Domenica scorsa, in un parco della mia città, ho avuto l’occasione di partecipare, come già successo in alcuni anni passati, ad una interessante iniziativa: l’incontro con i libri parlanti. Come si può immaginare, non si tratta di libri veri e propri, ma di persone che raccontano alcune esperienze particolari della loro vita a gruppi di persone sedute in cerchio intorno a loro.
Le giovanissime Sara e Nicole mi
hanno parlato dell’albero della vita. Secondo alcune credenze l’albero può
essere paragonato all’uomo: le radici rappresentano le origini, il tronco è l’uomo
stesso, i rami e le foglie sono i desideri e i progetti, i frutti rappresentano
i risultati raggiunti.
Con Giovanni, attore teatrale e insegnante
di teatro, si è discusso sulle maschere. Quelle utilizzate in teatro o che si
indossano nella vita per sembrare diversi da quel che si è, le maschere della
chirurgia plastica e quelle che si usano per nascondere un dolore…
Molta curiosità nei “lettori” ha suscitato
l’incontro con il simpatico e spumeggiante Riccardo, un panettiere che, nei
fine settimana, si trasforma in una vistosissima Drag Queen. Tutti volevano
sapere come fosse arrivato a questa scelta, quanto tempo gli serva per il
trucco, come faccia a nascondere la barba, come siano strutturati i suoi
spettacoli…
Con il pittore Giovanni si è parlato
dei suoi sogni tra le mani, tra cui la street art sui piloni di un cavalcavia
in cui ha riprodotto dipinti e personaggi famosi. Una vera galleria d’arte a
cielo aperto ad uso e consumo di grandi e piccini e se anche un solo ragazzino,
vedendoli, deciderà di indirizzare i suoi studi verso la carriera artistica,
sarà sicuramente per Giovanni una grande soddisfazione.
Ho ascoltato Federico, insegnante di
matematica che ha studiato anche diciassette lingue, Ileana e Laura, che
organizzano mostre e concerti per giovani talenti locali ed infine Giulio, giovanissimo
aspirante attore, che ha vissuto nello stesso momento le esperienze più esaltanti e più dolorose della sua vita. E’
stato infatti invitato alla mostra del cinema di Venezia dopo aver vinto un
concorso con la migliore recensione di un film e, mentre provava meravigliose
sensazioni nel trovarsi vicino ad attori famosi, sapeva che sua madre, nello
stesso tempo, stava morendo. Non posso che augurare a questo ragazzo, che ha
tanto sofferto e che ha così grandi aspirazioni, di realizzare il suo sogno.
Trovo che sia molto stimolante ascoltare
e parlare con le persone. Con alcune, che hanno i nostri stessi interessi,
possono nascere esperienze di condivisione e confronto, mentre con altre, che
hanno una vita completamente diversa, si possono imparare molte cose e,
soprattutto, diventare più aperti e disponibili verso tutte le sfaccettature degli
esseri umani.
Una bellissima iniziativa che permette di imparare sicuramente tanto. Sarebbe bello se questi eventi fossero più diffusi, proprio perché promuovono lo scambio di conoscenze e il rispetto. Buona giornata!
RispondiEliminaIn effetti da noi si è svolta per la terza volta e sono sempre stata presente. Come dici tu, queste iniziative promuovono scambio di conoscenze e rispetto. E' bello uscire ogni tanto dal proprio orticello e conoscere realtà diverse.
EliminaComplimenti al prof. Federico per le sue 17 lingue. Caspita, sono davvero tantissime!
RispondiEliminaBella iniziativa.
Un abbraccio.
Sono tantissime davvero! Lui afferma di averle studiate da autodidatta, quindi non sono certificate, comunque, anche se non le conoscerà tutte benissimo, ha sicuramente fatto un grande sforzo per provarci!
EliminaSì, è un'iziativa molto carina che puoi sicuramente proporre nel tuo paese. La persona che impersona il libro si siede sulla sua sedia e, accanto, ha un cartello con il suo nome e un titolo, es: Un sogno tra le mani ( il pittore); la maschera allo specchio ( l'attore) Di giorno panettiere e di notte Drag Quinn (la Drag Quinn)e...Intorno ci sono diverse sedie e le persone, a loro scelta, si siedono per ascoltare e poi porre domande. In quanto alla Drag Quinn che ti incuriosisce, puoi trovare la sua pagina Facebook qui https://www.facebook.com/taretto E' un ragazzo di Alba, quindi delle nostre parti ed è veramente molto simpatico. Pare che nei suoi spettacoli canti, balli e reciti. Lui si definisce una Drag Quinn pagliaccio, in quanto non punta sull'aspetto sexi o sulla bellezza, ma piuttosto sul suo lato comico.
RispondiEliminaMolto bella la cosa anche da noi troviamo sul muretto ancor prima all'osteria dov'è chi la sapeva raccontare era al centro dell'attenzione, si raccontava del vissuto nelle miniere in Belgio a fare le canne per il zucchero in Messico, chi faceva il caffè in Canada con le prime macchine espresso
RispondiEliminaAdesso nei dardi pomeriggi con l'aiuto di un bicchiere di vino si commentano i fatti atroci
Bello sarebbe parlare di creatività fantastica, ma forse montanari siamo appiccicati a questa terra
I montanari hanno sicuramente tante cose belle da raccontare: l'attaccamento alla loro terra, ai loro animali, le storie di paese, le serate di veglia nelle case, le feste di paese...Mi piacerebbe proprio poter ascoltare le loro storie!
EliminaBuonasera Catherine alcune storie sono di sfida queste storie tra il Montanaro è il demonio il diavolo per noi, ma vincevamo sempre noi allegria
EliminaNoi dobbiamo sempre vincere sul diavolo! Vade retro, Satana! :)
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