sabato 28 gennaio 2023

Vi racconto...la storia di questo blog!

 


Ho fatto il mio ingresso nel mondo blogger, sulla piattaforma Splinder,  nel lontano 2004. Ero curiosa di vedere come funzionasse questo luogo a me sconosciuto e, complici anche i nuovi aggiornamenti per gli insegnanti che parlavano di blog scolastici, volli provare a costruirne uno mio prima di farlo per i ragazzi. Se avessi combinato qualche guaio, almeno non lo avrebbe saputo subito tutta la scuola!

Si trattava di scegliere un username, cosa che non avevo mai fatto, e usai ben poca fantasia, poiché utilizzai lo stesso mio nome vero, ma “alla francese”. Scoprii poi che fosse usanza scegliere nomi ben più romantici e fantasiosi, come Perla smarrita, Cuore di Matita, Lupo della steppa, Cabiria…ma ormai era fatta, e Katherine mi rimase appiccicato per sempre.

Che cosa avrei potuto scrivere e, soprattutto, quale titolo avrebbe avuto il mio blog? Pensai a quanto mi fosse sempre piaciuto sentire mio padre raccontare le sue storie di vita e ne avevo giusto una appena accaduta da scrivere a mia volta. Così pensai di cominciare da quella vicenda e di intitolare il blog: “Vi racconto…”

Chi non l’avesse letta, potrà ritrovarla qui e parlava dell’amicizia nata tra due bambini e sopravvissuta ottant’anni, nonostante la vita e un oceano li avesse separati per almeno la metà di un secolo.

La mia prima lettrice ed amica virtuale fu una ragazzina di sedici anni. Poi arrivò un giovanotto di trentaquattro al quale, invece di commentare il suo post dove avrei dovuto, finii per sbaglio di scrivere in un form che portava direttamente alla sua mail. Ero proprio una principiante! Lui si sentì ovviamente lusingato per quello che pensava fosse il mio desiderio di conoscerlo meglio e mi rispose. Chiarito l’equivoco, iniziammo anche una corrispondenza che ci portò ad essere, in poco tempo, amici. Ci incontrammo anche di persona durante un mio viaggio nella sua città con marito e figlio e andammo a cenare insieme, ovviamente con le rispettive famiglie.

Conobbi poi un certo Giossi, che si definiva un soldato combattente. Per parecchio tempo pensai che fosse un uomo, invece era una donna. Era di Torino e volle conoscermi, perché le sembravo troppo sincera e non potevo essere vera, a suo dire. Venne nella mia città e c’incontrammo. Nacque un buon rapporto di amicizia, ma dopo qualche anno morì, colpita da un brutto male.

Mi cercò anche un anziano vecchietto di oltre novant’anni. Si chiamava Sebastiano Spadaro ed era desideroso di imparare tutto sul mondo blog. Ogni tanto combinava pasticci con il template del suo blog e mi chiedeva aiuto. Era una persona molto giovanile, curiosa e colta. Purtroppo, anche lui morì e mi ritrovai a visitare ogni tanto le sue pagine come un parente al cimitero, finché la chiusura di Splinder non lo cancellò definitivamente.

Cuore di Matita invece era un pezzo grosso in una grande e famosa agenzia pubblicitaria di Milano. Concesse gentilmente un’intervista ad una mia classe. Una mattina ci telefonò in videochiamata dalla sua agenzia e i ragazzi poterono soddisfare tutte le loro curiosità tempestandola di domande a cui cortesemente ed esaurientemente rispose.

Un altro blogger, oltre che bravissimo informatico, consulente per tutti i miei problemi di principiante, era anche un bravo chitarrista. Venne ad acquistarne una in un grosso magazzino musicale che si trova dalle mie parti e ci incontrammo là.

Dagli Usa scriveva anche una signora che era stata, in Italia, un’insegnante di Inglese. Scoprii che aveva lavorato anche in una città vicino alla mia e, quando venne a visitare i suoi ex colleghi, c’incontrammo. Ci rivedemmo anche qualche anno dopo poiché, nel frattempo, dopo venticinque anni, era tornata a vivere in Italia per accudire gli anziani genitori. 

E poi ancora Sherazade, l'unica di allora che ancora blogghi, ma su Wordpress, conosciuta nel 2004 e mai incontrata dal vivo.  Insieme abbiamo però  condiviso ben diciannove anni di  momenti belli o dolorosi delle nostre esistenze e ci siamo confortate a vicenda.

Tante altre storie di vita vi potrei raccontare e altri incontri…Molte cose sono cambiate. Ma la maggior parte di quelle amicizie è rimasta. Una sola sui blog. Le altre sono migrate su Facebook, a partire dall’allora sedicenne mia prima amica, oppure ci si sente via mail o WhatsApp.

Mi ha fatto effetto vedere per la prima volta il viso di molti blogger che conoscevo da anni, ma solo per i loro scritti. Invece su Facebook c’erano le foto.

Questa è la sostanziale differenza. Ora non esiste più quell’alone di mistero sull’aspetto fisico e neanche troppo sul nome vero. Chi scrive un blog è anche sui social e non si nasconde più dietro un nick name. Probabilmente c’è anche una maggiore sincerità, quella che io ho avuto sempre, ma non tutti avevano. Ad esempio, un’amica blogger si era innamorata di un certo Andrea, trascorreva le sere a parlare con lui, a fare progetti, finché aveva scoperto che Andrea era una donna. Un vero colpo al cuore!

C’erano i blog dark, quelli che trattavano storie di adulterio, quelli delle adolescenti con i problemi esistenziali…adesso mi sembra che i blog, che sono molti in meno di allora, siano scritti solo da persone adulte, che hanno la passione di scrivere e comunicare, ma non di imbrogliare giocando ad essere diverse dalla realtà.  Pochi ma buoni, si potrebbe dire!

A me piace scrivere, ma devo averne l’ispirazione e il tempo e non voglio viverlo come un lavoro.  Posso stare giorni senza scrivere, né leggere nulla, poi passo da tutti voi a fare un giro, accorgendomi di essermi persa parecchi post. Però ci sono. Saltuariamente, ma ci sono. E adesso vi abbraccio e vi dico: “Buon blog!”

16 commenti:

  1. Nn riesco a esprimere un giudizio complessivo di questo mondo blog, aggiungo che mi ci trovo bene e che mi ha fatto condividere idee con tanti sconosciuti. Questa finestra mi ha tolto da un isolamento che hanno i montanari e io lo sono x scelta. Auguri Katherine

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    1. Hai ragione. I blogger tengono tanta compagnia e lo scambio di idee è utile e fa bene. Io ero rimasta chiusa in casa per 10 anni per accudire mia madre e il mondo blog mi aveva aiutata molto. Auguri anche a te!

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  2. Le motivazione che hai elencato per l'apertura del tuo blog, sono nobili. Mi piace leggere i tuoi post sono sinceri e quasi sempre ottimisti. Io uso il blog come un diario e scrivo quello che al momento mi sembra importante da condividere con gli altri. Buona domenica.

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    1. Sì, in quei primi anni avevo poi aperto parecchi blog scolastici, collegandomi anche a Blog didattici, un sito creato da una professoressa di Gubbio. I ragazzi pubblicavano i loro articoli aiutati dai loro docenti, ma erano incapaci di commentare e pubblicare in modo autonomo. Forse temevano di commettere errori grammaticali e di incorrere nei giudizi dei loro professori, forse erano intimiditi dalla critica degli eventuali altri blogger...di fatto i blog scolastici finirono per languire miseramente. Vedo che anche tu utilizzi il blog per condividere ciò che ritieni interessante e penso che sia proprio così che funzionino. Buona settimana a te!

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  3. Ci sono da poco in questo mondo ma tanto ho incontrato, racconti, fotografie, ironia, paesi e poesia frammenti di vita che leggo con piacere e che mi hanno fatto conoscere nuove persone anche se solo virtualmente. Magari non tutto è vero ma credo che col tempo le persone poco oneste si riconoscano e sta a noi lasciarle andare.
    Ciao Katherine è vero quello che dici ...si scrive quando abbiamo voglia di raccontate e mai dovrebbe essere un obbligo. Ti leggo sempre volentieri e non importa la frequenza ma quello che scrivi.
    Un caro saluto Ester

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    1. Come ho scritto, credo che adesso gli autori dei blog siano molto più sinceri e onesti di un tempo. Ai miei tempi io ero riuscita a fare una scrematura e ad individuare i blog che mi erano più congeniali. Adesso direi invece che i blog siano tutti più o meno validi, perché c'è stata una selezione naturale che ha spento le iniziative della massa, lasciando in vita i blog delle persone più capaci a scrivere e interessate in modo sincero a condividere contenuti considerati interessanti. Mi fa piacere che tu mi legga volentieri, come faccio anch'io con te.

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  4. Anch'io, come te, ho sempre usato la mia vera identità sul web, perché non ho nulla da nascondere e detesto le bugie.
    Che bello che tu abbia incontrato così tanti blogger. Io ne ho conosciuti un paio, ma conto di poter allungare la mia lista.
    E chissà che non rientrerai anche tu fra questi. 😘

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    1. Io ho sempre pensato che essere sinceri sia il modo migliore per instaurare buoni e duraturi rapporti, e il tempo mi ha dato ragione. Quando mi è capitato di incontrare di persona alcuni blogger, è stato come se ci conoscessimo da sempre. Addirittura il blogger menzionato che mi aveva incontrata con la sua famiglia, trovandosi a cena con me, aveva finito per mangiare gli avanzi del mio piatto, cosa che mi aveva stupita molto, perché è una cosa che fanno amici reali da tempo e non due persone che si incontrano per la prima volta. In effetti ci conoscevamo virtualmente da più di un anno e quel nostro incontro non ci sembrava proprio il primo, ma l'ultimo di una lunga serie.
      Chissà che non capiti d'incontrarci anche noi due! Mai dire mai!

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    1. Io sono lo stesso da sempre, solo l'aspetto fisico i primi anni era un mistero e lo rimase solo fino a quando non postai uno o più video ed allora anche il mio volto non fu più un segreto. Ho conosciuto anche di persona tanti blogger e ho ricordi molto belli di quegli anni. Oggi non so se questo mondo sia più sincero o meno forse è solo più disincantato e pertanto chi scrive lo fa davvero solo per dire qualcosa e non per impressionare ed affascinare. Per me non è cambiato mai nulla ho sempre scritto di quello che sentivo di dover trattare e sempre dicendo la mia. Forse oggi rispetto ad un tempo c'è più isolamento e meno rapporto tra i vari blogger, intendo a livello di contatti per fare anche dei progetti comuni, ma è anche il momento che stiamo vivendo che fiacca gli entusiasmi probabilmente.

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    2. Diciamo che all'inizio, quand'erano nati i blog, c'era tanta più curiosità e voglia di collaudare questo mezzo di comunicazione, così scrivevano proprio in tanti, anche quando avevano poco da dire, o quando provavano ad usarlo come un gioco. Poi sono nati i social, molto più immediati e veloci, e la massa è migrata su queste piattaforme più moderne, dove non è necessario scrivere molto e si può persino commentare solo con un "mi piace". Sui blog sono rimasti coloro che hanno veramente voglia di scrivere e confrontarsi, non accontentandosi dei comuni "like". In quanto all'incontrarsi, è vero che stiamo vivendo un momento che fiacca gli entusiasmi, ma stiamo bene anche così. In futuro si vedrà. Grazie per il tuo commento!

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  6. Penso che le vere amicizie se autentiche ,sincere,siano esattamente amore puro che rimane a lungo termine.Per quanto possa sembrare assurdo ho sempre sostenuto che il virtuale sia anche reale sotto un aspetto prettamente spirituale...e se qui dentro, lo schermo diventa maschera per molti ,nel senso che si finge di essere una persona diversa da quella che nella realtà si è,beh bisogna prendere atto su un mentire prima di tutto a se stessi e conseguentemente anche a chi è dall'altra parte.E questa autoanalisi purtroppo non sempre viene fatta,se non trovandosi dinanzi a conseguenze spiacevoli.Che poi non è affatto scontato che nella vita reale persone che agiscono in un modo visibilmente ,poi non dimostrano altro.Lo ritengo un fatto di "coscienza ",con la quale prima o poi ,nel bene e/o nel male bisogna confrontarsi.Se i blog ,il web,non sono usati per puro esibizionismo credo siano un arricchimento che scaturisce in condivisioni che aiutano ad evolverci sotto molti aspetti.Personalmete anche non avendo blog,credo siano interessanti e validi a livello di comunicazione ,ho sempre cercato di non essere molto selettiva,pur conoscendo e riconoscendo alcuni affini al mio aspetto interiore.

    Grazie dolce Katherine,😘
    Un saluto a te e a tutti i tuoi lettori

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  7. Dici una grande verità. Chi mente, mente anche a se stesso, e il confronto con gli altri non avrebbe più senso, inoltre, ancora più difficile, diventerebbe il rapporto con la propria coscienza. Come ho detto però, mi pare proprio che le persone non sincere, che un tempo usavano i blog come un gioco, si siano autoeliminate, lasciando il posto a persone più mature che cercano un dialogo ed un confronto costruttivi e sereni.
    Grazie per il tuo commento, gentile anonima, mi fa sempre molto piacere leggere il tuo pensiero. Saluto ricambiato!

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  8. Sì Valeria, tu sei trasparente e pura come l'acqua, per questo tutti ti vogliono così bene e ti ammirano per le tante cose che fai, pur con sacrifici e dolore. Spero che tuo marito guarisca e che anche per tuo padre tutto vada per il meglio. Pure mio marito sarà operato presto di ernia inguinale nella stessa clinica. Mi sa che, prima o poi, dovremmo proprio incontrarci!

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  9. Katherine questo inverno un strano in giù 2metri di neve da me 5cm e un clima 5 sotto zero la notte e 10 il pomeriggio.
    Si sta da papi, 18 ore in casa e 6 tutta aria aperta

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  10. Che bello questo racconto. Io sto sul blog solo da poco però mi ricordo il mistero che infittiva a quell'epoca il web. Anche per noi ragazzi che frequentavamo la chat di messenger era naturale usare dei nickname. Era una moda. Io mi ricordo che scelsi queencatherine, a pensarci oggi sembra proprio una sciocchezza ma allora era la normalità. Meglio ora che ci si mostra, sempre meglio la sincerità anche per non incappare in batoste come quelle della tua amica per Andrea. Scusami se mancavo da un po' nel tuo blog, il fatto è che a volte i post non compaiono nell'elenco lettura. Buona serata e un abbraccio.

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