Decisamente a casa mia la
tranquillità dura poco.
Vi avevo appena raccontato dell'operazione
improvvisa di mio marito al tendine d'Achille e della sua conseguente forzata
inattività quando, sabato scorso, ne è successa un'altra.
Visto che mio marito non poteva
portare a spasso il cane, almeno temporaneamente, nostro figlio ha preso il suo posto. Gli abbiamo raccomandato di andare al parco,
o ai giardinetti vicino a casa, ma lui ha la passione per le passeggiate nei
boschi e l'ha portato là.
Fatto sta che, alle venti di sera,
non erano ancora tornati e la cosa era piuttosto preoccupante, visto che i
boschi non sono illuminati. Cosa facevano ancora là a quell'ora?
Telefonando, abbiamo scoperto quindi
che, mentre passeggiavano in un sentiero immerso tra gli alberi, erano arrivati
all'improvviso tre cavalli al galoppo e il nostro povero Terry, impazzito per
la paura, era partito al galoppo pure lui, sparendo in poco tempo alla vista e
non rispondendo ad alcun richiamo.
A quel punto, mio marito, che è
notoriamente visto come capo-branco dalla nostra bestiola, ha deciso di farsi
venire a prendere per provare a chiamarlo, mentre io accendevo il computer per segnalare su facebook la scomparsa del nostro amatissimo cagnolino.
In poco tempo si sono avviate le
condivisioni e il tam-tam della notizia ha cominciato a moltiplicarsi sulle
pagine del social-network, finché sono partiti, spontaneamente anche i
soccorsi: un amico di mio figlio, una coppia di amici che frequentano il parco
dei cagnolini e due miei colleghi che hanno un volpino come il mio.
Il tempo passava ed io non sapevo se
essere più preoccupata per il cane o per mio marito, che girava al buio nei
boschi, con una gamba ingessata e una pila in testa.
Per fortuna la mia collega Daria, che ben conosce
la psicologia dei cani, ha pensato che il nostro Terry non fosse attirato dal
folto della boscaglia, bensì dalla luce, e ha deciso di cercarlo molto lontano
dal luogo in cui si era smarrito, ma vicino ad un paese. Ad un certo punto,
eccolo lì, seduto sul ciglio della strada, come se fosse in procinto di fare
l'autostop! Quando ha visto la macchina di Daria e suo marito si è avvicinato,
ha annusato l'auto capendo che non era la nostra e si è nuovamente
allontanato.
La povera Daria, che non voleva lasciarselo scappare ma non
riusciva ad acciuffarlo, ha dovuto sedersi nel prato, alle 22 di notte, con la
sua bella pila in testa, e mettersi a parlare al mio cane, mentre, d'altro
canto, telefonava all'altro gruppo
invitandolo a raggiungerla.
Quando trafelato è arrivato mio
marito con tutta la ciurma, il volpino era ancora così spaventato che non si
avvicinava nemmeno a lui, il suo adorato padrone, che rimaneva in macchina a
causa del piedone. Così tutta la banda, Daria e marito in testa, ha agguantato mio marito per le ascelle e l'ha
trascinato nel prato, illuminandolo bene affinché il cane lo riconoscesse e,
finalmente, è avvenuto il tanto desiderato ricongiungimento.
Tutto è bene quel che finisce bene! Ma
che paura a girare con le pile al buio nei boschi, con il rischio d'incontrare
cinghiali selvatici o chissà quali altri animali!
Su Facebook, nel frattempo, era tutto un proliferare di commenti. C'era
chi aveva pregato S. Antonio, chi era pronto a cercarlo l'indomani, chi si
rallegrava per il ritrovamento. Tutto
sommato, S. Antonio deve aver parlato a S. Sebastiano, che era più vicino,
visto che Terry è stato ritrovato proprio accanto ad un pilone votivo dedicato
a S. Sebastiano!
Non c'è proprio mai pace a casa della
Kat! E il piedone del marito avrà subito danni per questa disavventura?
Chissà!
Mamma mia che storia forse potrebbe addirittura rubarvela Dario Argento!
RispondiEliminaImmagino il terrore del piccolo Terry e alla vostra ansia ea quella dei soccorritori!
Ma tutto è bene quel che finisce bene e niente è più vero che in questo caso!
Mi auguro che l'ingessatura di tuo marito non ne abbia risentito.
Sheraconunabbraccio
che spavento e che avventura... qui nei boschi avremmo trovato anche migranti...
RispondiEliminaAvevo appreso della vicenda in leggera differita tramite Facebook, oggi come in quel momento sono lieto che Terry si stato ritrovato sano e salvo, e tutto si sia risolto bene, grazie a questa commovente gara di solidarietà. Niente più passeggiate nei boschi, però, mi raccomando! A me piacerebbe molto portarci i miei pelosetti, ma sono consapevole del rischio di incontrare cinghiali o altri animali selvatici che fuggirebbero spaventati di fronte all'uomo ma attaccherebbero invece i cani, dunque preferisco prevenire l'eventualità di spiacevoli incontri. Un abbraccio
RispondiEliminati capisco... meno male che è stato ritrovato - a me è capitata una cosa simile quando il cane di mio figlio ha inseguito una volpe e non le vedevo più tornare... penso di essere invecchiata di 10 anni
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