Nel lontano marzo 2004
iniziava la mia avventura nel mondo blog. Un collega, trovatosi in difficoltà
nel creare un blog scolastico, aveva chiesto il mio aiuto ed io, che non ne
sapevo assolutamente nulla, non avevo potuto fare altro che "provare sulla
mia pelle", dando vita ad un blog personale su ben tre piattaforme
diverse, per testarne le possibilità: Excite, Bloggers e Splinder.
Avevo subito scartato Excite perché
conteneva pubblicità ben poco consone a ragazzi minori, mentre mi era piaciuta
particolarmente Bloggers, che forniva parecchie pagine "nascoste"
sulle quali caricare i files che si potevano poi linkare in prima pagina,
proprio come in un sito web.
Cosa scrivere, a quel punto,
su tutti quei blog? Io non sono sicuramente una scrittrice o una poetessa,
pertanto non potevo fare altro che parlare di ciò che conoscevo meglio: la mia
vita, gli incontri con le persone, la scuola, la famiglia...Scrivevo su uno e
copiavo sugli altri. La storia di Gino e Pino, storia vera di mio padre e di un suo amico, fu il mio primo post.
Poco alla volta cominciavo ad
avere dei lettori, a conoscere nuovi bloggers e, quello che poteva essere un
esperimento momentaneo, diventò invece una consuetudine.
Poi Bloggers chiuse, Splinder
fece altrettanto ma, nonostante tutto, eccomi ancora qui su Blogspot, anche se
sporadicamente. Impiegai ben due giorni e due notti per copiare interamente il
blog di Splinder, commenti compresi, utilizzando un software apposito scaricato
dal web, di cui non ricordo assolutamente più il nome. Il risultato fu comunque
notevole e, ancora oggi, ogni tanto, vado a rileggere i miei scritti e i commenti. Spesso
non mi sembra vero esserne stata io l’autrice e scopro di non ricordare affatto
gli episodi quotidiani, familiari e scolastici, che vi trovo narrati. Mi
commuovo persino rivedendo con la mente, in quegli squarci di vita, tante
persone che oggi non ci sono più, come i miei genitori o altri bloggers.
Che dire? Ogni anno l'ho festeggiato con
un post e credo di aver ormai detto proprio tutto. È stata un'esperienza
positiva, che mi ha permesso di conoscere molte persone. Con alcune il dialogo
continua fin da quel lontano giorno, altre le ho addirittura conosciute e
frequentate nella vita reale, altre sono apparse, scomparse, riapparse e
sparite di nuovo, alcune le ho ritrovate su facebook e, in questi ultimi anni,
pur se commentato solo da bloggers, questo blog è letto anche da alcuni amici,
colleghi ed ex alunni.
Credo che, per certi versi, ci siano
delle persone del mondo reale che abbiano imparato a conoscermi meglio proprio
attraverso ciò che scrivo. A volte, quando si dialoga, si finisce di portare il
discorso sui figli, sul lavoro, sui problemi della vita quotidiana, ma
raramente si parla di noi stessi, dei nostri sentimenti, sogni o paure, mentre
il blog può veramente essere uno specchio che riflette la nostra essenza, il
nostro essere.
Sono stata sicuramente fortunata in tutti
questi anni, perché ho conosciuto tante belle persone che mi hanno insegnato
molto. Ho sempre avuto dialoghi pacati, interessanti, cordiali, mai scorretti.
Ho ricevuto solidarietà, consigli,
conforto, amicizia e, a questo punto della mia storia, non avverto quasi più la
differenza tra gli amici virtuali e quelli reali che mi conoscono di persona e che
mi scrivono su Facebook, tanto per fare un esempio. Io sono sempre la stessa,
in entrambi i luoghi, e so che, in certe situazioni, posso contare sugli amici
reali e in altre su quelli virtuali. Dipende da ciò di cui ho bisogno. A
volte bastano una parola buona, un consiglio appropriato, una battuta
scherzosa, per rendere migliore la giornata e strappare un sorriso.
Mi rendo anche conto, comunque, di quanto
possano essere fragili i rapporti in questo strano mondo. Una persona può
sparire completamente senza lasciare la minima traccia, come se non fosse mai
esistita. Può riapparire all'improvviso, com'è successo in qualche caso, e
sparire di nuovo. Quando capita dopo tanti anni, senza alcun motivo, se non la
chiusura del blog, si prova un gran senso di vuoto e anche un po' di
preoccupazione, mista a nostalgia. Lo stesso quando si scopre che qualche
blogger non sia più in vita. Un vero colpo al cuore.
Ora scrivo poco, come sapete. Sono in
pensione e raramente accadono fatti nella mia vita che siano degni di essere
raccontati. Non ho buffi episodi scolastici, preoccupazioni per il figlio
adolescente e per i genitori malati da relazionare. Inoltre, a dire la verità,
non ho neanche più tanta voglia di stare al computer, ma preferisco passeggiate
all’aria aperta, incontri con gli amici o studiare pezzi nuovi al pianoforte.
Però non voglio chiudere il blog, sarebbe come cancellare parte della mia vita,
così come continuerò a leggere i vostri post, anche se, qualche volta, potrò
perdermene qualcuno, perché sono veramente molto interessanti.
Che dire, non mi resta che
ringraziare e abbracciare tutti voi che, ancora oggi, mi leggete e commentate. Un
abbraccio virtuale e a presto!