tutto ed è tornata a vivere nella sua casa di ragazza e si è messa a continuare
il lavoro del padre. Un frutteto e lunghe serre piene di verdure di tutti i
tipi che Laura pianta, trapianta, coltiva, innaffia, raccoglie e vende. Alleva
anche alcuni animali: un coniglietto bellissimo con gli occhi azzurri, delle
oche starnazzanti che sembrano quasi parlare, alcune caprette e due
pappagallini. Dall'anno scorso ha pensato anche di accogliere gli alunni delle
scuole elementari e medie, offrendo vari percorsi didattici: riconoscimento dei
semi, stagionalità delle colture, caratteristiche del suolo, percorso
dell'acqua, classificazione delle piante e fotosintesi clorofilliana.
Colpisce vedere una donna così
sottile, fine, dolce, alle prese con un lavoro piuttosto faticoso come quello
richiesto da un'azienda orticola-frutticola, svolto quasi completamente da
sola, con poco aiuto del marito, che svolge un'altra attività e che non condivide
l'entusiasmo della moglie.
Quando le abbiamo chiesto cosa l'abbia
spinta ad intraprendere questa attività ci ha risposto che, mancato il padre,
le è parso del tutto naturale tornare a casa per portare avanti il suo lavoro.
"Quando sono qui, in mezzo alla natura,
mi sento libera e rilassata e poi questa è sempre stata la mia vita, ho trascorso
tutti gli anni della mia giovinezza ad osservare mio padre, ad aiutarlo quando
potevo, e sento che è proprio questo ciò che voglio fare".
La capisco perfettamente. Quando si è
molto attaccati alla propria famiglia, ai valori che ci ha trasmesso, poter
fare qualcosa per essa, fa sentire ancora vicine le persone tanto amate che non
ci sono più e il dolore per la loro mancanza è meno greve.
Brava Laura e grazie per la splendida
mattinata che ci ha permesso di trascorrere!