Immagine presa dal web. |
Qualche giorno fa sono stata in ospedale alla consueta visita di controllo dal reumatologo. Per otto anni ho avuto sempre lo stesso medico: depresso, triste, preoccupato, pensieroso…mi faceva sentire sempre più malata di quel che sono. Uno stress! Poi c’è stata l’epidemia, che lo ha reclutato nel reparto Covid, ed io ho trovato ad attendermi un altro medico. Quest’ultimo si è rivelato giovanissimo, fresco di nomina, gioviale, cortese, gentile e, soprattutto, con uno sguardo che sprizzava felicità. Felicità per il suo lavoro, per l’ospedale che lo ha ben accolto da un’altra provincia, per il team in cui si è trovato a collaborare e anche per le località circostanti che gli piacciono molto. Mi ha infatti rivelato di venire spesso a trascorrere il suo tempo libero nella mia città e nei paesini di Langa limitrofi come La Morra, Barolo e Monforte.
Il fatto di poter conversare amabilmente di altre cose e non solo di freddi dati, me lo ha fatto sentire più vicino, più umano. E poi quegli occhi felici mi sono rimasti impressi e hanno fatto sentire felice pure me.In seguito, mio marito ed io siamo stati in pizzeria con nostro figlio e, per la prima volta, con la sua ragazza. È stata una serata molto piacevole e serena, diversa dai momenti in cui c’è solo lui e guarda di nascosto il cellulare, scappando appena terminato di mangiare perché, a suo dire, “è molto stanco”. Invece stavolta abbiamo conversato tutti insieme a lungo, tanto che, alla fine, è stato mio marito a chiudere la serata. Era bello vedere i due ragazzi scambiarsi, ogni tanto, leggere carezze, parlarsi dolcemente e guardarsi teneramente, con occhi che brillavano come stelle. Cosa c’è di più bello, per due genitori, che vedere un figlio felice?
Ho incontrato poi E, un mio ex collega, a spasso con cognato e nipote. Anche loro erano molto felici. E. mi ha spiegato che suo cognato è stato molto malato, tanto da aver bisogno di un trapianto di rene. Sua moglie, sorella del mio collega, non ha esitato un istante e, scoperto di essere compatibile, ha regalato uno dei suoi reni al marito. Ora la famiglia ha ritrovato la felicità perché stanno tutti bene e possono di nuovo pensare ad un futuro tutti insieme.
Felicità per un lavoro che piace ed è svolto in un ambiente positivo, felicità per avere accanto la persona amata, felicità per aver ricevuto il dono di una nuova vita da una persona cara. Felicità provata non per denaro, prestigio, o cose materiali, ma per i frutti del proprio impegno, per la compagnia giusta, per una rinascita. Felicità che si trasmette anche alle altre persone.
Ieri ero in casa e, pensando agli occhi di queste persone, devo aver sorriso. Mio marito mi ha chiesto: “Cos’hai da sorridere da sola? A cosa pensi?”
“Penso agli occhi della felicità.”
È bello riuscire a sorridere ed ancor di più tornare a farlo. Sì sicuramente avere un medico che senza essere ottimista senza ragione sia positivo e gioviale, aiuta il morale e lo spirito del paziente. Ed infatti poi hai visto tu stessa che sei riuscita a sorridere in quella giornata.
RispondiEliminaInfatti, quando un medico mi guarda con aria triste, magari anche annoiata, mi sento una specie di rifiuto, una per cui c' è ben poco da fare, con un piede nella tomba...e mi deprimo! Vedere un medico positivo e felice mi fa sentire bene e questo, per me, è molto importante.
Eliminauna felicità condita con serenità direi... bello
RispondiEliminaSì, è bello vedere la gente felice, anche se, sappiamo, la felicità dura molto poco. Sempre, nella vita, c'è qualche difficoltà da superare, qualche amarezza da sopportare. In ogni caso, bisogna cogliere l'attimo!
EliminaInfatti la felicità è fatta di piccoli attimi ... Ciao cara
EliminaHai ragione, Anonimo. La felicità è fatta solo di attimi. Sono proprio questi attimi che rendono speciale la vita. Poi ci sono i periodi fatti di tranquillità e serenità, e anche quelli sono preziosi. Compensano le difficoltà e i dolori che, prima o poi, tutti incontriamo sul nostro cammino e ci danno la forza di affrontare il futuro.
EliminaUn bel post che ha trasmesso il buon umore anche a me. Adesso mi ritrovo a sorridere. Bisogna metterla in circolo la felicità, proprio come hai fatto tu.
RispondiEliminaMi fa piacere sapere di averti trasmesso il buon umore! Ogni tanto ci vuole proprio!
EliminaIl tuo post trasmette buonumore e positività, grazie.
RispondiEliminaCon tutte le notizie terribili che sentiamo e leggiamo ogni giorno, abbiamo proprio bisogno di qualche momento di positività. Mi ha fatto piacere condividere questi momenti con voi.
EliminaBuonasera Katherine, bello leggerti e meditare, cosa che nn si usa più. Una somma di osservazioni che hai voluto condividere con noi. Grazie.
RispondiEliminaLa felicità è una unergia contagiosa per cui ti invito a essere felice.
Hai ragione. La felicità è contagiosa, almeno per qualche istante. Godiamocelo, quando ce ne capita uno!
EliminaRicordi quella canzone che diceva.... Mi hanno fatto innamorare gli occhi di tua madre....
RispondiEliminaBuongiorno di neve da te spero meglio
Eh! In questo momento mi fanno innamorare gli occhi dei figli, o di chi avrebbe l'età per essermi figlio! :)
EliminaQuesta tua riflessione mi è piaciuta molto e... mi ha fatto sorridere! Mi sa che la felicità è contagiosa! :-)
RispondiEliminaAllora sono contenta di averti contagiato! :D
EliminaSono contenta di sentirtelo dire! Un abbraccio!
RispondiEliminaCiao dolce Katherine, che meraviglia questa tua visione che ha contagiato anche me,quasi una bella boccata di ossigeno venendo da un altra lettura che ha tentato di oscurarmi lo spirito un po come quel tuo dottore:)..sembra che essere felici per ogni particolare che riusciamo a cogliere per qualcuno corrisponda a sorvolare sulla violenza e sulla guerra, aimé senza accorgersi che è proprio dall'approccio interiore negativo che invece nascono.
RispondiEliminaMi vien un bel sorriso felice, Grazie di cuore da una tua anonima ammiratrice🤗
Purtroppo, come dicevo anche in un post precedente, intorno a noi c'è così tanto dolore, tra guerre, malattie, femminicidi, fanatismi religiosi, calamità naturali, incidenti...che arriviamo al punto quasi di vergognarci quando ci sentiamo felici, perché ci sembra di mancare di rispetto a questa grande parte di umanità sofferente. Però dobbiamo prendere atto che, per stare bene, abbiamo un grande bisogno di momenti di felicità e dobbiamo guardarci intorno per cercarli, viverli e diffonderli. Grazie anonima ammiratrice. Felicità è anche il piacere di condividere un momento positivo e sapere di aver regalato un sorriso.
EliminaKatherine buongiorno di neve e spero anche da te. Ci vuole x la campagna e x noi x farci sentire per un istante bambini.... Con giochi così spontanei e assaggiarne una manciata
RispondiEliminaNiente neve qui! Nemmeno la pioggia! Stamattina era nuvolo, poi è uscito il sole! Quest'anno è nevicato una sola volta, ma si è già sciolta tutta.
RispondiEliminaHo sentito parlare di Lidia Beccaria, ma non l'ho mai conosciuta personalmente. So che ha scritto libri interessanti sul fascismo nostrano. Un giorno o l'altro li leggerò.
RispondiElimina