martedì 25 aprile 2023

Quel maledetto male di vivere...

 

In questi giorni sono rimasta molto scossa dalla morte di un mio concittadino, che non ha più sopportato il suo male di vivere e si è tolto la vita a soli quarantanove anni. 

Conoscevo M. solo superficialmente, in primis come padre di una mia ex alunna. Una volta sua figlia aveva litigato con una compagna e le aveva lanciato un portapenne addosso durante una mia lezione. Già da qualche tempo era particolarmente disattenta e l’avevo rimproverata spesso, ma quel portapenne era stato la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, tanto da scriverle una nota sul diario. Il giorno dopo erano arrivati i suoi genitori.  Mi aspettavo delle rimostranze, come adesso usa fare per difendere i figli, invece loro, soprattutto il padre, erano veramente mortificati e si erano profusi in scuse, affermando che, se avevo apposto quella nota, proprio io, nota per la mia pazienza, doveva proprio essere stato un fatto grave e mi chiedevano umilmente perdono per non aver saputo educare al meglio la ragazza. Alla fine, mi ero ritrovata a consolarli, confortarli, spiegando che, in fondo, si era trattato solo di una ragazzata e non me ne ricordavo già quasi più. Questa coppia, così addolorata, mi aveva profondamente colpita.

Lo apprezzavo poi come musicista. Mi piaceva starlo ad osservare mentre suonava la chitarra o il basso con il suo gruppo durante i  concerti. Mi era sempre sembrato felice.

 Infine avevo tanto sentito parlare di lui dal papà, mio collega carissimo di tanti anni fa. Mi raccontava di M. bambino, poi adolescente, poi ancora giovanotto laureato e, in fondo, mi sembrava di conoscerlo da sempre. 

Sono tre giorni che penso a lui, così sensibile, gentile e fragile, una bella persona, interiormente e fisicamente e, da madre, moglie e figlia quale io sono, provo ad immedesimarmi nel dolore dei suoi familiari: enorme, insopportabile, lancinante, insieme a quella terribile sensazione di impotenza, di non aver capito abbastanza, di non aver consolato al momento opportuno...

Probabilmente ha pensato di andarsene portandosi via tutto il suo male di vivere, ma quel grande dolore invece resterà qui e si moltiplicherà in tutti coloro che l'hanno amato o anche soltanto conosciuto, perché era un uomo speciale e mancherà immensamente a tutti.

Ciao M. spero che tu possa trovare lassù quella serenità che in Terra non hai mai trovato. Forse il tuo papà, che là ritroverai, saprà consolarti. Riposa in pace. 



mercoledì 12 aprile 2023

La street art di Giò Botta

Prosegue il prezioso lavoro del bravissimo artista Giovanni Botta, mio concittadino, per abbellire la nostra città. Il suo capolavoro più grande è quello dei dipinti sui piloni di una tangenziale, ma le sue riproduzioni si trovano anche sulle panchine di un parco e sulle scale di vari edifici. Centinaia sono poi i suoi ritratti, che toccano personaggi famosi, casi di cronaca, ma anche persone del luogo che si sono distinte in qualche modo o che sono mancate. 

Giovanni è una persona semplice che, modestamente, non dice di chiamarsi artista ma solo uno che disegna e colora. I fatti parlano diversamente però! Lui è effettivamente un artista, anche se di mestiere è un operatore socio sanitario presso una casa di riposo.  Dipinge per passione, cercando di comunicare agli altri messaggi positivi. Le sue produzioni sui piloni rappresentano una vera mostra a cielo aperto, visitata ogni giorno da molte persone di tutte le età, anche quelle che, magari, non hanno la possibilità di vedere quei dipinti originali nelle loro sedi. Lui afferma che, se anche solo ad un ragazzino, verrà voglia di imparare a dipingere vedendo le sue riproduzioni, sarà per lui una grandissima soddisfazione.

Che dire, noi concittadini possiamo dirci veramente grati a Giovanni per i suoi artistici regali e per voler condividere i suoi messaggi di speranza con noi! 







Immagine tratta dalla pagina Facebook dell'artista





Immagine del fotografo Tino Gerbaldo

martedì 4 aprile 2023

Buona Pasqua a tutti!

Sto vivendo un periodo con un po’ di preoccupazioni, anche se non gravi. Mio marito ha subito un piccolo intervento chirurgico da cui sta guarendo, mio figlio sta lottando da tre mesi contro un’ernia del disco e una conseguente, dolorosissima, sciatalgia, i giorni passano veloci tra visite mediche, controlli, terapie ed io ho poca testa per scrivere  e persino per navigare nel web e nei blog.

 

Spero che mi scuserete se non sempre commento i vostri post e sono presente. Ho trovato comunque il tempo per suonare due piccoli temi del valzer di J. Strauss Jr “Voci di primavera”. In questo modo desidero augurare a tutti voi e alle vostre famiglie una serena Pasqua e una splendida primavera.