sabato 24 dicembre 2022

Buone feste a tutti con un piccolo brano musicale!

 Quest’anno voglio farvi gli Auguri in modo un po’ più personale: non con la solita immagine reperita sul web o la consueta foto di famiglia, ma con un brano musicale. Si tratta di una semplice rivisitazione pianistica del brano “Let it snow”, una celebre canzone di Natale scritta nel 1945 da Sammy Cahn e Jule Styne. Nel tempo, moltissimi artisti l’hanno interpretata, tra cui Frank Sinatra, Bing Crosby, Doris Day, Dean Martin, Michael Bublè, Irene Grandi e Laura Pausini.

 Ah! Non me ne vogliano i musicisti professionisti che passano da queste parti, non mi giudichino severamente! Io non ho velleità artistiche, quelle si sono perse, negli anni, tra lavoro, famiglia, problemi vari…ed anche la mia artrite ci ha messo del suo ad affaticarmi le dita. Quello che vi voglio regalare è un po’ del mio tempo e dell’atmosfera della mia casa.

 Questo brano mi fa ricordare i saggi scolastici, quando i miei alunni lo cantavano accompagnati dall’orchestra scolastica; mi rammenta l’ultimo Natale trascorso in compagnia dei miei genitori; mi fa pensare alle battaglie di neve della mia giovinezza…Spero che anche a voi possa suggerire immagini imbiancate di momenti felici.

 Auguri di Buone Feste a tutti voi e alle vostre Famiglie e…Let it snow!

giovedì 15 dicembre 2022

La prima neve!

La neve finalmente è arrivata anche qui in provincia di Cuneo. Finalmente per il mio cagnolino Terry, si capisce, perché, chi deve spalarla e uscire per andare a lavorare, la gradisce sicuramente meno! In ogni caso, lui se la gode: si rotola, si lava il pelo e si gratta la schiena. Pura felicità! 







giovedì 1 dicembre 2022

Sogni...o incubi?


Non so voi, ma io di notte sogno tantissimo. Ho una fantasia inimmaginabile durante il giorno e, spesso, mi stupisco da sola per quel che riesco a mettere insieme nelle ore notturne. Mi capita anche di sognare, e poi di ricordare, persino tre avventure per volta. Cammino in riva al mare, vedo laghi, campagne, persino il Paradiso, volo su paesaggi fatati dentro ad un cestino da pic-nic e poi ritrovo tante persone che non ci sono più. Ci sono i miei genitori, nella maggior parte dei casi, ma anche zii, cugini, colleghi…Dicono che bisognerebbe giocare al lotto il numero del morto che parla…ma quando ne parlano tre? Non saprei proprio come fare! :D

Questa notte, ad esempio, ho sognato di essermi svegliata e di non riuscire più a dormire. Così ero scesa in cortile e poi ero andata a bighellonare in garage. Poi avevo controllato l’ora: erano le cinque del mattino, cosa ci facevo in garage? Ero tornata quindi in casa e, prima di rientrare nella mia camera, avevo sentito, dietro la porta chiusa, i miei genitori che ridevano di gusto. Avrei voluto bussare e chiedere il motivo di tanta ilarità, ma poi mi ero detta che non dovevo interrompere un momento di così simpatica intimità ed ero tornata nel mio letto. Stamattina sorridevo ancora al pensiero dei miei genitori così allegri.

Da qualche anno però, nei miei sogni c’è un leit-motiv ricorrente ed un po’ inquietante: mi perdo e non riesco più ad orientarmi! Mi capita spesso di trovarmi con mio marito in qualche luogo sconosciuto. Una volta ero nel centro di New York e, ad un certo punto, lui era scomparso. Io realizzavo di non avere con me il cellulare, di non conoscere il suo numero a memoria e di non ricordare nemmeno il nome dell’Hotel in cui eravamo alloggiati. Cosa avrei potuto fare? L’unica cosa possibile era quella di non muovermi da lì e sperare che tornasse a prendermi. Intanto arrivava il buio ed io ero ancora in mezzo alla strada nel pieno centro di Manhattan!

Un’altra volta ero con mia madre, malata di Alzheimer, ed ero scesa dal treno alla stazione sbagliata. Mi ritrovavo così in piena notte in una stazione vuota, immersa nella nebbia, con la responsabilità per mia madre spaventata e incapace di ragionare, senza la possibilità di salire su un altro treno…

Poi, qualche giorno fa, ero in bicicletta con mio marito ed il cane…ad un certo punto mio marito non si vedeva più ed intorno a me erano apparse, come per incanto, pantere e tigri in libertà. Allora agguantavo il piccolo Terry e lo infilavo nel cestino nella speranza di nasconderlo alla loro vista, mentre cominciavo a pedalare come una forsennata, senza una meta precisa, ma con il solo intento di allontanarmi il più possibile! 

Per fortuna, nei momenti clou di maggiore tensione, riesco sempre a svegliarmi, ma impiego spesso qualche istante per capire che, tutto quello che ho vissuto, non sia stato realtà! Inoltre non ho proprio alcun motivo per sentirmi abbandonata da mio marito, è solo nei sogni che lo perdo spesso!

Insomma, forse avrei proprio bisogno di farmi psicoanalizzare! :D 

giovedì 17 novembre 2022

Langhe, patrimonio dell'Unesco.

E’ arrivato l’autunno, con i suoi caldi e morbidi colori. Una vera festa per gli occhi. Le Langhe, patrimonio mondiale dell’Unesco, sono il fiore all’occhiello delle province di Cuneo e Asti. Non credo sia necessario descrivere la bellezza di questi paesaggi, ricchi di colorati vigneti. Le immagini parlano da sole.

A me, che vivo in provincia di Cuneo, ad un tiro di schioppo da questi luoghi magnifici, non resta che spalancare gli occhi, ascoltare i rumori, annusare l'aria e bearmi di queste splendide visioni durante le mie piccole gite fuori porta.

Anche il mio cagnolino Terry apprezza molto queste passeggiate in Langa e corre felice tra i vigneti, annusando a più non posso gli odori della terra e delle foglie.

Veduta da Coazzolo

Tipici vigneti in Langa

Barolo, terra dell'omonimo pregiato vino.

Parco del castello di Verduno. Qui soggiornò il Re Carlo d'Inghilterra 

Chiesetta di Coazzolo che spunta tra i vigneti

Belvedere di Verduno

Terry nei vigneti

Coazzolo, tipiche matite nei vigneti

Montelupo albese. Mio marito sulla panchina gigante.

Panorama visibile da Verduno

Montelupo albese. 


martedì 1 novembre 2022

Gita a Murazzano

Domenica scorsa una nostra piccola gita fuori porta ci ha condotti a Murazzano, comune in provincia di Cuneo a 739 m s.l.m.
Definito in passato, per la sua posizione strategica, “Scudo e chiave de Piemonte”, oggi il paese è noto anche per la produzione dell’omonimo formaggio DOP e per la sua vicinanza al Parco Safari delle Langhe, luogo faunistico che ospita una cinquantina di specie animali e che si estende per circa settanta ettari in uno scenografico panorama di colline verdeggianti. Noi però al Parco Safari non ci siamo stati, anche perché avevamo il cagnolino e una visita del genere non era proprio indicata. Ve l'immaginate il piccolo Terry in mezzo a tigri, leoni ed ogni sorta di altri animali?
A Murazzano abbiamo visto la torre medioevale, un tempo collegata ad un castello, il santuario della Madonna di Hal, la chiesa parrocchiale di San Lorenzo ed alcuni scorci pittoreschi. Abbiamo incontrato due simpatiche motocicliste di Honda Monster, due amabili signore di Torino ed alcuni esuberanti giovanotti indiani. Con tutti abbiamo scambiato brevi dialoghi e ci siamo reciprocamente fotografati. I ragazzi indiani hanno ci hanno anche chiesto di poter effettuare degli scatti con il nostro Terry e lui li ha accontentati di buon grado, lasciandosi persino abbracciare seduto con loro su una panchina.

Abbiamo dunque ammirato un luogo piacevole, goduto una soleggiata e calda giornata, apprezzato la compagnia di persone socievoli e gentili. Cosa chiedere di più? 

Interno del santuario della Madonna di Hal

La torre

Santuario di Hal. Esterno.



Chiesa parrocchiale di San Lorenzo


Scorcio del paese sotto la torre


lunedì 24 ottobre 2022

Performance musicale

Questa volta mi presento in una performance al pianoforte.

Incidono negativamente i lunghi anni pieni d’impegni lavorativi e familiari, che mi hanno impedito spesso persino di avvicinarmi al pianoforte, poi i dieci anni di Alzheimer di mia madre, che hanno richiesto assistenza continua, infine la mia artrite reumatoide, che ha colpito il dito medio della mano destra, facendo in modo che mi dia fastidio mentre suono e sia un po’ più difficile da comandare rispetto ad un tempo.

Restano la voglia di suonare e di esprimermi con i suoni, insieme al desiderio di imparare brani nuovi e mai eseguiti, per mettere alla prova le mie attuali capacità di esecutrice “diversamente giovane”o, almeno, quel che ne resta.

Ho trovato questo brano di Giovanni Allevi, “Back to life” della difficoltà giusta per le mie possibilità attuali e mi sono cimentata nella sua esecuzione. Molti criticano questo pianista e compositore ritenendolo un tipo strambo e di capacità scarse rispetto al mondo della musica classica, ma c’è comunque da considerare che le sue melodie riescono ad avvicinare molte persone al mondo della musica colta, e questo è comunque un buon traguardo. Inoltre, adesso è malato e non posso che augurargli di guarire al più presto per tornare al suo amato pianoforte.

Ma, bando alle ciance, ecco “Back to life!”


sabato 8 ottobre 2022

Gita fuori porta ad Usseaux

Alcuni giorni fa, marito, cagnolino ed io, abbiamo effettuato l’ennesima gita fuori porta recandoci ad Usseaux, recensito tra i borghi più belli d’Italia. Si trova in val Chisone, in provincia di Torino, ad una ventina di chilometri da Sestriere, a circa 1400 m. di altezza ed è incastonato tra il parco naturale Orsiera-Rocciavrè e il parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand.

Usseaux è caratterizzato da numerosi edifici storici ristrutturati del 1700, come il forno, il lavatoio e il mulino, 40 stupendi murales dipinti su porte, muri e finestre delle case e raffiguranti animali, paesaggi e scene di vita contadina, tipiche case in stile montano, strette viuzze lastricate in pietra, fontane e tantissimi fiori. La chiesa di San Pietro domina il borgo, abitato da circa 180 persone.
Inerpicarsi sulle strette ed acciottolate stradine è stato un po’ come camminare in un luogo magico e antico e ogni angolo era propizio per scattare una fotografia. Le nostre sono state ben centodieci!
In mezzo ad un boschetto stupendamente colorato dall’autunno abbiamo scoperto il vecchio mulino, che ci ha portati indietro nel tempo in un paesaggio da favola.
Poco lontano da Usseaux, nell’omonima frazione, a 1381 m. abbiamo invece visitato il piccolo lago del Laux, un minuscolo Paradiso dalle acque limpidissime e riflettenti, silenzio e aria purissima. Peccato che, trovandoci al pomeriggio, le montagne circostanti coprissero il sole. Ci hanno detto che, al mattino, lo spettacolo sia bello da mozzare il fiato.
Siamo tornati a casa con gli occhi pieni di luce e cose belle e anche il cagnolino Terry era felicissimo. La bellezza che ci circonda è una delle gioie della vita e fa bene alla mente e al cuore.









mercoledì 5 ottobre 2022

Gita fuori porta a Neive

 Qualche giorno fa, mio marito, il fedele cagnolino Terry ed io, abbiamo fatto una piccola gita fuori porta per recarci a Neive. Questo piccolo comune piemontese, in provincia di Cuneo, si trova al confine con la provincia di Asti ed è immerso nello stupendo paesaggio vitivinicolo delle Langhe. Deve il suo nome alla Gens Naevia, una nobile famiglia romana della quale, anticamente, fu un possedimento.

 Il centro storico conserva alcune caratteristiche medievali come le tortuose stradine acciottolate e i palazzi in cotto. Al centro del borgo si trova Piazza Italia con il Palazzo del Municipio, la chiesa parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo e le cappelle cinquecentesche dedicate a San Rocco e a San Sebastiano. Intorno fanno da cornice colline e vigneti. Questi ultimi producono vini di eccellenza come Il Barbera, il dolcetto d’Alba, il Barbaresco e il Moscato d’Asti.

 C’erano parecchi turisti, alcuni anche in bicicletta e noi eravamo gli unici italiani. Ovunque si sentiva parlare inglese o tedesco.

 Terry ha apprezzato la passeggiata, pur se meno interessante del solito perché non gli ha fatto incontrare alcuna cagnolina!

 







lunedì 19 settembre 2022

Tutta colpa di una zampetta birichina!

 

Leggo stasera il commento del gent.mo Mr. Loto, che mi chiede se vada tutto bene, e mi rendo conto che, effettivamente, sia da un bel po’ di tempo che non scrivo.

Ammetto di essermela presa un po’ comoda ultimamente, un po’ perché l’estate così calda non invitava a stare in casa la sera davanti al pc (di giorno sono sempre indaffarata ed è difficile che scriva, al massimo leggo!), un po’ perché ero a corto di ispirazioni. Dopo la mia vacanza al mare mi è anche successo un piccolo guaio.

Dovete sapere che il mio cagnolino, nonostante l’età non più verde, sia ancora un giocherellone. Capita che mi tocchi il braccio con la sua zampetta per attirare la mia attenzione, oppure che, mentre mi vede seduta, mi dia dei colpetti sui piedi cercando di togliermi le scarpe. Fatto sta che un giorno, nell’intento di sfilarmi una ciabatta, mi abbia dato un colpo sulla caviglia. Non mi aveva procurato alcuna ferita, né un graffio, ma magari la sua unghietta non troppo igienizzata mi aveva punta più in profondità del solito…fatto sta che, il mattino dopo, mi ero svegliata con un piede gonfio e dolorante, da non riuscire assolutamente a camminare.

Mi ero trascinata dal medico, zampettando su un piede solo, dove mi era stata diagnosticata una brutta infezione. Dopo una cura con antibiotici il collo del piede era sgonfiato, ma la parte posteriore no, ed io non potevo fare altro che zoppicare. Gli amici, quando erano venuti a conoscenza della mia situazione, avevano cominciato ad invitarmi a cena, sostenendo che, visto che non riuscivo a camminare, potevo almeno mangiare. Ah! erano stati veramente gentili! Mi avevano offerto pure sgabelli e cuscini per farmi stare più comoda e favorire la circolazione.

Intanto io proseguivo con svariate cure, ma la situazione non cambiava. Ad un certo punto, non potendone più, avevo cominciato ad uscire per piccole passeggiate ma, ad ogni passo incontravo qualche conoscente che, vedendomi zoppicare, si informava sulla situazione e, ogni volta, dovevo ricominciare a raccontare la storia dall’inizio. Tutti avevano da dire la loro. C’era chi sosteneva che fosse impossibile che tutto dipendesse dalla zampata del cane, chi supponeva potessi avere problemi cardiaci, chi prospettava la puntura di un ragno velenoso, chi mi suggeriva un fisioterapista ( ma non avevo subito alcun trauma da caduta o distorsione!), chi proponeva massaggi con l’arnica che si usa per i cavalli, chi semplicemente esclamava: “Fai qualcosa! Non puoi andare avanti così! “  Insomma, la faccenda stava diventando anche imbarazzante, per non dire che anch’io non ne potessi più di sentirmi “diversamente abile”. Ah! come invidiavo tutti coloro che mi passavano accanto a passo svelto! Come avrei voluto riavere il mio passo veloce e deciso!

Ero tornata per la terza volta dal medico palesandogli tutta la mia preoccupazione. Erano ormai quaranta giorni che zoppicavo e cominciavo veramente a disperare di poter tornare a camminare come prima. Come se non bastasse, visto che non potevo più andare da nessuna parte, anche mio marito si sentiva  moralmente costretto a stare a casa  con me ( uniti nella buona e nella cattiva sorte, come si suol dire!), ma cominciava a mordere il freno, perché gli sarebbe piaciuto fare ancora qualche gita fuori porta. “Finirà col chiedere il divorzio!” mi ero lamentata con il medico. Egli mi aveva dimostrato tutto il suo interesse e la sua comprensione ed era passato all’ennesima terapia.

Da due giorni non zoppico più, la caviglia è meno gonfia e ho ricominciato ad uscire per qualche passeggiata. Se cammino per troppo tempo sento ancora un po’ di dolore, ma riesco a sopportarlo. Forse siamo sulla strada giusta, ma non voglio ancora dirlo troppo forte. Mi rendo sempre più conto di quale bene prezioso sia la salute. Quando c’è la salute, qualsiasi altro problema diventa più leggero e sopportabile.

Questo è quanto è successo dopo il mio ultimo post. Spero che voi stiate bene ed abbiate trascorso una buona estate.

A presto!

martedì 2 agosto 2022

Le vacanze sono sempre troppo brevi!

 In questi giorni sono stata poco presente sulle pagine social, in quanto sono stata in vacanza e ho limitato al massimo smartphone e tv. Ogni tanto bisogna staccare la spina!

 Mio marito, il cagnolino ed io siamo stati al mare, più precisamente ad Alassio, città ligure situata sulla costa della Riviera di Ponente, lungo l'insenatura racchiusa tra Capo Mele e Punta Murena.

La leggenda racconta che Alassio derivi il suo nome da Adelasia, figlia dell'imperatore Ottone I, fuggita con uno scudiero di nome Aleramo per stabilirsi sulle colline di Alaxio o Alascio, fondando poi l’odierna città. Nello stemma comunale è infatti raffigurata una torre con Adelasia sugli spalti. Il primo nucleo familiare si stabilì in prossimità della chiesetta di Sant'Anna ai Monti e, ancora oggi, si festeggia S. Anna il 26 luglio con una maestosa processione in cui vengono portati a braccia enormi e stupendi crocefissi.

Noi stavamo cenando tranquillamente in un ristorante quando sono state spente improvvisamente le luci ed è apparsa sulla stradina di fianco a noi la processione, seguita da tanto di banda musicale. Spettacolare davvero!

(nb. la foto l’ho presa dal web, in quanto noi avevamo altre persone ai tavoli davanti e non potevamo fotografare la sfilata senza riprendere anche loro…)

 In quanto alla vacanza, devo dire che sia stata veramente piacevole e rilassante. Il nostro cagnolino Terry non è solo stato bravo…di più! Ha capito subito che il monolocale con l’aria condizionata era molto più adatto al suo folto pelo di un qualsiasi luogo all’aria aperta ed ha deciso di starsene per conto suo in camera. Noi abbiamo potuto così andare tranquillamente ogni giorno in spiaggia, passeggiare sul bagnasciuga, nuotare per ore in un’acqua caldissima e limpidissima e, perché no, fare anche delle belle chiacchieratine con una simpatica coppia nostra vicina di ombrellone! Ogni tanto andavamo a trovarlo per accompagnarlo fuori per i suoi bisognini e, la sera, lo portavamo con noi, al ristorante e alla passeggiata, dove riceveva sempre la sua buona dose di complimenti e coccole per il suo ottimo comportamento, socievole ed educato. 

Purtroppo le vacanze finiscono sempre troppo presto! Siamo quindi già tornati, ma con un bagaglio di buon umore, bei ricordi e serenità.

 

Tramonto sul lungomare


Spiaggia di Alassio

L'alba sul mare

Noi

Processione di S. Anna

Alba sul mare

Gabbiano socievole

Notturno di Alassio visto dal molo

giovedì 14 luglio 2022

Ispirazione, dove sei?

 Lo ammetto, sto vivendo un momento poco creativo. Vorrei scrivere qualcosa, aggiornare il mio blog, ma mi manca l’ispirazione e, scrivere soltanto per riempire un foglio bianco, non mi sembra proprio una buona idea. E’ decisamente poco rispettosa per voi lettori.

Quest’anno fa decisamente molto caldo, è impossibile muoversi, tanto più che noi dovremmo portarci dietro il nostro cagnolino pieno di peli, che soffrirebbe veramente troppo. Così ce ne stiamo a casa, uscendo in giardino nel tardo pomeriggio o riservandoci qualche passeggiata serale.

E’ tempo di concerti all’aria aperta e, quando possibile, andiamo a sentirli. E’ un piacere uscire di casa senza mascherina, trovarsi con gli amici a gustare un gelato, ballare sui ritmi anni ’60 –’70 – ’80… Sono momenti piacevoli, rilassanti, conviviali, anche se poco degni di nota.

Ogni tanto suono il piano. Ultimamente sto studiando due brani molto diversi tra loro. Uno è pieno di fuoco e grinta, si tratta della colonna sonora dei “Pirati dei Caraibi,” mentre  l’altro, “Back to life” di Giovanni Allevi, è più dolce. Mi piace pensare al significato di questo titolo, che rappresenta il ritorno alla vita. Ne abbiamo tanto bisogno, pensando ai fiumi che stanno languendo, alla terra che sta seccando, alle persone che hanno perso le speranze in una vita migliore, ai Paesi distrutti dalla guerra…

Molti musicisti criticano aspramente Giovanni Allevi ritenendolo un musicista mediocre, uno scarso compositore, un pianista che finge di suonare musica classica mentre invece si dedica al pop per piacere alla massa ecc… Personalmente non lo conosco abbastanza per poterlo giudicare, ma questo suo brano è adesso alla mia portata: non è troppo lungo, non è troppo vario, non è particolarmente tecnico ed è abbastanza carino, tenendo conto che le mie mani siano piuttosto arrugginite da anni in cui ho suonato molto poco, per non dire niente, senza contare qualche piccola botta di artrite reumatoide che certamente non ha aiutato. Ben venga quindi Giovanni Allevi, che mi permette di studiare di nuovo alla mia non più verde età, senza deprimermi troppo!

Detto ciò non voglio più tediarvi con la mia mancanza di validi argomenti, passo e chiudo.

A presto e buone vacanze a tutti!

martedì 7 giugno 2022

Buona fine d'anno scolastico!

 


Ci risiamo. Un altro anno scolastico sta per terminare. Ci saranno ancora gli scrutini e gli esami, ma ormai i giochi sono fatti. Ciascuno raccoglierà i frutti di quanto ha seminato nel corso dell’anno. Per gli studenti si tratterà di competenze, capacità di partecipazione, collaborazione, voglia d’imparare; per i docenti sarà il momento di verificare i risultati del proprio operato, della propria passione per l’insegnamento, di quella che non si limita a riempire  la testa dei discenti di nozioni, ma soprattutto di accendere entusiasmo, stimolare  curiosità, sostenere con l’incoraggiamento.

Per chi è insegnante o per chi, come me, lo è stato ( ma nel cuore non si smette mai di esserlo!), quando si parla di “anno” non si intende mai quello solare, bensì quello che inizia il primo settembre e termina a giugno. Ecco, io sto riflettendo sul fatto che sia appunto passato un altro anno. Le vacanze sono alle porte, finalmente in libertà, senza costrizioni e mascherine.

A volte penso a tutti i ragazzi che ho conosciuto e a quanti siano rimasti in qualche modo legati al mondo musicale, da professionisti o amatori. Non so se riuscirò mai a tenerne il conto, so solo che è sempre un piacere incontrarli, essere informata sui loro progressi, ascoltarli nei loro concerti. Così come è sempre un piacere rivedere i colleghi con i quali ho condiviso, a lungo o anche solo brevemente, un percorso che non è stato solo didattico, ma anche di vita.

Sono stata, non senza emozione, al saggio finale nella scuola in cui ho insegnato quarant’anni, domani ne ascolterò nuovamente uno nell’altra Scuola Media della città, dopodomani ci sarà, in piazza, il concerto mega-galattico dell’orchestra giovanile provinciale e poi ancora la festa di una collega che ha terminato il suo percorso d’insegnamento. Ancora tanti bei momenti e tanti ricordi da condividere!

A questo punto non posso che augurare buoni esami a chi li dovrà sostenere e buone vacanze a tutti, che siano rigeneranti, piene di sole, di vita, di amicizia e di allegria.