venerdì 10 luglio 2015

VIAGGIO A VENEZIA



L'ultima volta che ho compiuto un viaggio per visitare una città è stato nel 2004, quando ero stata a Roma. Di sicuro, per almeno gli ultimi otto anni non sono andata in vacanza, se non per brevi capatine giornaliere, poiché sono stata troppo impegnata ad accudire i miei genitori, anziani e malati. Ora che non ci sono più posso ricominciare a muovermi e quest'anno, mio marito ed io,  abbiamo messo in valigia un viaggetto a Venezia, una città che abbiamo sempre amato molto per la sua unicità.


Questa volta pensare a casa è stato molto diverso. Per tanti anni eravamo sicuri che i miei genitori, che abitavano al piano di sotto, si sarebbero occupati del gatto, di innaffiare il prato e i fiori, di controllare che tutto restasse a posto. Per tanti anni siamo stati accolti con entusiasmo al nostro ritorno e sempre abbiamo trovato qualche sorpresa: splendidi gerani sul balcone, nuove tendine alle finestre, tovaglie, copri divani, confezionati dalle abili mani di mia madre, che non restava mai inoperosa,...  
Quest'anno invece a casa abbiamo lasciato il figlio e il cane e non eravamo per nulla tranquilli su quel che avremmo trovato al nostro ritorno. In effetti, quando siamo rientrati, nostro figlio non era nemmeno a casa, in quanto era sabato sera ed era uscito con i suoi amici, ma la casa, perlomeno, era abbastanza in ordine. In compenso, i grandi festeggiamenti di benvenuto li abbiamo avuti dal nostro cagnolino, che però si è emozionato così tanto nel rivederci da farsela letteralmente addosso e, visto il suo pelo lungo, abbiamo dovuto pulirlo per un bel po'. Non vi dico la puzza!  Povero, lui ha fatto del suo meglio, ma la sorpresa è stata ben diversa da quelle che ci preparava mia madre! Tempi lontani, che non torneranno mai più.

Il viaggio a Venezia invece è stato veramente bellissimo. Faceva molto caldo, ma si poteva sopportare, soprattutto cercando di camminare all'ombra. Siamo stati anche a Murano, Burano e Torcello, e mio marito mi ha comprato diversi braccialetti e collane in vetro di Murano, molto carini e colorati. 

Credo che, oltre a noi, ci fossero in giro ben pochi italiani. Noi non ne abbiamo incontrati. C'erano soprattutto tantissimi americani  e giapponesi e ciò che mi ha colpita di più è stato l'abbigliamento delle giapponesi. Pallidissime sotto grandi cappelli o ombrelli, erano coperte da capo a piedi in un modo che mi faceva sudare solo al guardarle. C'erano quelle con la maglia dalle maniche lunghe, i fuseaux sotto la gonna e persino quelle con il k-way. Una poi batteva tutti i record aggiungendo, al caldissimo abbigliamento, anche un paio di guanti. E' possibile che  le giapponesi abbiano il sangue freddo come i ramarri e le lucertole? Non ne ho vista una sudata, eppure c'erano almeno 35 gradi!

Vi lascio con qualche fotografia ricordo. Alla prossima e buone vacanze!
Murano

Burano

Isola di San Giorgio

4 commenti:

  1. Ciao, che bellissimo viaggio avete fatto, tu e tuo marito nelle foto siete splendidi, si vede che siete felici!
    Sai che questa cosa dei giapponesi l'ho notata anch'io a Milano? Sono andata a visitare la mostra di Leonardo, anche lì solo stranieri, e i giapponesi tutti coperti da capo a piedi...si dice che quello che difende dal freddo difende anche dal caldo...non so, io in questi giorni mi toglierei anche la pelle!
    Anch'io quando torno da una vacanza penso sempre a quando c'erano ancora i miei genitori che ci aspettavano...però dai, tuo figlio è stato bravo e Terry ha manifestato la sua gioia e la sua emozione come ha potuto!
    Un abbraccio.
    Antonella

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  2. Lo diceva anche mia madre che ciò che ripara dal caldo ripara anche dal freddo, ma a me veniva caldo solo al vederle quelle giapponesine così coperte!
    Mio figlio se l'è cavata. Vedremo poi al secondo round se continuerà a cavarsela o se mi lascerà una casa spaventosa! Povero Terry...ogni volta che lo lasciamo a casa mi piange il cuore, ma non sempre si può portarlo. Abbraccio ricambiato!

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  3. L'unica volta che sono stato a Venezia avevo otto anni .... ne ho un ricordo cupo, forse perchè quel giorno pioveva!
    Le donne orientali si coprono perchè prendere il sole, per loro, non è una cosa da "signore"; perdere il loro pallore significherebbe perdere la loro bellezza!!Proprio come accadeva in Italia tanti anni fa, quando ad essere abbronzate erano soltanto le donne più povere, costrette quindi a lavorare nei campi.
    Un saluto e l'augurio di un buon fine settimana.

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  4. Ti dirò... Vivere in Germania ti fa rimpiangere il caldo bollente lasciato a casa! E soprattutto avere scarsi livelli di vitamina D!
    Venezia... Ci sono stata tre volte, bellissima città! Bellissimi ricordi!!

    Buon weekend kat!

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