venerdì 27 settembre 2024

Sex roulette, l'ultima follia degli adolescenti.

 

Foto presa dal web

Oggi non vi parlerò dei terribili e quotidiani crimini che avvengono nel nostro Paese, degli efferati omicidi, femminicidi, matricidi, parricidi, infanticidi, violenze sessuali, che insanguinano l’Italia e che ci fanno inorridire ogni giorno di più, tremare di sgomento e rabbrividire chiedendoci il perché di tutto questo e cosa spinga persone apparentemente normali e tranquille a compiere questi misfatti…Non ve ne parlerò perché già ci pensano i media a non farcene scappare nemmeno uno e siamo già abbastanza angosciati per conto nostro. Non parliamo poi della minaccia di una prossima guerra mondiale e con l’uso delle armi nucleari!

Oggi invece vi racconterò di una nuova moda esplosa sui social a favore degli adolescenti e di cui ho sentito parlare in questi giorni.

Pare che su tik tok sia nata una nuova sfida chiamata "sex roulette", una roulette russa del sesso in cui ci si sfida nell'avere numerosi rapporti sessuali completi con coetanei ( che mantengono il volto mascherato) conosciuti in chat ed incontrati in case o giardini appartati in cui tutti fanno sesso con tutti, senza contraccettivi. Perde il gioco chi resta incinta. Si può scegliere la sfida anche con una persona sieropositiva e perde chi resta contagiato. Si è scoperta questa situazione, a mio parere allucinante, a causa di una quattordicenne romana che, attualmente, si trova al sesto mese di gravidanza, senza sapere chi sia il padre e preoccupata, principalmente, solo dal fatto di aver perso la sfida. Ora la stanno seguendo i genitori e gli psicologi, naturalmente, ma il pensiero che una quattordicenne abbia potuto arrivare a tanto è veramente allarmante.

Dove sono finiti i primi palpiti per il ragazzino del cuore, il viso che diventa rosso ad ogni incontro, i sogni segreti per il principe azzurro, le emozioni per i primi baci? Dove sono finiti i progetti per avere un giorno una famiglia come la propria, dove il papà e la mamma si amano e condividono gioie e dolori nel rispetto e nell’amore reciproco?

Si dice che oggi manchino un’educazione sessuale e all’affettività, sia in famiglia che a scuola, ma mancavano anche ai nostri tempi e nessuna mai avrebbe immaginato di partecipare ad una sex roulette! Figuratevi che io, a quattordici anni, pensavo che le persone facessero sesso solo per avere figli, come succede per gli animali. Ricordo che un giorno, parlando con una mia compagna di classe, commentavamo il fatto che i miei genitori l’avessero fatto una volta, nell’arco del loro matrimonio, e i suoi genitori due, visto che lei aveva anche una sorella! Poi, dopo aver visto un film in cui si parlava di un figlio nato “per sbaglio” avevo chiesto delucidazioni a mio padre. Come potevano stupirsi tanto quei genitori, visto che avevano compiuto l’atto procreativo? Papà mi aveva allora spiegato che il sesso è anche un piacere e non si fa solo per riprodursi. Ecco, quella era stata la mia educazione sessuale.

Oggi i ragazzini hanno la possibilità di vedere qualsiasi cosa attraverso i cellulari ed ecco i risultati! Credo che sia effettivamente molto difficile controllare ciò che vedono e quel che si dicono quando stanno insieme. Inoltre i genitori lavorano entrambi, a volte sono separati, pieni di problemi, e non si può dare loro la colpa di tutto quello che combinano i figli adolescenti, molto più scaltri e smaliziati di quanto lo fossimo noi alla loro età.

Di sicuro, oggi è sempre più difficile essere genitori e le responsabilità nell’educazione e nella comunicazione sono ogni giorno più grandi.

venerdì 20 settembre 2024

Scusate la latitanza!

 Sono un po’ latitante ultimamente, lo so, sia per quanto riguarda i miei post, sia per le visite ai vostri blog.

Ci sono stati dei lavori in casa che hanno preso molto del mio tempo e la sera ero sempre stanca, in modo da avere poco tempo per il pc e la vita social. Inoltre, mio marito ed io, abituati a fare spesso delle piccole gite, che potevano poi essere oggetto di racconti, quest’anno ci siamo mossi pochissimo. Ad aprile, maggio e giugno non ha fatto altro che piovere, luglio e agosto sono stati caldissimi, da togliere qualsiasi voglia di andare in giro e, subito dopo, sono ricominciate le piogge. Ormai ci stiamo abituando ad uscire con l’ombrello nella borsa, perché piove quasi ogni giorno. Non posso sicuramente lamentarmi, visto quanto sta succedendo in questi giorni in Emilia Romagna e nelle Marche. Povera gente! Mi si stringe il cuore!

La mia città si trova su un altopiano e, per fortuna, è molto difficile che possa finire sott’acqua. Successe però, nel 1994, che parecchi paesi, distanti appena dieci o quindici chilometri, fossero alluvionati, come Alba, situata in una conca pianeggiante, invasa dal fiume Tanaro. Alba, tanto per capirci,  è nota per la fiera del tartufo, il palio degli asini e per essere la sede della Ferrero, produttrice della famosa Nutella e di tante altre prelibatezze di cioccolato.

Alba, capitale delle Langhe ( foto dal web)

Devo anche ammettere di essermi dedicata un po’ di più alle relazioni sociali “dal vivo”, con frequenti incontri con gli amici per passeggiate e cene conviviali.

Insomma, anche se non mi leggete spesso e non mi vedete regolarmente sui vostri blog, sono ancora qui, e vi prometto che m’impegnerò per essere un po’ più presente. Un abbraccio a tutti e a presto!

lunedì 26 agosto 2024

Terry e la giornata mondiale del cane.

 Oggi è la giornata del cane. Anch’io ne ho uno, un volpino,  come ben sapete.


Lo portammo a casa che non aveva ancora tre mesi, ma seppe subito farsi valere e trovarsi una posizione ben definita in casa. Era piccolo, stava in una mano! Aveva però dei polmoni ben strutturati e una voce potente. La prima notte cercammo di farlo dormire in una cuccia in cucina. Lui non guaì, non pianse, ma si mise ad abbaiare con tutta la forza che aveva, tanto che avrebbe potuto svegliare tutto il vicinato. Mio marito resistette per un po’, poi andò in cucina, prese lui e la cuccia e li portò in camera nostra, di fianco al letto. Da lì non si scollò più.

Nostro figlio scrisse su Facebook una frase lapidaria: “E’ ufficiale, sono stato sostituito!” In effetti era proprio come avere un altro bambino. Ci stava tutto il giorno alle calcagna e bisognava anche educarlo a fare la pipì in giardino. Prendeva con i suoi dentini tutto ciò che trovava e lo distruggeva: calze, ciabatte, magliette…In quel periodo avevamo i muratori in casa per ristrutturare un bagno. Gira e rigira non trovavano più spugne, attrezzi, panni…Un operaio non era italiano e non parlava bene la nostra lingua, ma si lamentava sempre: “Tuo cane ladro! Tuo cane porta via attrezzi!” Per farsi restituire il maltolto bisognava corrergli dietro per un bel po’ e per tutto il giardino. Inoltre non si poteva aprire il cancello sulla strada perché lui si fiondava immediatamente fuori a velocità supersonica, rischiando di finire sotto una macchina. Ogni volta che arrivava o usciva qualcuno, bisognava prima chiuderlo in casa a doppia mandata. Mai Terry fu nome più appropriato. Terry il terribile!

Arrivato ad un anno, però, maturò, si trasformò in un cane adulto e responsabile e non combinò più guai, anzi, quando uscivamo con lui, chiudeva immediatamente la bocca e non lo si sentiva più, socializzava con tutti, cani e umani, e lo si poteva portare tranquillamente al bar, al ristorante, persino a visitare una chiesa.

È incredibile quanto possa aiutare la socializzazione un cane! Le persone che incontriamo ci fermano per conoscerlo accarezzarlo, informarsi sulla sua età e sulle sue abitudini. Lo stesso fanno i proprietari degli altri cani, a cui Terry va regolarmente incontro. È maschio o femmina?” Chiediamo. Se è femmina non ci sono problemi, se non il fatto che lui ci provi con tutte. (In genere, sono però tutte sterilizzate) Se è maschio bisogna fare attenzione, perché non sempre i maschietti vanno d’accordo. C’è chi lo vede come un rivale ed è già stato aggredito tre volte. Insomma, ci sono alcune regole da seguire per portare serenamente a spasso un cane, inoltre bisogna essere provvisti di sacchetto per raccogliere le deiezioni, salvietta per lavargli il sederino (col pelo lungo che si ritrova, il bidet è necessario!) e anche l’acqua per bere e lavare le pipì. Insomma, una bella borsa piena di attrezzatura, come si fa per i bimbi piccoli!

Ora Terry ha dodici anni, ben portati. Corre, salta, insegue i gatti (li fa scappare, ma non li aggredisce), corteggia le cagnoline, fa le feste a tutti, chiede a gran voce i biscottini, vuole uscire ogni giorno per esplorare e conoscere altri cani, abbaia ai colombi sugli alberi e, quando lo lasciamo a casa da solo, ci aspetta sul davanzale della finestra, in modo da vederci immediatamente quando arriviamo. Ci impegna, perché ci sta sempre appiccicato come un’ombra e ci limita un po’ per quel che riguarda viaggi e vacanze, (che devono sempre essere anche a misura di cane) ma ci regala tantissimo amore, che vale bene qualche rinuncia.