Passano i giorni, tutti uguali e
veloci. Vorrei raccontarvi qualcosa di interessante, ma la mia vita ormai
scorre su binari regolari con poche e ripetitive fermate: casa, scuola, supermercato...
Mio figlio è andato a Cambridge a
trovare il suo migliore amico che svolge un dottorato di ricerca in
quell'importante università, mio marito è appena tornato dalla settimana bianca
ed ha ripreso a lavorare. A me restano sempre i soliti compagni: mia madre e il
gatto. Se consideriamo poi che Pallino abbia già superato i quattordici anni,
si può dire che la mia casa sia ormai simile a un reparto geriatrico. Persino
il medico, che viene ogni tanto a visitare mia madre, mi ha chiesto scherzosamente
di ospitare il suo anziano suocero, giacché me la cavo così bene. Uno più, uno
meno!
Pallino nella neve..
Mia madre ormai non mi parla più da
un sacco di tempo, se non con monosillabi confusi e suoni fatti di M: mmmmmmm....mmmmm....
Chissà cosa vorrà dirmi! Però capita che,
ogni tanto, la sua mente abbia uno sprazzo di lucidità e allora mi stupisce
con un "Grazie" o un "Sei
brava". Qualche giorno fa, mentre tentavo di faticosamente di lavarle la
faccia ( ormai è anche lei come il gatto che odia l'acqua...) si è espressa
dandomi del lei e tirando fuori una frase che, per lunghezza, mi ha stupita
parecchio: "Non mi bagni, che sono malata!" Sembrava quasi che
volesse impietosirmi con la malattia per convincermi a non lavarla.
Furbacchiona!
Di questi tempi, con questo brusco
cambiamento di temperature, dai -20° ai + 20°, è piuttosto nervosa e, in questi
casi, non c'è verso di farle fare la pipì o qualsiasi altra cosa contro la sua
volontà. Ieri l'ho accompagnata in bagno per tutto il pomeriggio, ma non c'è
stato niente da fare. Ogni volta, poiché la faccenda andava per le lunghe, mi sedevo
sul bidet accanto a lei che stava sul wc e cercavo di convincerla, le
schiacciavo persino la pancia, ma lei continuava a rialzarsi o a giocare con qualsiasi
cosa le venisse a tiro. A farla breve, è rimasta in pratica ventiquattr' ore
senza liberare la vescica ed io ho
passato un pomeriggio intero continuamente seduta sul bidet ad aspettare che si
decidesse. Santa pazienza!
A scuola anche gli alunni sentono la primavera
e sono nervosi. Quando sono nervosi, urlano e litigano. Si direbbe che siano
del tutto incapaci di esprimersi con un volume di voce basso. Oggi l'intervallo
sembrava un vero e proprio ring di pugilato e ho dovuto continuamente dividere
contendenti che cercavano di suonarsele di santa ragione. Poi ci sono i
fannulloni. Alcuni sono veramente incalliti e cercano di farmi vedere il bianco per il nero. Stamattina
ce n'era uno che continuava a gettare nel cestino qualsiasi spartito io gli dessi
e poi negava spudoratamente di averlo fatto.
Masticava chevingum, io lo mandavo a gettarlo via e, dopo due secondi, ne aveva un altro in bocca. Poi la spalancava tutto quel
che poteva, ( orrore!) per farmi vedere che nelle "fauci " non aveva
niente. Ma non era vero, perché immediatamente dopo ricominciava a masticare. Falso peggio di
Giuda. In un modo o nell'altro è riuscito a trascorrere l'ora senza suonare
nemmeno una nota ( troppo faticoso, doveva soffiare...) ma insisteva nel farmi
credere che l'avesse fatto. Insomma, io sono ancora in grado di capire che un
flauto tenuto fermo sul banco non può aver suonato. Lo stesso ha fatto un
ragazzino dell'ora dopo. Aveva sì il materiale, per evitare di prendersi una
nota di demerito per mancanza "degli attrezzi da lavoro", ma si è
guardato bene dall'usarlo. Al mio invito a impegnarsi mi ha risposto
candidamente: "Non ho voglia!"
Viva la sincerità!
Per fortuna ogni tanto scappa un
sorriso quando i colleghi raccontano gli strafalcioni coniati dai
fanciulli: l'ultimo, che riguarda i cateti di un triangolo, è diventato:
"Catetere per catetere..."
Buon weekend a tutti!
La tua vita seppur ripetitiva è ricchissima di amore e passione per quel che fai. Tua mamma a cui stai facendo da genitore, si sono invertiti i ruoli e tu riesci a starle vicino in una situazione non facile... i tuoi alunni dispettosi e allegri che nonostante tutto non ti fanno perdere la pazienza, anzi cerchi sempre di vedere il lato positivo. Ammiro il tuo modo di vivere, io credo di non riuscire ad essere determinata e forte come te, ho spesso momenti di sconforto e spesso mi metto in discussione... buon fine settimana anche a te.
RispondiEliminaAh beh, magari la pazienza non la perdo (altrimenti ne avrei già buttato qualcuno dalla finestra...), però spesso mi viene il mal di testa,il che è ancora peggio. Ogni tanto lo dico: "Ragazzi, non è possibile che entri qui da voi sana e ne esca malata, con l'emicrania!" Loro, per qualche minuto, sembrano sforzarsi di contenersi, ma subito dopo alzano il tono di voce. Una mi ha ha anche proposto di chiedere consigli a sua madre, che è infermiera, per farmi passare il mal di testa!Io penso piuttosto che abbiano tutti quanti problemi di sordità.
EliminaPer quanto riguarda la forza e la determinazione, non credo che sia qualcosa che si ha "in natura", ma piuttosto che la necessità ci faccia tirare fuori le unghie, della serie: "O muoio o combatto" Sono sicura che anche tu faresti altrettanto, se fosse necessario!
Il tuo dado è truccato!!! Da sempre lo stesso risultato!!!
RispondiEliminaQueste esperienze ti temprano nella santa pazienza. Il tuo studente un po' mi ha fatto ricordare il mio periodo scolastico.... La mia "salvezza" fu nel cambiare classe, cambiare tutti gli insegnanti, che erano più attenti ai problemi degli studenti, nel voler costruire qualche cosa che va al di là della scuola. Perché alla fine la scuola la si vive un po' come una imposizione, come una prigione.
Allora a volte potrebbe essere che uno abbia desiderio di richiamare l'attenzione, che magari voglia suonare lo strumento al contrario, o con la cicca in bocca, o usare il flauto sulla batteria....
Mmmmmmmmmm per tua mamma non potrebbe bere dei diuretici?
Buona domenica
Beh, ti posso dire che gli alunni di cui ho parlato hanno già ripetuto due o tre volte la prima, pertanto hanno cambiato classe e professori,ma tutto è rimasto uguale.L'attenzione la richiamano di sicuro, perchè fanno di tutto per farsi notare "in peggio" e sono così pigri che persino per portare una fotocopia da una classe all'altra, si fanno "servire" dai compagni chiedendo loro di portarla al loro posto, dopodiché, piuttosto di sforzarsi di leggerla, la buttano nel cestino.
EliminaIo dico sempre che avrebbero dovuto nascere sceicchi, o principi, in modo da poter avere tanti servitori al loro seguito, purtroppo non è così e non possono pensare di farla sempre franca sfruttando la bontà di compagni ed insegnanti.
Dimenticavo! Per mia madre ho parlato al medico, ma lui dice che si tratta di un problema "di testa" che non dà il comando. Somministrarle un diuretico sarebbe peggio, perchè le farebbe venire il mal di pancia, visto che si ostina a trattenere. Comunque, ieri ed oggi era più tranquilla e tutto è andato bene.
EliminaBuon fine settimana a te Kathe, ne hai veramente bisogno. Mi sa che a scuola è sempre peggio. Per fortuna sono in pensione. Ciao.
RispondiEliminaEh sì, Censorina, non hai perso nulla ad andare in pensione! Ormai è una quotidiana battaglia!Ora mi sono riposata un po' e domani si ricomincia!
EliminaBuon Weekend
RispondiEliminacara Kate, che il Signore ti illumini sempre per la tua dolcezza,pazienza e bontà .
1 Abbraccio ♥ vany
Vany, grazie per l'augurio! Abbraccio ricambiato e buona settimana!
RispondiEliminaOgni volta che leggo rimango basita dalla serenità con la quale affronti la vita. Preferisco non darti consigli per superare l'isolamento, sicuramente ci avrai già pensato, ti mando un abbraccio. :-)
RispondiEliminaVagabonda, io non sono isolata! Intanto vado a lavorare, immersa in una marea di fanciulli, in compagnia di colleghi, segretari e bidelli. Le ore "buche" sono utilissime per chiacchierare e bersi un buon caffè e sono parecchio socializzanti. A casa ci sono comunque figlio e marito che, pur andando e venendo, sono discretamente presenti. Qualche volta il figliolo si offre come badante e mio marito ed io possiamo uscire insieme, altre volte si ferma a casa il marito ed io esco con le amiche. Poi c'è internet, con il blog, facebook e persino qualche collegamento wia webcam con alcune amiche. Insomma, non sarà molto, ma non posso dire di vivere isolata!
RispondiEliminaPerdonami Kath, ho interpretato male questa frase "A me restano sempre i soliti compagni: mia madre e il gatto." E mi sono anche espressa male. Intendevo l'isolamento a casa con tua madre, non che fossi isolata tu come persona. Ho associato la tua situazione a quella di una mia conoscente, una signora che ha un piccolo bar assieme al marito, e che nonostante sia sempre a contatto con tanta gente, avendo la mamma malata come la tua, spesso ha bisogno di buttarsi in mezzo alla folla perchè non resiste tanto tempo da sola con la madre, che tiene a casa con lei.
EliminaDimenticavo: grazie per l'abbraccio, che ricambio!
RispondiEliminaogni volta che leggo il tuo delicatissimo blog rimpiango di non avere mai avuto una prof come te ;)
RispondiEliminastef
eheheheh Stefano! Mi sa che tu mi abbia idealizzata troppo! Comunque credo che saresti stato un ottimo allievo!
EliminaNon c'è mai astio nelle tue parole, semmai un po' di tristezza, appena appena affiorante; c'è, invece, rispetto, amore, tenerezza, per la vecchia mamma, per il tuo vecchio micio, per i tuoi ragazzi.
RispondiEliminaChe Dio ti benedica, Kat.
Grazie Linda, ho proprio bisogno di benedizioni!Un abbraccio!
EliminaBausela. Lizzy e Billy
RispondiEliminaMiciosela a voi!
Eliminaéerò, sfaticati, impuniti, ma la saggrzza dei proverci la conoscono!!!!
RispondiEliminaCome occhio per occhio....
Così; catetere per catetere... somaro al cubo.
giuseppe armando
Giuseppe Armando, mi accorgo che i ragazzi riescono sempre meno a stare attenti, mentre è aumentata moltissimo l'aggressività. Anche nell'intervallo, anche quando giocano, hanno sempre le mani addosso gli uni agli altri e poi urlano! Io credo che siano tutti un po' sordi ormai...
Eliminache pazienza che hai!!! :)
RispondiEliminaA proposito di Pallino - sai a volte i gatti con la loro presenza-assenza sono dei veri compagni di vita e alla fine sono più presenti loro che noi stessi a volte... diciamo che ci riportano su questo pianeta e quando sognamo a volte ci fanno anche compagnia!!
ciao cara
Leggerevolare, io ho sempre avuto gatti e li ho sempre amati molto. Sono esseri indipendenti, ma sanno anche fare compagnia, inoltre è molto rilassante accarezzarli. Purtroppo il mio pallino pare stia diventando cieco, poverino!
EliminaHo avuto un gattino nero uguale a questo, ma il mio aveva gli occhi verdi (neri così e con gli occhi gialli sono una razza pura, ma non mi ricordo quale). Anche il mio è diventato vecchissimo ed è stato bello fino all'ultimo, poi è crollato da un giorno all'altro. Non dimenticherò mai nessuna delle mie bestiole.
RispondiEliminaE nemmeno degli alunni, dei quali fai un ritratto verace.
La tua mamma...come ti capisco nel tuo amore struggimento.
Ma perché esiste la morte? Che c'entra con noi?
Per finire col sorriso, ti racconto la gemma di un nostro allievo: I Promessi Sposi sono un romanzo lassativo.
Voleva dire rilassante, il che era semplicemente un ulteriore sbaglio poiché di sicuro rilassanti non sono.
Pallino ha quattordici anni circa e sembra che stia diventando cieco da un giorno all'altro. Fino a pochi giorni fa correva in cortile e adesso va a sbattere dappertutto. Com'è possibile che abbia perso la vista così improvvisamente?
EliminaIn quanto riguarda i Promessi sposi...ahahahah!Chissà quante volte il Manzoni si sarà rivoltato nella tomba, con tutti gli strafalcioni che dicono gli alunni!