Finito il "tour de force" degli scrutini e degli
impegni annessi, è questo un periodo relativamente calmo in cui, il pomeriggio,
posso starmene in casa al calduccio a
trafficare con il pc e a guardare contemporaneamente la televisione. Mi servono
programmi tv che non impegnino troppo,
che possano essere seguiti con un occhio ed un orecchio mentre lavoro al
computer, pubblico i lavori degli alunni sul sito della scuola, o commento i
post sui blog degli amici. La tv mi tiene compagnia: mia madre ormai non parla
più da mesi, il gatto non dice nulla, e la casa mi sembra troppo silenziosa,
troppo vuota.
Capita quindi che mi vengano sott'occhio i vari talk show
pomeridiani con Barbara D'Urso, Silvia Toffanin ecc...
Mi rendo conto sempre più che, qualsiasi cosa succeda in Italia,
tutti ne approfittano per essere intervistati in uno di questi salotti. Tanto
per fare un esempio, è notizia di questi giorni il fatto che un padre sicuramente
impazzito sia piombato nella casa dei nonni di suo figlio, l'abbia preso e sia
corso a gettarlo nel Tevere. Un fatto veramente raccapricciante. Ebbene, pochi
giorni dopo il suo avvocato si trovava già nel salotto di Barbara D'Urso per
parlare dell'evento, per raccontare la situazione dell'uomo ora distrutto dal
rimorso ecc.. Ma una volta gli avvocati non dovevano mantenere il segreto
d'ufficio? Non parliamo poi di quelli del
caso di Avetrana che, a suo tempo li si
vedeva in tutte le trasmissioni parlare dei loro assistiti e del recente intervento
del sindaco Alemanno, che è andato a litigare con la Protezione civile
attraverso la tv.
Ancora si discute del naufragio della Costa Concordia. Solo
il capitano Schettino non ha potuto partecipare ai talk show perché,
notoriamente, relegato agli arresti domiciliari, altrimenti ci sarebbe andato pure
lui. Insomma, una volta in televisione c'erano attori, cantanti, professionisti
dell'informazione e dello spettacolo, oggi
invece ci vanno proprio tutti e mi aspetto da un momento all'altro di vederci
anche i miei vicini di casa o qualche conoscente.
Tutti a discutere per ore senza risolvere nulla, a litigare,
a pontificare e, finita la trasmissione, si è al punto di prima.
Per risolvere altri problemi si ricorre invece a
"Striscia la notizia". Odontotecnici che si spacciano per dentisti,
medici gemelli di cui solo uno svolge veramente la professione medica firmando
ricette anche per l'altro, piscine, centri sportivi, ospedali , ambulatori costruiti
e mai entrati in funzione...
Tempo fa una mia collega era molto arrabbiata perché la sua
classe era stata sistemata in una sorta di buco, con pareti sporche e umide, poca
luce e scarso riscaldamento. L'unico suggerimento che pareva appropriato, dato
i tempi, non poteva essere che: "Chiama Striscia la notizia!"
I cronisti dei telegiornali poi, si esprimono sempre in tono
concitato ed affannato, facendoci pensare a continue catastrofi. Ricordo la
recente nevicata a Roma. Era appena iniziato a nevicare e le immagini rivelavano strade completamente
pulite, ma il commento sonoro descriveva già una situazione disperata con
traffico in tilt e suggerimento di non uscire di casa senza le catene. Nessuno
di noi qui al nord ha ancora montato le catene
e ci limitiamo tutti agli antineve, come si può viaggiare con le catene a Roma?
Insomma, la società
sta proprio cambiando evolvendosi verso la spettacolarità, la notizia ad ogni
costo, la privacy buttata in pasto al pubblico e sto cominciando a pensare che,
se mai dovessi litigare con mio marito, non potrò fare altro che mandarlo a chiamare a "C'è posta per te"per discutere
pubblicamente il da farsi. ;)
Non ho mai capito, però, come possa succedere che due
persone che vivono nella stessa casa partano per Roma per incontrarsi in una
trasmissione e riescano a farlo senza che l'uno sappia dell'altro fino al
momento della messa in onda...
Storie di ordinario squallore. E' più sono squallide e più piacciono e fanno spettacolo. Se ho tempo, mi guardo un bel film o mi sintonizzo su Rai news... Mi viene rabbia per quel che sento sì, ma non la nausea data dalla spettacolità del dolore.
RispondiEliminaBel post, Kat, bel post.
Il problema è proprio questo: più le storie sono squallide e più fanno spettacolo. E' brutto che ci sia tanta gente che le guardi, ma altrettanto che ci sia tanta gente che vuole parteciparvi come testimonial. Tutti questi ospiti costano poco perchè non sono famosi e, nello stesso tempo, rendono tanto a chi li mette in onda.
EliminaStriscia la notizia cura la difesa solo dei casi che fannno spettacolo!
RispondiEliminaE' un po' tragico che non ci sia nessuno cui rivolgersi per seri problemi se non Striscia la Notizia, povera Italia, malata di protagonismo televisivo.
Già, dici proprio bene! Il numero di italiani malati di protagonismo sta aumentando sempre più e tutto diventa spettacolo, persino la morte. Dove andremo a finire?
Eliminaspero che ad un certo punto ci si renda conto di quanto siano inutili queste vanità, però non con il finto pebenismo/serietà di quelli come Monti.
EliminaCome hai detto tu da me "nel bene e nel male basta apparire".
RispondiEliminaSolo, mi chiedo, come può ogni 'apparizione' mediatica supplire a quel bisogno di stare da soli e
vi-ve-re il proprio dolore?
Truman show, siamo in un Truman show.
sherabunanotteconilventoelanevettasottile
SHERAZADE:
EliminaDici bene, siamo in un Truman show. Questo desiderio sfrenato di apparire in tv ad ogni costo è preoccupante. Non so proprio dove andremo a finire!
un baci8 forte;)))))) ciao prof!
RispondiEliminaCiao Stefano, baciotto anche a te e buona settimana!
EliminaSi è tutto vero ciò che hai scritto.Si arriva al punto che è meglio accendere la tv per vedersi un bel film e basta.
RispondiEliminaBuonanotte cara Kate
♥ vany
Purtroppo anche i bei film non sono molti...In ogni caso, l'importante è non credere a tutto ciò che ormai ci viene propinato e non seguire il mucchio come pecoroni.
EliminaBuonanotte anche a te, dolcissima Vany!
dai,Kathe, se litigo con alberto vengo anch'io a C'è posta per te...
RispondiEliminaBENTROVATA!!! ti linko subito.
un abbraccio,
onda
ondainlove.wordpress.com
Ciao Onda, sono proprio felice di ritrovarti. Proprio in questi giorni mi chiedevo dove fossi finita e come stessero proseguendo le tue avventure. Verrò subito a leggerti! A presto!
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