Era
da un po' di tempo che la mia amica Fla ed io pensavamo di trovarci un
pomeriggio per scambiare due chiacchiere. Finalmente, ieri sembrava fosse proprio
arrivata la giornata giusta e mi ero preparata a riceverla. Mio figlio,
arrivato dal lavoro, era andato a dormire. La sera prima era stato ad una festa
di compleanno e aveva fatto le ore piccole,
con un sonno non ancora recuperato del tutto. Mio marito era uscito con
il cane e mi aveva informata che non sarebbe tornato fino alle diciotto. Mia
madre stava girellando in cortile, come il solito, ed io cercavo di mettere a
posto la cucina in modo da avere tutto il pomeriggio libero da dedicare alla
mia amica. A un certo punto, ho pensato che erano già passati troppi minuti
senza vedere mia madre, così sono andata a cercarla. L'ho trovata in fondo
all'orto, seduta nella fossa del compostaggio, mezza sepolta dall'erba tagliata
del giardino e contornata da bucce di banana. Non sembrava particolarmente
spaventata e non si lamentava neppure, comunque c'è voluto del bello e del
buono per riuscire a tirarla fuori e ripulirla.
Era tutta verde e sembrava l'incredibile Ulk. Appena rimessa a lucido, l'ho coricata.
Poco
dopo è arrivata Fla e le ho detto contenta: "Abbiamo il pomeriggio per noi, possiamo
chiacchierare tranquille, i miei familiari sono tutti sistemati!"
Stavamo
giusto sorseggiando un buon caffè quando si è aperta una porta. Mia madre si
era già svegliata e dimostrava chiaramente l'intenzione di ricominciare i suoi
vagabondaggi in cortile. Temendo che finisse un'altra volta nel compostaggio, l'ho
sistemata sul divano e le ho dato una brioche. L'unico modo per tenerla un po'
ferma è, infatti, quello di farla mangiare.
Ci stavamo appena rilassando
nuovamente un pochino quando è squillato il cellulare. Era mio marito che
m'informava dell'arrivo del vetraio con la nuova porta della doccia e mi faceva
sapere che anche lui e il cane stavano tornando a casa. Poco dopo è arrivato quindi
un grosso furgone con il vetro e due operai e, subito dopo, anche la mia dolce metà con volpino scodinzolante al
seguito. Terry non sapeva più se fare le
feste ai vetrai o a Fla, correva quindi dagli uni all'altra rotolandosi a
pancia all'aria per farsi coccolare, mentre mia madre riprendeva la sua fuga ed
io dovevo inseguirla perché, nel trambusto, il cancello era rimasto aperto e
stavolta avrei proprio potuto perderla del tutto. La mia povera amica era
piuttosto frastornata e continuava a dire che avrebbe fatto meglio ad inforcare la bicicletta e tornarsene a casa,
ma io rispondevo che ormai la situazione era sotto controllo e potevamo
riprendere i nostri discorsi.
Sistemata mia madre sul divano, calmato il cane,
dato le indicazioni agli operai che montavano il vetro, ci siamo nuovamente
sedute, ma l'avevamo appena fatto che già squillava il campanello. Era un amico
di mio figlio che era passato a chiamarlo per andare a Torino. Svegliato il
pargolo, che nel frattempo aveva continuato a dormire della grossa, bisognava
far spostare il furgone perché ostruiva il passaggio ai ragazzi che dovevano
uscire con la macchina e, nel frattempo, era necessario trattenere il cane perché,
con il cancello aperto, tende a scappare per andare a trovare una cagnetta che
abita poche case più lontano, con il rischio di finire sotto qualche auto. La
povera Fla era già di nuovo in piedi con la borsa in mano, pronta alla fuga. Bisognava
portare poi qualcosa da bere ai vetrai e, successivamente, permettere loro di uscire
dal cancello col furgone, riacciuffando quella birba d'un cane che continuava a
scodinzolare e a correre dietro all'uno
e all'altro e mia madre che, nel frattempo, stava nuovamente girando in
cortile.
A
farla breve, la mia amica ed io abbiamo avuto ben poco tempo per rilassarci e
per scambiare quattro chiacchiere, anzi, mi sa che le sarà pure salita la
pressione, con tutto quel trambusto!
E
pensare che avevamo programmato un tranquillo pomeriggio di relax. Avrei dovuto
mettere in conto che, a casa mia, il termine "relax" non esiste!
Forse sarebbe meglio non fare mai programmi..... Io ho quasi perso l'abitudine di farlo; c'è sempre qualcosa che va storto.... Alla fine mi dico"poteva anche andare peggio" ma è un piccola consolazione. Ti auguro di trascorrere un buon fine settimana nel sospirato relax .. Un caro saluto
RispondiEliminaAh anch'io ho capito che non devo più fare programmi. Non me ne va bene uno...ma, alla fine, ci ricasco sempre e, ogni volta, ho la riconferma che non li devo fare!
EliminaI programmi ci creano sempre aspettative che poi inevitabilmente vengono frustrate! Però siete proprio una famiglia simpatica e poi ieri doveva esserci un influsso strano nell'aria del Piemonte perchè anche a me ne sono successe di tutti i colori!
RispondiEliminaCiao, a presto.
Antonella
Ah ecco, la colpa era tutta dell'influsso negativo eheheheh! Mal comune, mezzo gaudio, come si dice!
EliminaMi sa che trovare un po' di tranquillità per te sia impegnativo come la ricerca del Santo Graal
RispondiEliminaSe la tua amica è una persona intelligente - e se è tua amica non ho dubbi di crederlo - avrà compreso la situazione. La prossima volta impacchetta mamma-figliolo-marito-cane... e vai tu a casa sua :-)
Elisa
Hai proprio ragione: l'unico modo per stare tranquilla è quello di andare fuori casa!:D
EliminaMi sa che il posto più tranquillo per fare qualche chiacchiera era la fossa del compostaggio:-)
RispondiEliminasi direi proprio di si. noi abbiamo due grandi compostiere a torre forse è il caso di prenderne una terza più alta in modo da ottenere due sedili ed un tavolino!
Elimina:D
Già...almeno potevo controllare che mia madre non ci finisse dentro! Però non avrei potuto seguire il lavoro dei vetrai in casa! E poi, diciamolo piano, ma la fossa del compostaggio...puzza un po'!
EliminaCapita anche a me di illudermi di poter stare tranquilla qualche ora con un'amica e di essere continuamente interrotta da mille imprevisti, per evitare ciò questi giorni di trambusto eccezionale, visto il trasloco da mia madre cerco di starmene buonina buonina e di andare a letto presto... tranne quando mi capitano momenti di insonnia come questo.
RispondiEliminaPurtroppo non si possono pianificare gli imprevisti! E a proposito di andare a letto...mi sa che dovrei andarci anch'io!
Eliminasembra casa mia1 per fortuna mio padre (88 anni) è molto autonomo e arzillo per il resto elettricistiin casa con tribù collaborante (alain si ostina ad aiutarli a tirare i fili e il figlio è stato dimesso ieri in seguito ad un incidente d'auto e adessom è inchiodato per 2 mesi aletto col busto!ieri tutto il giorno senza energia elettrica!
RispondiEliminaAh da come la descrivi credo proprio che a casa tua ci sia lo stesso trambusto che c'è nella mia!
EliminaTutto il giorno senza energia elettrica è un bel guaio...questo è peggio di quel che capita a casa mia!;)
Insomma, sembra che tu non possa mai rilassarti!! La prossima volta, vai tu dalla tua amica ché altrimenti la vedo dura!!
RispondiEliminaUn bacio, cara.
E' lo stesso consiglio che mi ha dato Elisa. Credo proprio che dovrò fare così!
RispondiEliminaLOL quando si dice essere multitasking!
RispondiEliminaVolevo anche chiederti un consiglio musicale, visto che mio figlio sta seguendo lezioni di pianoforte (e l'altro di violino) ci avrebbero offerto un pianoforte verticale del 1910 di una marca francese, con il retro in ghisa, non so se sia un dettaglio utile per capire di cosa trattasi, ha due candelabri sul davanti ed è di legno di noce, ci chiedono 500 euro, abbiamo chiesto ad un negozio di pianoforti per il trasporto ma ci hanno detto di lasciare perdere il pianoforte usato offertoci perchè di sicuro ci sarebbero tutte le corde da cambiare e non suonerebbe ugualmente bene come un pianoforte odierno da 1.200 euro, che ne pensi?
ciao! scusa lo spam!
Beh, io ai miei albori musicali avevo comprato un pianoforte simile,con i tasti ancora in vero avorio, che poco prima era stato completamente ristrutturato. Nel corso della storia l'ho fatto riparare diverse volte, rifacendo la martelliera, cambiando i legni ecc...L'ho anche fatto rattoppare per chiudere i buchi dei tarli, ma gira e rigira ritornano. Insomma, è sicuramente un pianoforte che suona bene ( io ho pure preso il dipploma studiando su quello) ma richiede molta manutenzione. Quelli di oggi sono fatti in serie e suonano magari meno bene, ma hanno il pregio di essere nuovi e, almeno per un bel po', non richiedono riparazioni. Una buona marca è il tedesco petrof, anche se è piuttosto "duro" e bisogna premere parecchio sui tasti.
Eliminagrazie per i consigli, intanto ci penseremo, in effetti rischia di essere poi assai costosa la manutenzione, ho raccolto informazioni sul sig. che gestisce il negozio di musica e sono tutte molto favorevoli.
EliminaForse ti saresti rilassata di più fuori casa, in un bar a bere una buona cioccolata o un buon gelato.
RispondiEliminaChe ci vuoi fare sei una chioccia e non cambierai mai.
Dolce serata.
♥ vant
Sicuramente! Forse al bar non capiterebbero imprevisti!
RispondiEliminaDolce serata anche a te!
Quoto Viola: al bar col cellulare spento per un'ora o due, non c'è altro modo...
RispondiEliminaBacio, tuo
Cosimo
sicuramente la prossima volta vi guarderete bene dall'organizzare a casa... ma ma... non capisco la tua amica! Invece di scappare con la borsa poteva semplicemente darti una mano e basta, magari portando da bere agli operai. Non sò, io lo avrei fatto invece di lamentarmi.
RispondiEliminaIn fondo ... cè la vie
Beh, la mia amica è una persona molto discreta e aveva paura di disturbare. Non si è lamentata, semplicemente voleva lasciarmi ai miei traffici senza dovermi preoccupare per lei.
EliminaNjë pasdite të qetë ... por jo shumë!
RispondiElimina(il titolo del tuo post in albanese... con google translate...) buona domenica
eheheheh! C'è sempre da scoprire qualcosa di nuovo!
RispondiEliminaSei una scrittrice sorprendente, hai creato una sceneggiatura tragicomica semplicemente presentando la cruda verità.
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