mercoledì 4 settembre 2019

Buon anno scolastico!



E’ iniziato un nuovo anno scolastico, prima per gli insegnanti, che assolveranno i tradizionali impegni di coordinamento, aggiornamento e programmazione, poi per i ragazzi. Per la prima volta, da quando ho compiuto i sei anni, non potrò più dire:
“ Domani andrò a scuola”, perché la mia carriera scolastica si è conclusa.
Il cordone ombelicale che mi ha legato per anni a questo ambiente non credo potrà mai essere reciso. Sempre continuerò ad interessarmi alle innovazioni, ai cambiamenti della scuola ed ai progressi dei miei ex alunni, ma lo farò da spettatrice.
Tanto ho insegnato e tanto ho imparato in questi lunghi anni. Molte persone ho conosciuto, migliaia di ragazzi ho visto crescere e diventare uomini e donne, continue collaborazioni con i colleghi e il personale scolastico mi hanno permesso di maturare, umanamente e professionalmente.
Sempre ho amato i miei alunni, anche i più discoli( perché tutti hanno un lato buono, basta cercarlo!), ed è stato proprio quell'affetto per loro che mi ha dato la forza per non mollare mai, per non perdere l’entusiasmo, la voglia di costruire e lavorare insieme.
Io credo di essere una di quelle persone fortunate che, sia dai propri insegnanti che dalle personali esperienze di vita, è riuscita ad “imparare ad imparare”, rendendomi conto dei miei limiti, ma trovando il modo per continuare ad apprendere e conoscere, spinta dalla curiosità e dalla voglia di migliorare.
Non cesserò di farlo, finché ne avrò la capacità e la forza, ed è questo che auguro a tutti gli studenti ed ex studenti: “ Imparate ad imparare e non smettete mai!”
A questo punto, a tutti i nuovi insegnanti, ai miei ormai ex colleghi e ai collaboratori scolastici, al personale amministrativo, ai ragazzi delle superiori che stanno affrontando gli esami di recupero, a tutti gli alunni che inizieranno tra una settimana o poco più, auguro un sereno, proficuo, collaborativo, interessante anno scolastico!

2 commenti:

  1. deve essere difficile rimanere lontano dal lavoro di una vita... e diciamolo, un posto del cuore

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    1. Beh, a dire la verità, non mi manca il lavoro in sé, ma l'ambiente nel suo insieme. Continuo ad interessarmi alle nomine dei giovani ( in questo momento, 22.30, sono ancora tutti riuniti fuori città a scegliere la sede...) e alle vicende dei miei colleghi ( chi sposa la figlia, chi è diventato nonno, chi ha iniziato una dieta...). Non ci si può sentire improvvisamente lontani da un mondo in cui si è vissuti per quasi tutta la vita...il distacco dovrà avvenire in modo graduale, ma nel cuore rimarrà sempre!

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