L’anno vecchio se n’è andato, la Befana si sta portando via
le feste e ci rimane l’inizio di questo 2022, anche stavolta con tante speranze
che potrebbero, però, rivelarsi delusioni. Ancora ogni giorno sentiamo parlare
di Covid, di varianti, di ospedali in sofferenza…non si si sono fermati i femminicidi,
gli omicidi, gli stupri di gruppo…sono aumentate le bollette del gas e dell’elettricità…permangono
i licenziamenti, la disoccupazione, i furbetti imbroglioni…Insomma, siamo solo
a gennaio e già possiamo cominciare a lamentarci perché non sta migliorando
nulla. Temo che anche questo sarà un anno difficile.
Per quanto mi riguarda non posso parlare male dell’anno
appena trascorso. In fondo, non è successo nulla di eclatante, ma nemmeno nulla
di brutto. Mio marito, il cane ed io abbiamo fatto brevi, ma numerose e
piacevoli gitarelle, ci siamo trovati spesso con gli amici e, tolti i soliti
piccoli acciacchi che capitano un po’ a tutti, siamo stati abbastanza bene.
Verso la fine dell’anno
due lutti mi hanno però rattristata molto. Uno ha riguardato Antonio, un caro
collega di cui ho parlato anche in un precedente post e l’altro è riferito ad
una donna che avevo conosciuto due anni fa e con la quale avevo allacciato un
rapporto di amicizia. Claudia, questo era il suo nome, allora aveva quarantadue
anni e, da poco, era stata colpita da infarto. Appena un po’ ristabilita, i
dottori le avevano comunicato, con suo grande sgomento, che per sopravvivere avrebbe
dovuto sottoporsi ad un trapianto. Purtroppo, il tempo non le ha concesso di
aspettare quel cuore compatibile che le avrebbe salvato la vita e la Nera Signora
se l’è portata via. Mi mancheranno tanto Antonio e Claudia e non li
dimenticherò mai. Episodi come questi fanno riflettere su quanto la nostra vita
sia legata ad un filo e su come il destino possa essere crudele, a volte.
Ma il nuovo anno è
ancora giovane e non dobbiamo farci sopraffare dai pensieri funesti. Dobbiamo
sperare che ci possa portare qualcosa di buono. Forse si troverà il vaccino
giusto per debellare tutte le varianti del Covid (utopia!), forse ci capiteranno
incontri nuovi ed importanti, o magari riusciremo a fare quel viaggio che tanto
abbiamo sognato…
Io, a dire il vero, non ho più grandi sogni. Ho già avuto abbastanza
dalla vita. Ciò che desidero particolarmente, per me e per la mia famiglia, (compreso
il cagnolino!) sono la salute e la serenità, poi andrà bene tutto. Più che altro vorrei tanta felicità per mio
figlio, perché niente dà più gioia del sapere che sono felici le persone che
amiamo.
Buon anno a tutti voi e alle vostre famiglie!