Eccomi qui, dopo un nuovo periodo di
latitanza dal mondo blog.
Che volete, dopo sette anni di "arresti
domiciliari volontari" dovuti all'aver cura di mia madre, l'improvvisa libertà
di questa estate, complici le vacanze dal lavoro e il bel tempo ( per quanto
possa esserlo stato quest'anno) mi ha portata a vivere più tempo all'aperto e
in compagnia degli amici reali.
Quando poi riuscivo ad avvicinarmi al
computer, ecco che si ripresentava il solito, annoso problema: una connessione
Internet lenta come una lumaca, mai superiore agli 0,30 mb. Un vero incubo.
Sono, infatti, ormai ben quattro
estati che soffro le pene dovute alla connessione quasi inesistente. L'anno
scorso l'amica Perlasmarrita aveva persino inventato una storia prendendo
spunto dalle mie vicissitutini! Di fatto, in queste ultime quattro estati, ho acquistato
ben tre router diversi e sostituito tre volte i filtri ai telefoni, senza
risolvere nulla, visto che il problema tornava a ripresentarsi il luglio
successivo. Anche quest'anno non è andata meglio e, come sempre, i tecnici Telecom
mi hanno rimproverata sostenendo che la linea è buona e il problema è sicuramente
mio.
"Ok, ci sarà pure qualcosa che
non va a casa mia, ma ditemi cosa, in modo che possa risolvere l'inghippo, non
posso andare avanti ad acquistare modem e filtri a gogò per tutta la
vita!"
Finalmente, dopo aver praticamente
costretto l'ultimo tecnico ad ispezionare i cavi nel sotto-tetto, ( gli abbiamo
persino messo un cappello in testa affinché
non si sporcasse i capelli con la polvere) sembra che l'origine del
problema sia stata trovata proprio lassù, con alcuni cavi elettrici che passano
troppo vicini a quelli della linea telefonica. Insomma,spero veramente che sia
la volta buona, perché navigare a 0,30 mb è veramente impossibile.
Un nuovo problema si è presentato
anche a scuola, con l'inizio delle lezioni. Per motivi di sicurezza il Sindaco
ha deciso infatti di proibire il parcheggio delle nostre macchine nel cortile
della scuola, costringendo tutti quanti a lunghe passeggiate a piedi o in
bicicletta per raggiungere la sede di lavoro. Anch'io, che pur abito nella
stessa città, vivo però al capo opposto e impiego circa mezz'ora a piedi,
tenendo conto anche di un ginocchio un po' malandato che non mi permette una
grande velocità. Risultato, la mattina presto, pur di trovare un parcheggio che
non sia con il disco orario e si trovi non troppo distante dalla scuola, parto
da casa un'ora prima,( ieri mattina alle sette ero già davanti al portone) mentre,
dalla seconda ora in poi, utilizzo al bicicletta, purché non piova. Sarà tutta salute,
non lo metto in dubbio, ma sta cominciando a fare freddo e pedalare quando è
ancora notte e l'aria gela le mani e la gola non è per niente piacevole, per di più
in salita! Insomma,alla mia veneranda età sono tornata ciclista come quando
andavo a scuola a undici anni. Per l'occasione, ho pure tirato fuori la
bicicletta che mi aveva comprato mio padre in prima media, che ancora funziona
benissimo. Ricordo che l'aveva portata a casa con tanto orgoglio, perché aveva
acquistato la più bella del negozio, una Legnano, che ormai sta diventando
d'epoca. Chissà come sarebbe contento di vedere che l'ho ben conservata!
Questi sono, per ora, gli aggiornamenti. Ben
ritrovati, amici miei!