venerdì 2 marzo 2012

Quotidianità...


Passano i giorni, tutti uguali e veloci. Vorrei raccontarvi qualcosa di interessante, ma la mia vita ormai scorre su binari regolari con poche e ripetitive fermate: casa, scuola, supermercato...

Mio figlio è andato a Cambridge a trovare il suo migliore amico che svolge un dottorato di ricerca in quell'importante università, mio marito è appena tornato dalla settimana bianca ed ha ripreso a lavorare. A me restano sempre i soliti compagni: mia madre e il gatto. Se consideriamo poi che Pallino abbia già superato i quattordici anni, si può dire che la mia casa sia ormai simile a un reparto geriatrico. Persino il medico, che viene ogni tanto a visitare mia madre, mi ha chiesto scherzosamente di ospitare il suo anziano suocero, giacché me la cavo così bene. Uno più, uno meno!
 Pallino nella neve..
Mia madre ormai non mi parla più da un sacco di tempo, se non con monosillabi confusi e suoni fatti di M: mmmmmmm....mmmmm.... Chissà cosa vorrà  dirmi! Però capita che, ogni tanto, la sua mente abbia uno sprazzo di lucidità e allora mi stupisce con  un "Grazie" o un "Sei brava". Qualche giorno fa, mentre tentavo di faticosamente di lavarle la faccia ( ormai è anche lei come il gatto che odia l'acqua...) si è espressa dandomi del lei e tirando fuori una frase che, per lunghezza, mi ha stupita parecchio: "Non mi bagni, che sono malata!" Sembrava quasi che volesse impietosirmi con la malattia per convincermi a non lavarla. Furbacchiona!
Di questi tempi, con questo brusco cambiamento di temperature, dai -20° ai + 20°, è piuttosto nervosa e, in questi casi, non c'è verso di farle fare la pipì o qualsiasi altra cosa contro la sua volontà. Ieri l'ho accompagnata in bagno per tutto il pomeriggio, ma non c'è stato niente da fare. Ogni volta, poiché la faccenda andava per le lunghe, mi sedevo sul bidet accanto a lei che stava sul wc e cercavo di convincerla, le schiacciavo persino la pancia, ma lei continuava a rialzarsi o a giocare con qualsiasi cosa le venisse a tiro. A farla breve, è rimasta in pratica ventiquattr' ore senza  liberare la vescica ed io ho passato un pomeriggio intero continuamente seduta sul bidet ad aspettare che si decidesse. Santa pazienza!

A scuola anche gli alunni sentono la primavera e sono nervosi. Quando sono nervosi, urlano e litigano. Si direbbe che siano del tutto incapaci di esprimersi con un volume di voce basso. Oggi l'intervallo sembrava un vero e proprio ring di pugilato e ho dovuto continuamente dividere contendenti che cercavano di suonarsele di santa ragione. Poi ci sono i fannulloni. Alcuni sono veramente incalliti e cercano di  farmi vedere il bianco per il nero. Stamattina ce n'era uno che continuava a gettare nel cestino qualsiasi spartito io gli dessi e poi negava spudoratamente di averlo fatto.  Masticava chevingum, io lo mandavo  a gettarlo via  e, dopo due secondi, ne aveva  un altro in bocca. Poi la spalancava tutto quel che poteva, ( orrore!) per farmi vedere che nelle "fauci " non aveva niente. Ma non era vero, perché immediatamente  dopo ricominciava a masticare. Falso peggio di Giuda. In un modo o nell'altro è riuscito a trascorrere l'ora senza suonare nemmeno una nota ( troppo faticoso, doveva soffiare...) ma insisteva nel farmi credere che l'avesse fatto. Insomma, io sono ancora in grado di capire che un flauto tenuto fermo sul banco non può aver suonato. Lo stesso ha fatto un ragazzino dell'ora dopo. Aveva sì il materiale, per evitare di prendersi una nota di demerito per mancanza "degli attrezzi da lavoro", ma si è guardato bene dall'usarlo. Al mio invito a impegnarsi mi ha risposto candidamente: "Non ho voglia!"
Viva la sincerità! 

Per fortuna ogni tanto scappa un sorriso quando i colleghi raccontano gli strafalcioni coniati dai fanciulli: l'ultimo, che riguarda i cateti di un triangolo, è diventato: "Catetere per catetere..."

Buon weekend a tutti!

25 commenti:

  1. La tua vita seppur ripetitiva è ricchissima di amore e passione per quel che fai. Tua mamma a cui stai facendo da genitore, si sono invertiti i ruoli e tu riesci a starle vicino in una situazione non facile... i tuoi alunni dispettosi e allegri che nonostante tutto non ti fanno perdere la pazienza, anzi cerchi sempre di vedere il lato positivo. Ammiro il tuo modo di vivere, io credo di non riuscire ad essere determinata e forte come te, ho spesso momenti di sconforto e spesso mi metto in discussione... buon fine settimana anche a te.

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    1. Ah beh, magari la pazienza non la perdo (altrimenti ne avrei già buttato qualcuno dalla finestra...), però spesso mi viene il mal di testa,il che è ancora peggio. Ogni tanto lo dico: "Ragazzi, non è possibile che entri qui da voi sana e ne esca malata, con l'emicrania!" Loro, per qualche minuto, sembrano sforzarsi di contenersi, ma subito dopo alzano il tono di voce. Una mi ha ha anche proposto di chiedere consigli a sua madre, che è infermiera, per farmi passare il mal di testa!Io penso piuttosto che abbiano tutti quanti problemi di sordità.
      Per quanto riguarda la forza e la determinazione, non credo che sia qualcosa che si ha "in natura", ma piuttosto che la necessità ci faccia tirare fuori le unghie, della serie: "O muoio o combatto" Sono sicura che anche tu faresti altrettanto, se fosse necessario!

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  2. Il tuo dado è truccato!!! Da sempre lo stesso risultato!!!

    Queste esperienze ti temprano nella santa pazienza. Il tuo studente un po' mi ha fatto ricordare il mio periodo scolastico.... La mia "salvezza" fu nel cambiare classe, cambiare tutti gli insegnanti, che erano più attenti ai problemi degli studenti, nel voler costruire qualche cosa che va al di là della scuola. Perché alla fine la scuola la si vive un po' come una imposizione, come una prigione.

    Allora a volte potrebbe essere che uno abbia desiderio di richiamare l'attenzione, che magari voglia suonare lo strumento al contrario, o con la cicca in bocca, o usare il flauto sulla batteria....

    Mmmmmmmmmm per tua mamma non potrebbe bere dei diuretici?

    Buona domenica

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    1. Beh, ti posso dire che gli alunni di cui ho parlato hanno già ripetuto due o tre volte la prima, pertanto hanno cambiato classe e professori,ma tutto è rimasto uguale.L'attenzione la richiamano di sicuro, perchè fanno di tutto per farsi notare "in peggio" e sono così pigri che persino per portare una fotocopia da una classe all'altra, si fanno "servire" dai compagni chiedendo loro di portarla al loro posto, dopodiché, piuttosto di sforzarsi di leggerla, la buttano nel cestino.
      Io dico sempre che avrebbero dovuto nascere sceicchi, o principi, in modo da poter avere tanti servitori al loro seguito, purtroppo non è così e non possono pensare di farla sempre franca sfruttando la bontà di compagni ed insegnanti.

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    2. Dimenticavo! Per mia madre ho parlato al medico, ma lui dice che si tratta di un problema "di testa" che non dà il comando. Somministrarle un diuretico sarebbe peggio, perchè le farebbe venire il mal di pancia, visto che si ostina a trattenere. Comunque, ieri ed oggi era più tranquilla e tutto è andato bene.

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  3. Buon fine settimana a te Kathe, ne hai veramente bisogno. Mi sa che a scuola è sempre peggio. Per fortuna sono in pensione. Ciao.

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    1. Eh sì, Censorina, non hai perso nulla ad andare in pensione! Ormai è una quotidiana battaglia!Ora mi sono riposata un po' e domani si ricomincia!

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  4. Buon Weekend
    cara Kate, che il Signore ti illumini sempre per la tua dolcezza,pazienza e bontà .
    1 Abbraccio ♥ vany

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  5. Vany, grazie per l'augurio! Abbraccio ricambiato e buona settimana!

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  6. Ogni volta che leggo rimango basita dalla serenità con la quale affronti la vita. Preferisco non darti consigli per superare l'isolamento, sicuramente ci avrai già pensato, ti mando un abbraccio. :-)

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  7. Vagabonda, io non sono isolata! Intanto vado a lavorare, immersa in una marea di fanciulli, in compagnia di colleghi, segretari e bidelli. Le ore "buche" sono utilissime per chiacchierare e bersi un buon caffè e sono parecchio socializzanti. A casa ci sono comunque figlio e marito che, pur andando e venendo, sono discretamente presenti. Qualche volta il figliolo si offre come badante e mio marito ed io possiamo uscire insieme, altre volte si ferma a casa il marito ed io esco con le amiche. Poi c'è internet, con il blog, facebook e persino qualche collegamento wia webcam con alcune amiche. Insomma, non sarà molto, ma non posso dire di vivere isolata!

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    1. Perdonami Kath, ho interpretato male questa frase "A me restano sempre i soliti compagni: mia madre e il gatto." E mi sono anche espressa male. Intendevo l'isolamento a casa con tua madre, non che fossi isolata tu come persona. Ho associato la tua situazione a quella di una mia conoscente, una signora che ha un piccolo bar assieme al marito, e che nonostante sia sempre a contatto con tanta gente, avendo la mamma malata come la tua, spesso ha bisogno di buttarsi in mezzo alla folla perchè non resiste tanto tempo da sola con la madre, che tiene a casa con lei.

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  8. Dimenticavo: grazie per l'abbraccio, che ricambio!

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  9. ogni volta che leggo il tuo delicatissimo blog rimpiango di non avere mai avuto una prof come te ;)
    stef

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    1. eheheheh Stefano! Mi sa che tu mi abbia idealizzata troppo! Comunque credo che saresti stato un ottimo allievo!

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  10. Non c'è mai astio nelle tue parole, semmai un po' di tristezza, appena appena affiorante; c'è, invece, rispetto, amore, tenerezza, per la vecchia mamma, per il tuo vecchio micio, per i tuoi ragazzi.
    Che Dio ti benedica, Kat.

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    1. Grazie Linda, ho proprio bisogno di benedizioni!Un abbraccio!

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  11. éerò, sfaticati, impuniti, ma la saggrzza dei proverci la conoscono!!!!
    Come occhio per occhio....
    Così; catetere per catetere... somaro al cubo.
    giuseppe armando

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    1. Giuseppe Armando, mi accorgo che i ragazzi riescono sempre meno a stare attenti, mentre è aumentata moltissimo l'aggressività. Anche nell'intervallo, anche quando giocano, hanno sempre le mani addosso gli uni agli altri e poi urlano! Io credo che siano tutti un po' sordi ormai...

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  12. che pazienza che hai!!! :)

    A proposito di Pallino - sai a volte i gatti con la loro presenza-assenza sono dei veri compagni di vita e alla fine sono più presenti loro che noi stessi a volte... diciamo che ci riportano su questo pianeta e quando sognamo a volte ci fanno anche compagnia!!
    ciao cara

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    1. Leggerevolare, io ho sempre avuto gatti e li ho sempre amati molto. Sono esseri indipendenti, ma sanno anche fare compagnia, inoltre è molto rilassante accarezzarli. Purtroppo il mio pallino pare stia diventando cieco, poverino!

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  13. Ho avuto un gattino nero uguale a questo, ma il mio aveva gli occhi verdi (neri così e con gli occhi gialli sono una razza pura, ma non mi ricordo quale). Anche il mio è diventato vecchissimo ed è stato bello fino all'ultimo, poi è crollato da un giorno all'altro. Non dimenticherò mai nessuna delle mie bestiole.
    E nemmeno degli alunni, dei quali fai un ritratto verace.
    La tua mamma...come ti capisco nel tuo amore struggimento.
    Ma perché esiste la morte? Che c'entra con noi?
    Per finire col sorriso, ti racconto la gemma di un nostro allievo: I Promessi Sposi sono un romanzo lassativo.
    Voleva dire rilassante, il che era semplicemente un ulteriore sbaglio poiché di sicuro rilassanti non sono.

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    1. Pallino ha quattordici anni circa e sembra che stia diventando cieco da un giorno all'altro. Fino a pochi giorni fa correva in cortile e adesso va a sbattere dappertutto. Com'è possibile che abbia perso la vista così improvvisamente?
      In quanto riguarda i Promessi sposi...ahahahah!Chissà quante volte il Manzoni si sarà rivoltato nella tomba, con tutti gli strafalcioni che dicono gli alunni!

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