mercoledì 21 gennaio 2015

Un'ora movimentata



Oggi, in una mia classe, c'è stato l'incontro con la sessuologa. In occasioni come queste l'insegnante deve rimanere fuori, in corridoio, perché i ragazzi debbono poter rivolgere ogni tipo di domanda sul sesso alla specialista, che non li conosce, senza che la presenza del docente li intimidisca.


Oggi mi sono quindi appoggiata al davanzale della finestra di fronte all'aula, pronta per qualsiasi emergenza, ma all'oscuro di quanto accadeva tra i miei alunni e la sessuologa.

Pensavo che sarebbe stata un'ora alquanto noiosa, sola in un corridoio vuoto ad aspettare il suono della campanella, ma mi sbagliavo.


Dopo pochi minuti è arrivata una bidella, preoccupatissima perché uno dei miei alunni era rimasto chiuso nel gabinetto. Sono corsa subito sul luogo per incoraggiare il malcapitato a mantenere la calma, assicurandolo che sarebbe stato presto  liberato.



Sono subentrate altre due bidelle armate di cacciaviti, forbici, punteruoli ed altri attrezzi, ma dopo vari armeggiamenti la porta continuava a rimanere chiusa. Sono corsa allora in segreteria per chiamare soccorsi più qualificati. In effetti, poco dopo, è arrivato un ... geometra.  Ha valutato, misurato, spinto, armeggiato, ma non è successo nulla. "Presto arriverà il falegname!"  Ci ha informate.


Nel frattempo, tutti gli intervenuti, a turno, cercavano di consolare il poveretto dicendogli che gli era andata bene e che stava perdendo una lezione noiosa, magari anche un'interrogazione o un compito in classe, ma stavolta non era proprio così, perché il ragazzino stava saltando una sicuramente interessante e unica lezione sul sesso!


Poco dopo, su una camionetta a sirene spiegate, sono arrivati due falegnami mandati dal Comune. 



Anche loro non hanno risparmiato al povero ragazzo la solita battutina sull'ora persa, dopodiché hanno studiato la serratura della porta accanto, poi hanno svitato, smontato e, alla fine, rotto la porta, liberando il malcapitato.


Tutto è bene quel che finisce bene! Puzzavamo tutti un po', a dire il vero, ma la battaglia era vinta.

E' suonata la campanella e mi sono avviata verso un'altra classe.

 "Musica maestro!"  Era ora di ricominciare...

6 commenti:

  1. Questo è uno dei miei incubi più terribili...rimanere chiusa in un bagno magari in un ristorante o in un'area di servizio, ho sempre pensato che se mi succedesse non oserei mai chiamare qualcuno in aiuto. Lo so è una cosa stupida ma ogni volta che devo usare un bagno in un luogo pubblico mi lascio prendere da questa ansia.
    Un abbraccio.
    Antonella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che invece la scuola è un luogo protetto.Stare chiuso in bagno con la prof, le bidelle e i falegnami fuori non è stato traumatizzante per il nostro alunno, che ne è uscito tranquillissimo ( magari un po' puzzolente eheheheheh!)

      Elimina
  2. Ah, ah, ah, divertentissimo. Magari stavi un'oretta disoccupata...profumata...tranquilla....ma no, ti tengono sempre in esercizio. Questa è la meravigliosa vita nella quale siamo immersi.

    RispondiElimina
  3. Già...non c'è proprio mai da annoiarsi in questa vita! :)

    RispondiElimina