Le mie tragicomiche disavventure con
l'ADLS narrate nel post precedente, assolutamente veritiere e per nulla
romanzate, anche se potrebbe sembrarlo, hanno suggerito alla mia amica e
blogger Perla la creazione di un racconto, che ha pubblicato sul suo blog.
Ho sempre apprezzato moltissimo le
possibilità d'interazione e comunicazione offerte da Internet: due persone che
vivono agli antipodi della penisola possono, infatti, collaborare, lavorando a
quattro mani, alla stesura di un prodotto, pur essendo così lontane e non
essendosi mai incontrate fisicamente. Allo stesso modo trovo sia bellissimo il
feeling che può nascere tra tante persone che imparano, anno dopo anno, a stimarsi,
rispettarsi, affezionarsi e a sentirsi
parte di una nuova, grande famiglia nata sul web.
Vi lascio quindi alla lettura del
racconto, che vede coinvolto anche il mio cagnolino Terry.
Grazie Perla, e buona lettura a voi!
Caterina faceva scivolare con
leggerezza le dita sui tasti del pianoforte da cui scaturiva una musica
dolcissima e triste, le note di River Flows In You si liberavano nell’aria come
petali di taraxacum. Il cane la guardava attenta ed ogni tanto emetteva un
piccolo suono verso di lei, in una
conversazione diretta che, però, la sua amica umana Caterina, non conoscendo la
lingua dei cani, non comprendeva.
<<Non ti piace questo brano
Terry? Vuoi che ti suoni Chopin?>>
Terry
brontolò leggermente; avrebbe voluto risponderle che no, per quella sera
andava bene quel brano. Avrebbe voluto raccontarle che quel giorno, mentre era
affacciato, come il suo solito, dal muretto di cinta del giardino, aveva visto una cagnetta che lo aveva
ignorato, nonostante tutti i suoi sforzi per fare amicizia e che ora era un po’ triste e quel brano si
adeguava bene al suo umore.
Ma perché Caterina, che fa mille cose
in un giorno, non impara la lingua dei cani??, pensò.
D’un tratto la sua umana abbandonò il
pianoforte, come colta da un pensiero improvviso e improcrastinabile,
avvicinandosi al telefono quasi con
irritazione: era la mille millesima volta che chiamava il 187, spiegando
all’operatore di turno che la sua navigazione web non superava i 0,30 MB. L’operatore precedente le aveva chiesto di staccare i telefoni e
spegnere il modem, dopodiché aveva effettuato un reset sulla linea ed ecco che,
magicamente, si era ritrovata a navigare a sei MB. Fantastico! Ma per poco, e
così era successo con tutte le telefonate precedenti, con operatori che le davano sempre spiegazioni diverse, e
con influssi dialettali che svelavano una provenienza regionale sempre diversa.
Ogni volta sembravano risolutive, ma lei
si ritrovava sempre punto e daccapo.
Ora questo qui le stava dicendo che, probabilmente, c'era un
problema sulla linea e che avrebbe mandato un tecnico a visionarla.
<<Mah! Speriamo bene
Terry!!!>> esclamò Caterina
rivolgendosi al cagnolino che l’aveva seguita
presso il telefono, e che ora la guardava con un sogghigno, ma che, essendo
un sogghigno canino, Caterina non aveva notato.
Dopo due giorni si era presentato
alla porta un tecnico, venuto a controllare questa strana situazione. Aveva
verificato che al piano terreno, dove si trovava il router collegato al
computer fisso, non c'era assolutamente
linea mentre, al piano di sopra, il segnale arrivava a sei MB.
Era sceso, salito e aveva manovrato, controllato, sempre sotto
l’occhio vigile di Terry, che temeva che
l’intruso volesse spostare la sua bella
cesta trapuntata, che da sempre faceva bella mostra di sé nella stanza del
pc. Lo sapeva questo strano omino tutto impettito e saccente, che lui doveva
stare in quella stanza altrimenti Caterina si sarebbe sentita sola e chissà
quali disastri avrebbe combinato se non ci fosse stato lui???
Quando l’omino, poi, aveva suggerito di chiamare un elettricista per
sostituire i cavi difettosi che portavano al piano terreno, oppure di spostare
il router al piano superiore, Terry si era abbandonato a un riso sfrenato,
rotolandosi sulla sua poltrona (...sì, la sua. Che ogni tanto cedeva a
Caterina, ma questa è un’altra storia). Poteva permetterselo, nemmeno l’omino
conosceva la lingua dei cani.
Fotografia di Maurizio Marino |
Quando però, Caterina e il marito,
avevano scoperto di non avere proprio la linea telefonica, si era sentito un
po’ in colpa. Li aveva sentiti ansiosi, preoccupati ed avrebbe voluto
rassicurarli, dir loro che conosceva la causa di quel problema, ma lo avrebbero
capito? E poi, da solo, non poteva far molto, meglio aspettare la notte per
agire!!! I sensi di colpa aumentarono, però, quando sentì che il suo amico
Maurizio, il figlio di Caterina e suo
compagno di giochi, cercando di collegarsi con il tablet aveva scoperto che lo
stesso segnalava l'assenza della sim e,
ovviamente, non si connetteva in quanto la scheda sembrava si fosse smagnetizzata.
Aspettò che tutta la famiglia andasse a letto per non essere scoperto, poi
si avvicinò allo spioncino della porta
ed emise due sonori fischi. Potevano sembrare guaiti ma, nel linguaggio dei
cani, erano un richiamo ed erano diretti
al folletto di casa, Ptciù, che si era allontanato da qualche giorno per
andare a trovare degli amici. Una nube
di passaggio si incaricò di portare il messaggio a Ptciù, il quale, preoccupato,
si affrettò verso casa.
"Che c’è? Che è successo per
richiamarmi con così tanta urgenza???" Chiese, con un pizzico di collera, Ptciù a Terry
"Ma quale urgenza, sei partito da quasi una settimana, era ora che tornassi,
no? Comunque ti ho chiamato perché abbiamo un problema. Quella polverina magica
che abbiamo messo nella presa della
corrente, nella speranza che restando isolati Caterina e gli altri mi avrebbero coccolato
di più, ha causato molti problemi ed ora son tutti infuriati. Devi far qualcosa
e subito, non ce la faccio a vederli così adirati !!!" rispose Terry
"Terry sei un ingenuo! Ma cosa ti
aspettavi dagli umani??? Loro hanno i
loro tempi, i loro passatempi, le loro idiozie cui vanno appresso: e foto, e
musica, e internet, e traqquetequà, e la
nonna che fa le bizze, e i vicini che non stanno zitti un minuto, e la scuola,
e il lavoro … insomma hanno sempre da fare e da lamentarsi, non se ne può più!!
Comunque rimettiamo a posto tutto, vado di volata al covo dei folletti a
prendere un altro po’ di polvere magica e torno".
Il giorno dopo a casa di Caterina era
tornato il tecnico in carne ossa, che aveva
rimesso in funzione i telefoni spiegando anche che ci si trovava in data
17, che notoriamente porta jella. Quando aveva sentito quell'umano pieno di sussiego che pronunciava
la parola "jella", Terry si era messo a ridere della grossa,
rotolandosi sul pavimento per il troppo divertimento. Caterina l'aveva preso in
braccio per calmarlo:
<< Ma che hai Terry , che ti è
preso?? Non ti ci aggiungere pure tu
adesso!!>>
Terry l'aveva guardata negli occhi,
serissimo, e grazie al potere temporaneo che gli aveva donato il folletto, si era messo in comunicazione con la mente
della sua umana, spiegandole per filo e per segno cosa avrebbe dovuto fare.
Immaginatevi la sua meraviglia quando
l'indomani, al telefono con la sua amica
Perla, le sentì dire:
<<...Si può camminare in casa
con un cavo che attraversa il corridoio con la sicurezza di non inciamparci
dentro e mandare tutto all'aria? Impossibile!
Ero proprio arrabbiata, avevo fatto un gran trambusto che non era
servito a niente poiché la velocità di connessione era ritornata a 0,30 mb,
così ho tolto la sedia e il filo volante, ho
preso il router e l'ho rimesso al posto dove è sempre stato, al piano
terreno, collegato al pc fisso. Al diavolo Alice, i cavi consumati, la scheda
smagnetizzata, vada come vada! Ebbene, ci crederesti? Da quel momento la
navigazione si è stabilizzata a quattro MB e anche il tablet si è magicamente
connesso alla sua sim, che non era più smagnetizzata>>.
Mah!! pensò Terry, questi umani sono
molto presuntuosi, quando non sono sussiegosi e parlano di jella, ecco direi
che sono quasi stupidi ed irriconoscenti... ma se sono stato io a suggerirle
cosa fare per aggiustare tutto!!!
Racconto scritto, a quattro mani,
da Katherine e da Perla
Beh, Kathe, ce l'abbiamo fatta :)
RispondiEliminaCon un pizzico di presunzione, e senza averne l'intenzione, ne è venuta fuori una bella fiaba moderna.
Il merito è tutto tuo, però :)... anzi appena sono un po' più libera ti rileggerò a ritroso, in questa nuova ottica, chissà che non riusciamo a trarne fuori qualche altra fiaba da pubblicare!!!
Devo guardare tra i miei amici se c'è qualcuno che sa disegnare, illustrata sarebbe ancora più carina!!
Kathe, batti il cinque, siamo una squadra!!! :)))
Ah il merito non è mio, è degli avvenimenti che mi capitano e che si prestano a questo genere di storie eheheheeh! Non per niente sul mio blog c'è un'intera sezione chiamata "Capitano tutte a me!" :) :)
EliminaSai... penso che disavventure simili siano più frequenti di quanto si pensi... eppure tu le racconti in una maniera così divertente, così simpatica da farle diventare altro :)
RispondiEliminaE non è una maniera artefatta, la tua, è spontanea. E' semplicità che conquista.... io direi : talento!
Perla, mi fai arrossire! In effetti mi hai fatto venire la curiosità di rileggere la mia sezione "Capitano tutte a me" e mi sono resa conto che me ne sono già successe tante da quando sono approdata su blogspot. Mi sa che dovrò rileggermi anche la vecchia copia di Splinder e ridere di me stessa. In effetti i fatti succedono proprio così, non aggiungo nulla d'inventato. Diciamo che ironizzare sulle proprie disavventure è un modo per restare di buon umore, nonostante tutto. Anche di questo devo ringraziare il mio papà, che è stato il primo a raccontarmi le sue disavventure facendole sembrare delle fiabe!
EliminaCiao, complimenti a tutte e due, siete state bravissime e Terry è un protagonista di prim'ordine.
RispondiEliminaMi piacciono tanto queste collaborazioni tra blogger, e soprattutto mi piacciono le amicizie reali che ne nascono...un po' come tra Audrey e me con il nostro Fatterellando.
Spero di leggere presto un'altra bella storia.
Buona serata, a presto.
Antonella
Sì, è proprio bella questa possibilità di collaborare tra blogger, proprio perché è frutto di un'amicizia nata con gli anni. Chissà...magari riusciremo nuovamente a scrivere un'altra storia a quattro mani!
EliminaBuona serata anche a te!
Ciao Caterina Carissima! Bellissimo il vostro racconto, complimenti a entrambe! Ha reso in pieno la situazione reale del disagio che ti è successo con i problemi alla linea, e contemporaneamente l' ha sdrammatizzato con simpatia, lasciando un piacevole sorriso a tutti. Bellissimo il tuo Teddy, è davvero un Cagnetto Stupendo, e soprattutto ben presente nella vita della vostra famiglia. Tornando ai problemi della linea telefonica e ADSL, mi sa che è vero: è tutta colpa dei Folletti delle case, ma anche merito loro, se tutto torna a posto. Già, sono veri misteri...
RispondiEliminaTi Abbraccio Fortissimo con Affetto, ma lascio qui un po' di coccole al tuo Bellissimo Teddy, che davvero se le è meritate pienamente.
Ciao Carissima, Felice Giornata, Buon Lavoro, e GRAZIE per questo inizio di giornata col sorriso!
Maria Elena
Eheheheheh! Chi l'avrebbe mai detto che dai miei guai con Internet ne sarebbe nata una simpatica storia?
EliminaGrazie per l'abbraccio, che ricambio di cuore e grazie a te per l'amore che sai dare a tutte le bestioline di cui ti prendi cura. Sei un vero esempio per tutti.
Grazie di esistere, dolcissima Mecan!
Kathe dopo la fiaba di questa Terry ora ha il coltello nella manica.e quando in famiglia ora lo guardate diventate inquieti. malandrino affascinante Terry.
RispondiEliminavi ricatta. ma è cosa giusta bisogna pretendere il tempo e le coccole. di più di più in questa vita breve. la fiaba vostra riporta l'equilibrio .potere delle fiabe
Eheheheh! Chissà se Terry potrà mai immaginare di essere diventato il protagonista di una storia? Di sicuro credo sappia di essere un cane fortunato.
EliminaBuon weekend!
ma veramente bello!!!
RispondiEliminaPerla è stata proprio brava, vero? Io non avrei mai immaginato di ricavare una favola dalle mie disavventure!
RispondiEliminaBuon weekend!
Insomma che dire? Complimenti alla scrittrice che è una vera Perla e -naturalmente - alla musa ispiratrice di questo delizioso racconto.
RispondiEliminaserabuonadomenica
Grazie mille! Hai ragione: abbiamo una scrittrice tra noi che è una vera perla!
RispondiEliminaBuona domenica anche a te!
Quel cagnolino deve essere una grande peste, ruffiano e furbo assai.
RispondiEliminaLa compagni certo non deve mancare anche se non è il mio genere, l'affetto lo destino ad atti di generosità per ominidi bisognosi
Beh, è risaputo che chi ama gli animali ama anche gli uomini e si può dare quindi affetto ad entrambi. In ogni caso, questa è una favola, anche se ispirata a fatti veri.
RispondiEliminaGrazie Kathe :) , grazie per aver voluto "giocare" con me, con tutti, per la realizzazione di questa fiaba moderna :)
RispondiEliminaNheit ha sollecitato altre storie... cosa possibilissima se tu lo varrai, ho letto un pio di post a ritroso che si prestano a questa trasformazione :)
Alla prossima fiaba, dunque :)....
Wow! Sono proprio curiosa di sapere quali siano i post che ti suggeriscono altre storie!
RispondiEliminaGrazie a te per aver trasformato la mia disavventura in una bella fiaba!
Complimenti a Perla.
RispondiEliminaSorrido perché tu Kate racconti con candore ed ingenuità le vicissitudini della tua famiglia e del tuo vivere,Perla ha saputo scriverne un racconto straordinario con ironia e perspicacia.
COMPLIMENTI. ;)
1 Abbraccio ♥ vany!
Hai visto Viola? Abbiamo creato un bel sodalizio, Perla ed io!
RispondiEliminaSono contenta che ti sia piaciuto il racconto!
Abbraccio ricambiato!