Rieccomi qui, dopo un periodo di
silenzio e di lontananza dal mondo blog.
Esattamente cinque anni fa, il
diciannove maggio, mio padre mi lasciava e, qualche settimana fa, anche mia
madre ha fatto lo stesso. Comincia una nuova vita in cui non sarò mai più
figlia , mentre tutto nella casa dei miei genitori, che ora è diventata mia, mi
parla di loro. Una casa costruita dal mio bisnonno e che ora vede, nella figura
del mio ragazzo, la quinta generazione.
Qualcuno ha azzardato l'ipotesi che fossi
più attaccata a mio padre perché, evidentemente, per la sua dipartita avevo mostrato
un dolore maggiore. Il fatto è che lui mi aveva lasciato da un momento
all'altro, e il vuoto era enorme, mentre mia madre l'aveva già fatto ben sette
anni fa, quando aveva smesso di riconoscermi. Da allora è stato un lento
stillicidio, un continuo perderla, giorno dopo giorno, mentre in lei sparivano ricordi
e capacità, fino a trasformarsi in una bambina di un anno, incapace di
comunicare in qualsiasi modo con me. Sette anni in cui non sono mai andata in vacanza
e non sono quasi più uscita nemmeno con mio marito, visto che uno dei due
doveva rimanere a casa per accudirla. E' stato un dolore che si è protratto nel
tempo, come in una lenta agonia, e che si è temperato nella certezza di aver
fatto tutto il possibile per lei, facendole vivere questi anni in modo sereno, fino
all'ultimo istante. Le sue ultime parole comprensibili, pronunciate esattamente
un anno fa, furono: "Sono contenta" e penso che lo sia stata
veramente, fino al momento estremo.
Diverso era stato il caso di mio
padre, che se ne andava con un terribile peso sul cuore: era perfettamente
conscio di quel che lasciava e della situazione che, in qualsiasi caso, avrebbe
visto qualcuno soffrire: mia madre, se fosse stata ricoverata in una casa di
riposo, io stessa, se l'avessi tenuta a casa. Mio padre amava troppo entrambe
per sopportare l'idea che una di noi dovesse sacrificarsi per l'altra e non mi
aveva mai chiesto nulla. Allo stesso modo, io allora non ero stata in grado di garantirgli che avrei saputo
prendermi cura di mia madre per tanti anni a venire e così le parole erano
rimaste inespresse sopra di noi, ma io sapevo quel che aveva nel cuore e il mio
rimpianto più grande è sempre stato quello di non aver saputo alleviare quel peso che si portava dentro.
Ora sto imparando a ritrovare la mia
libertà, a uscire con mio marito, a frequentare gli amici fuori casa. C'è
ancora il problema del nostro cagnolino Terry. Dal momento della sua nascita,
visto che c'era sempre qualcuno con mia madre, non è mai rimasto un attimo
solo. Come faremo ad abituarlo ad aspettarci, quando ci capiterà di non poterlo
portare con noi? Per ora viene in giro anche lui, è sempre il primo a salire in
macchina e gli piace da impazzire andare a spasso, dove può incontrare tanti
cagnolini. A lui piacciono proprio tutti,
maschi e femmine, e tutti li annusa e li bacia. A volte qualcuno non gradisce e
gli ringhia, allora lui scappa, ma subito dopo corre incontro al successivo .
E' incredibile come sia socializzante un cane. Si finisce col parlare con un
sacco di persone!
Un capitolo della mia vita si chiude,
un altro si apre. Forza, è ora di ricominciare!
Le perdite sono sempre traumatiche,complimenti per la lunga dedizione alla mamma.Ora inizia un nuovo capitolo della tua vita,goditelo tutto è ben meritato.Un abbraccio da Olga
RispondiEliminaSì, pian piano si ricomincia. Niente sarà più come prima, ma niente dura per sempre. Ricostruirò sulle nuove esperienze e sugli esempi che mi sono stati dati.
EliminaAbbraccio ricambiato!
Ciao Katherine, è sempre difficile lasciare andare via una persona che amiamo anche se mi rendo conto della grande differenza che c'è stata tra la perdita del tuo papà e quella della tua mamma. Purtroppo quando le persone si ammalano di questa terribile malattia le perdiamo un po' per giorno, ogni giorno un pezzetto della loro mente, del loro spirito ci lascia e credo che alla fine il distacco definitivo sia meno traumatico. Adesso vivi la vita con tutto ciò che può offrirti, Terry compreso che vedrai un po' per volta si abituerà a qualche vostra assenza ( però è bello anche portarli con noi )
RispondiEliminaUn abbraccio.
Antonella
Sì Antonella, la vita continua. Terry, almeno per ora, continua ad uscire con noi. Spero che prima o poi mio marito cominci ad abituarlo a stare solo, visto che il cane stravede per lui!
EliminaAbbraccio ricambiato!
penso che vi aspetterà senza problemi, per il resto ve lo potrete portare dove è possibile. Tanti auguri a tuo figlio nel portare avanti la casa di più generazioni. ciao.
RispondiEliminaMa! Molti mi dicono che i cani da soli combinano guai, come buche in giardino, grattamenti alle porte e abbaiamenti continui...staremo a vedere come reagirà il nostro, per ora continua a venire con noi! Ciao!
Eliminapenso che tu non abbia niente di cui rammaricarti, sei sempre stata vicina ai genitori senza trascurare il figlio, ciao.
RispondiEliminaIn questo hai ragione. Non ho alcun rimpianto o rimorso, ho fatto tutto ciò che mi è stato possibile e mia madre ha vissuto questi anni in modo sereno.
EliminaSei una persona speciale... coraggio!
RispondiEliminaGrazie, carissima, sei molto gentile!
EliminaDici bene: Un periodo della tua vita si chiude.
RispondiEliminaI nostri genitori li dobbiamo portare nel cuore, nei nostri pensieri ma è inevitabile che ora sia noi, sole, padrone di noi stessi. Ricordi quando ti dissi 'Non sono più figlia e diventanto soltanto madre?
Terry lo devi abituare a stare solo poco per volta prima mezz'ora e poi piano piano. Loro non hanno una grande cognizione del tempo ma devono sapere che noi ci siamo e ritorniamo.
sheraunabradeabbraccioRomaspetta
Sì ricordo quando me lo dicevi. Ora è arrivato il mio turno. Un giorno, chissà, diventeremo pure nonne! E, un giorno, torneremo pure a Roma!
Eliminaho scritto male ma sono un po' emozionata. scusa shera
RispondiEliminaHai scritto benissimo, non preoccuparti!
Eliminaa differenza dei gatti i cani hanno molto meno il senso del prima e del dopo. Quando rientri per loro e come se uno fosse appena uscito e ricordano come molto presente il rapporto con la persona a loro vicina. Almeno questo ho potuto osservare, i gatti se stavo via mi accoglievano con il muso e relative scontrosità, i cani come se ci fossimo appena lasciati. Anche parlando con veterinari che ho frequentato per anni nel mio lavoro di chimico mi hanno confermato in questa differenza. Con tutte le dovute eccezioni. Spesso nel loro affetto riescono ad essere persino protettivi. Un po' di sereno credo sia più che meritato. Un saluto.
RispondiEliminaMa! Io sento spesso che i cani, lasciati soli, combinano un sacco di guai. Buche nel giardino, graffi alle porte, disturbo ai vicini. Staremo a vedere come reagirà il nostro. Per ora non abbiamo ancora provato!
EliminaSaluto ricambiato!
Mi stordisce sempre il sentire racconti come il tuo: una mamma che improvvisamente non ti riconosce più e vive in un mondo parallelo. Ho avuto casi attorno a me - ne ho anche in famiglia ... 2 mie zie .. - e so che è una grande sofferenza. Mio cugino è in quella situazione da oltre 10 anni e nonostante lui sia una persona solare so quanta fatica e quanta disperazione si porta appresso. Ti auguro veramente che tu possa ricominciare una nuova vita anche se resterà sempre un'ombra dentro te oltre al dolore di non avere più i tuoi genitori, un dolore tremendo. Ti abbraccio. Buon fine settimana. Ciao :). Marilena
RispondiEliminaMarilena, hai ragione, ci sarà sempre un'ombra dentro di me, ma mi sto sforzando di ricordare solo i momenti felici, quando la malattia non aveva ancora minato la mente o il corpo dei miei genitori. Ce ne sono stati tanti, devo solo riuscire a riportarli a galla. Per il resto, la vita deve ricominciare: ho un marito, un figlio, dei buoni amici e colleghi, senza dimenticare il cagnolino. Mi aiuteranno loro.
RispondiEliminaAbbraccio ricambiato e buona settimana!
Un abbraccio, solo ora mi sono concessa un giro da alcuni vecchi amici virtuali e ho letto della tua perdita. Mi sembrava di conoscerla attraverso i tuoi racconti e le tue foto. Una vita piena di amore e di sacrifici la tua, ora è tempo che ti lasci guidare dal tuo cagnolino per andare a socializzare ed uscire per rifarti delle occasioni perdute. A presto Kate
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