Correva il marzo 2004 quando decisi di intraprendere la mia avventura con il blog. Sono trascorsi
ben tredici anni e ne è passata di acqua sotto ai ponti!
La
mia prima storia narrava la vicenda di mio padre che, attraverso il web, aveva
ritrovato il suo grande amico d’infanzia e di giovinezza, emigrato da più di cinquant'anni in Venezuela. Era stato emozionante assistere alle loro
telefonate e al loro incontro tramite skype ma, quando finalmente l’amico aveva
deciso di tornare in Italia per incontrare mio padre, nel 2009, alla veneranda
età di ottantanove anni, papà, di un anno più vecchio, era stato seppellito
proprio tre giorni prima.
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L'amico di mio padre con me e mio figlio in occasione della sua visita in Italia |
L’amico
è sopravvissuto altri otto anni e, proprio pochi giorni fa, è mancato anche
lui, alla bella età di novantasette anni. Il ciclo si è chiuso, la storia è
definitivamente terminata. È nata però un’amicizia tra noi figli, che non ci
conoscevamo prima. I sottili fili della vita si sono intrecciati di nuovo, a dispetto
del tempo e della lontananza.
Dopo
la morte di papà erano venuti gli anni dell’Alzheimer di mia madre. Otto anni
in cui non ero più stata figlia, ma mi ero ritrovata, di colpo, ad essere la
mamma di mia madre. La spugna malefica aveva cancellato, poco alla volta, ricordi,
azioni, pensieri, persone…Alla fine ero arrivata a somministrarle il biberon, perché
non era più in grado di capire che doveva aprire la bocca per mangiare.
In
quegli anni in cui ero praticamente rimasta “agli arresti domiciliari”,
rinunciando alle uscite, alle vacanze e a tante altre cose, per dedicarmi alla
persona che un tempo mi aveva amata più di se stessa, ma che più non mi
riconosceva, il web mi era stato di conforto. Avevo trovato tanti amici che si
erano interessati a me, mi avevano tenuto compagnia anche attraverso
conversazioni sul messenger, avevano commentato i miei post. Mi avevano anche fatta divertire, improvvisando
schermaglie fintamente litigiose, con scambi di battute e bonarie prese in
giro. Tutto sommato, nonostante i problemi, erano stati anni belli. Qualche
blogger l’avevo anche conosciuto dal vivo, rivelandosi esattamente come l’avevo
immaginato tramite i suoi post. In fondo, chi parla di sé in modo sincero,
permette agli altri di conoscerlo esattamente come nella realtà, forse anche di
più.
Purtroppo,
anche sul blog erano arrivati i lutti. Alcuni amici mi avevano lasciata e
ancora oggi, qualche volta passo sulle loro pagine, ormai ferme, come se li
stessi visitando al cimitero.
Poi
era giunta l’era di Facebook e di Twitter. L’era del mordi e fuggi, del
commento veloce e dei “mi piace”. Molti blogger avevano chiuso il blog per
trasferirsi sui social. Io ho cercato di non farlo, ma mi sono comunque
adeguata al nuovo ambiente, ritrovando
molte amicizie virtuali. Ne ho scoperto il volto, ho visto i loro figli. Ho
anche ritrovato tante conoscenze che credevo perse, come gli ex compagni di scuola,
gli ex alunni, le persone conosciute in vacanza. Virtuale e reale si sono
miscelati, convivendo pacificamente.
A
quel punto, un po’ per l’improvvisa liberà ritrovata, per la permanenza sui
social, per la voglia di utilizzare il tempo libero per stare con gli amici in
carne ed ossa, per portare il cagnolino a spasso, per uscire con il marito e
visitare qualche bel posto, la frequenza dei miei post si è diradata. Stanno
anche passando gli anni e non sempre ho la forza di stare alzata fino a
mezzanotte per scrivere un post, come sto facendo adesso. La Kat sta
invecchiando!
Ora
guardo la lista dei blog amici e vedo che molti non sono aggiornati da anni.
Provo sempre un velo di tristezza nel pensare che forse nessuno scriverà più su
quelle pagine. Dovrei cancellarli, ma non ne ho ancora avuto il coraggio. Mi
sembra di passare la spugna su un pezzo della mia vita.
Qualcuno
invece è rimasto fedele al mondo blog per tutti questi anni, continua ad
aggiornare il proprio e a seguire il mio. È bello poter contare su questa
continuità e il fatto di non esserci mai visti fisicamente non cambia
assolutamente nulla. Chissà, forse un
giorno potremo incontrarci davvero e sarà un grande momento di festa.
Ciò
che mi rattrista maggiormente è aver perso il mio grande amico Zio Pisi, detto
anche CM. Era una gran brava persona e, anche dopo la chiusura del suo blog, ci
eravamo sentiti spesso via mail. Era un esperto consulente e programmatore
informatico e mi aveva aiutata molte volte quando mi ero trovata in difficoltà
con il pc, poi, l’ultima volta, mi aveva detto che le cose non andavano bene.
Sapendo che era così quotato nel suo lavoro avevo pensato a problemi di salute.
Da allora più nulla. Gli ho scritto tante volte in questi ultimi due anni, ma
non ha più risposto. Cosa gli sarà successo? Mi dispiace veramente molto che
non voglia più mantenere i contatti e spero proprio che non gli sia successo
nulla di grave.
Ora
eccomi qui, dopo ben tredici anni, a tirare le fila di questo blog rimasto un
po’ isolato dal mondo.
In
ogni caso, per chi avrà ancora voglia di passare di qui, buona vita e grazie di
esserci!