Oggi è
stata la giornata contro il femminicidio e su Facebook c’è stato grande
fermento. Tantissime donne hanno pubblicato la loro foto in una sorta di
cornice dove stanno le parole: “ No alla violenza sulle donne!”
Foto modificata per motivi di privacy |
Io penso: è ovvio che tutte le donne dicano NO, piuttosto, non dovrebbero essere i
signori uomini a dichiararsi contro la violenza sulle donne? A farci sapere che
stanno dalla nostra parte? Su tutta la mia home page, ne ho visto uno solo fare
una simile dichiarazione. Possibile che i miei amici maschi siano tutti
insensibili verso un problema così importante? Eppure io non ne conosco nemmeno
uno che abbia mai alzato un dito su una donna. Probabilmente è solo perché i
maschietti sono meno attenti a tutte le proposte di facebook…
Poi,
sempre su Facebook, c’è, in forma
ricorrente, il momento in cui si rende necessario “sensibilizzare verso il cancro
al seno” e allora scatta il giochino-catena in cui bisogna scegliere una frase tra
quelle proposte e pubblicarla sulla propria home. Non le ricordo tutte, ma le
due che mi hanno colpita di più sono: “Oggi non mi sono messa le mutande” e “Vado
a vivere in Australia”. Ovviamente, chi legge una frase del genere, subito
manda un messaggio privato all’amica chiedendo come mai un fatto così intimo
sia stato messo in pubblico, oppure, chiede cosa mai sia successo per decidere
di mollare tutto per andare in Australia e, a quel punto, viene rivelato l’arcano:
“La frase è stata scritta per sensibilizzare verso il cancro al seno e bisogna
continuare la catena, scegliendo una frase simile da pubblicare in bacheca”.
Mi
chiedo: “Cosa significa sensibilizzare verso il cancro?” Si può sensibilizzare
le donne invitandole a fare prevenzione, suggerendo loro di seguire le cure
mediche, incoraggiandole a non deprimersi perché si può guarire…. Sensibilizzare
in modo generico, quale significato può avere?
Forse
si pensa che le persone siano all’oscuro dell’esistenza di questo brutto male e
abbiano bisogno che glielo si dica? O si crede che, sapendo che centinaia di
donne sono uscite di casa senza mutande, subito si colleghi il fatto al cancro
al seno e alle cure per guarirne?
L’ultima
proposta, più bella, invita le donne a
pubblicare una foto senza reggiseno, con la scritta sottostante: “Fatele
vedere!” A quel punto, i commenti al
post diventano tutti maschili: “Complimenti! Ma sono vere o rifatte?” E la
donzella in questione spiega che quella è una foto di tipo “umanitario”, per
sensibilizzare verso il cancro.
Sto
cominciando a preoccuparmi. Ho sempre apprezzato Internet, per la possibilità
di informarmi e di comunicare con il mondo, ma credo e spero di aver mantenuto
ancora una certa propensione al buonsenso. Tutto questo aderire a qualsiasi
proposta venga offerta su Facebook, senza rifletterci nemmeno un attimo sopra,
mi sembra che ci stia portando ad una
regressione della nostra capacità di discernere, trasformandoci in un gruppo di
pecoroni.
Pecoroni
adulti, grandi, grossi e vaccinati.
Cosa
ci sta succedendo?