Il tempo scorre inesorabile e sembra che non basti mai.
Il bagno è quasi finito, manca solo la porta della doccia, ma
mio marito ha deciso che sia ora di “dare una bella ripulita” e imbiancare
tutto ciò che nell’estate, con il lavoro dei muratori, ha cambiato colore: bagno,
cucina, sottoscala, sgabuzzino… Lui, che imbianchino non è, ha sicuramente
bisogno di aiuto e così, tornata dal lavoro, devo dargli una mano a coprire o
spostare mobili, staccare e ripulire i quadri, togliere i baffi di colore che
cadono sul pavimento, tenere lontani dai luoghi di pittura mia madre e il cane,
rimettere tutto a posto.
Ci sono poi i lavori per la scuola. Sto cominciando ad usare
le famose LIM, lavagne multimediali interattive, che possono offrire spunti di
osservazione e lavoro interessanti, purché si prepari tutto prima: filmati,
esercizi, testi ecc… I pc forniti alla scuola sono lenti ( pur se nuovi!), la
connessione al web funziona a tratti, senza contare che, ogni volta che ci si
sofferma a controllare qualcosa, subito i ragazzi si agitano. Insomma, deve
essere tutto pronto e ben confezionato, o se ne ricavano più danni che
vantaggi. I pc sono pure completamente vuoti, pertanto bisogna installare i
programmi, inserire i codici di attivazione, registrarli…
Ieri, tanto per fare
un esempio, quando ne ho accesa una, ha cominciato ad installare gli
aggiornamenti di Windows e ho dovuto aspettare un bel po’ prima che fosse
pronta per lavorarci sopra.
Quando devono attendere, i ragazzi si agitano e
bisogna subito avere un lavoro cartaceo pronto per ingannare il tempo,
ugualmente si eccitano quando appare sullo schermo qualcosa che colpisce
particolarmente la curiosità e subito urlano come se fossero allo stadio. In
una prima hanno strillato ieri quando ho acceso la lavagna che, fino a quel
momento, mancando le prese elettriche, era rimasta spenta. Hanno strepitato
nuovamente quando sono apparsi dei cartoni animati e hanno sentito suonare un
programma allegato al loro libro di testo e lo stesso hanno fatto stamattina
quando ho installato un software per scrivere la musica ed è apparso il
pentagramma con tante icone da inserire.
Insomma, si dice tanto che gli alunni vadano
interessati ma, quando si propone qualcosa di bello, subito si agitano e fanno
venire l’esaurimento nervoso all’insegnante. Si sono comunque poi impegnati a
venire a scrivere, a turno, le battute di un esercizio e, al suono del
campanello, un alunno mi ha detto, tutto felice: “ Ai tempi di mio padre queste
belle attività non si facevano!”
“Hai ragione, puoi dire al tuo papà ( mio
ex alunno… sigh quanto sono vecchia! :(
) che la sua prof. in questi anni si è evoluta diventando tecnologica
eheheheh!”
Oggi invece ho cercato su youtube il filmato di “What a
feeling”, tratto dal film Flashdance. Ho una terza che potrebbe benissimo
essere raccontata nel libro “Io speriamo che me la cavi”. Più “sgarrupata” di
così non saprei trovarne un’altra. Tutto è troppo difficile, faticoso, noioso…
Gli alunni non hanno voglia di fare nulla, si distraggono, chiacchierano, dovrebbero
nuovamente svolgere un programma di prima media, per riuscire a seguirmi.
Siccome stiamo studiando il rapporto tra musica e cinema e ho trovato un temino
per flauti facilitato della canzone in oggetto, domani proverò a proporla,
unitamente al filmato. Speriamo bene!Ormai sono giunta alla disperazione.
Poi c’è il cane. Anche lui mi stressa non poco. E’
terribilmente attaccato a mio marito e, ogni volta che lui esce, piange e si
dispera, abbaiando a gran voce e correndo avanti e indietro intorno al
cancello, nella speranza di vederlo arrivare. Se lo chiudo in casa fa impazzire
mia madre, se lo lascio fuori disturba i vicini, che mi hanno già suggerito una
museruola oppure di impacchettarlo ed infilarlo nel bagagliaio dell’auto di mio
marito; in entrambi i casi fa andare
fuori di testa me, che sono già stressata di mio.
Qualche giorno fa mi è venuto in mente di piazzarlo sul
davanzale della finestra in modo da vedere il padrone che esce dal cancello con
la macchina. Lui ha guardato fuori con
estrema attenzione ed in silenzio, ha aspettato che la macchina si allontanasse
e poi, rimesso a terra, è subito andato a dormire nella cuccia senza abbaiare
nemmeno una volta. Ho provato ancora e nuovamente si è ripetuta la scena. Si
direbbe che lo strattagemma funzioni e che lui capisca che è inutile cercare il padrone perché è andato via. Cosa non si deve fare per un po’ di pace!
In ogni caso, con tutte queste attività, è rimasto ben poco
tempo per il blog e le amicizie correlate. Spero che mi perdonerete. Cercherò
di rimediare, appena possibile!
Ciao Kathe, ogni tanto vengo a leggere le tue vicissitudini scolastiche e familiari. Quando era cucciolo il cane di mio fratello faceva lo stesso ed è stato utilizzato lo stesso stratagemma.
RispondiEliminaBaciotti
Elisa
Acciderbolina Elisa, me l'avessi detto prima! Mi sarei evitata un bel po' di arrabbiature con quella birba di un cagnolino!
EliminaCara Kate
RispondiEliminache deliziosa persona sei...coraggiosa pure con tutte quelle piccole belve che ti trovi a scuola...tu non arrenderti mai.
Non importa il blog quando si può ci si ritrova
Buonanotte!!!
♥ vany
Eh deliziosa...temo che tra un po' diventerò una belva anch'io, quest'anno è particolarmente dura!
RispondiEliminaUn abbraccio, dolcissima Vany!
Ahahahah impacchettarlo e metterlo nel bagagliaio dell'auto mi fa troppo ridere :)
RispondiEliminaGià...tutti hanno un cane e pretendono che i vicini non si lamentino se abbaia, ma quando lo fa il cane del vicino...Non nego che a me dia abbastanza fastidio non solo l'abbaiare dei cani degli altri, ma anche del mio, pertanto cerco di zittirlo in ogni modo. I modi forti però non mi piacciono...povero, in fondo lui è disperato per quello che crede un abbandono, dovrei anche capirlo!
RispondiEliminaA proposito di insegnanti ieri ho trovato questo articolo. Ti prego di leggerlo.http://lastampa.it/2012/10/09/italia/cronache/vita-da-prof-dopo-anni-di-lavoro-record-di-disturbi-psichiatrici-AxSH06FMlkm0flUoyobiTN/pagina.html
RispondiEliminaMi ha colpito molto anche perchè so che è vero. Sai che a me succede di sognare di notte di trovarmi in una classe ingestibile e di svegliarmi angosciata? Poi realizzo che non è vero e tiro un sospiro di sollievo. Ciao.
Paola
Ho letto l'articolo. In effetti noi insegnanti siamo sottoposti ad uno stress continuo...e adesso vogliono anche aumentarci le ore e portarle a 24! Per me vorrebbe dire dodici classi e un orario pieno con neanche il tempo di andare in bagno. Temo proprio che finirei anch'io dallo psichiatra, come i casi di quell'articolo!
EliminaKatherine, sono rimasto sorpreso dal tuo incipit. Anche da te il tempo passa...
RispondiEliminaHo girato anche l'articolo segnalato da Paola ad alcuni insegnanti....
ciao
Riccardo, cosa pensavi...che da me il tempo si sia fermato? Sei tu a sorprendermi eheheheh!
RispondiEliminaL'articolo è preoccupante. Se penso che mi aspettano ancora parecchi anni in questa scuola sempre più problematica, mi sento male!
Questa del cane che si cheta stando sul davanzale a guardare il padrone che parte non l'avevo ancora sentita... proprio vero che c'è sempre da imparare!
RispondiEliminaE le tue cronache sono sempre una delizia!
Baci, tuo
Cosimo
Beh, nemmeno io avevo mai sentito di un cane sul davanzale, però funziona!:)
EliminaL'idea del cagnolino che segue il suo padrone dalla finestra è fantastica!!
RispondiEliminaPer il resto, CORAGGIO, vedrai che tra LIM, ragazzi agitati, pitture casalinghe e video di Flashdance, ce la farai! RESISTI! :)
Già...ci manca solo più che Terry saluti con la zampetta, ma credo che, prima o poi, arriverà a fare anche questo! Per il resto devo per forza cercare di farcela...siamo solo a ottobre, si salvi chi può!
RispondiEliminaah meno male che sei riemersa e mi dispiace nelllo stesso tempo per averti anche un po' sollecitata. "storie di ordinaria follia" potrebbe essere un'alternativa al "io vi racconto" :)
RispondiEliminaHo letto oggi un blog dove l'autrice lamentava che non esistono più gli insegnanti di una volta, quelli tutti abnegazione, testa bassa e magari con il righello pronto a colpire.
Se questo fosse vero ecco qui una bella eccezione che basta e avanza.
Sai essere psicologa anche con il cagnoletto!
sheraungrandeabbraccioammiratissimo
Ah come sempre tu mi sopravvaluti, non sono così brava! Sento anche che la mia pazienza sta cominciando ad esaurirsi...non so proprio come farò se dovrò andare in pensione a sessantasette anni! Col cagnoletto le sto provando tutte e, prima o poi, qualcuna l'azzecco. Ha una paura tremenda che il suo padrone l'abbandoni e gli sta appiccicato tutto il giorno. Vive in simbiosi. A volte mi fa persino pena, poverino!
EliminaLe tue vicissitudini sono scritte con naturalezza, come se avvenissero sotto i nostri occhi. Il tuo cagnolino...ha capito, finalmente. Anche gli allievi capiranno e si abitueranno alle lavagne tecnologiche, ben presto sorriderai delle iniziali difficoltà delle quali, probabilmente, ti ricorderai rileggendo questo post.
RispondiEliminaA volte ho l'impressione che sia più facile far capire il cane piuttosto che gli alunni!
EliminaGli allievi si abitueranno presto alle lavagne tecnologiche, ma non credo che i miei colleghi faranno altrettanto in fretta e, nel frattempo, chissà quanti guai combineranno!( e io dovrò correre a rimediare...)
Ciao Katerrine, sei grande, vivi tutte queste vicesitudini che mi manderebbero fuori di testa e riesci a raccontarle con una leggerezza e una simpatia che sono impossibili da trovare quando si vive una situazione di stress. Hai davvero tante risorse dentro di te.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i cani noi ormai siamo obbligati a portarli ovunque andiamo, preferiscono aspettarci in macchina piuttosto che a casa, in macchina stanno tranquilli, a casa piangono , ululano e anche quando rientriamo vanno avanti per un po' di tempo a piangere. E a essere sincera anch'io patisco a lasciarli a casa e sto male, così ce li portiamo dietro ovunque, anche sul lavoro.
Comunque ha un musetto troppo furbo e simpatico!
Ciao, a presto.
Antonella
Antonella, tutte queste vicissitudini stanno per mandare fuori testa anche me, non so fino a quando reggerò!
RispondiEliminaMi consola sapere dei tuoi cani, vuol dire che non sono l'unica con questo problema. Mio marito non può nemmeno manovrare la macchina in cortile per metterla in garage senza che accorra il cagnolino già disperato all'idea di essere abbandonato.
Il musetto è furbo davvero, non per niente è un volpino eheheheh!
Buon giorno Katherine! hai visto nella tag board ti hanno scritto dei visitatori Indonesiani!! che bellezza, il tuo blog è internazionale ;D ciaooo buona settimana!
RispondiEliminaHo sempre pensato che questa serie di messaggi indonesiani fosse SPAM... sbaglio, secondo te?
EliminaSe o mar adormecer em desvario
RispondiEliminaAs ondas não mais se formarem
Se as gaivotas se perderem do ninho
As árvores mais altas tombarem
Se o dia não encontrar a manhã
As nuvens deixarem de chorar água pura
Se as pedras da ilha roubarem a cor ao verde
As tuas palavras deixarem de ser raiva dura
Boa semana
Doce beijo
Buona settimana anche a te, O' Profeta!
RispondiEliminaPrendi tutto con molta calma, amica mia..
RispondiEliminaQuanto alla scuola, personalmente credo che i supporti tecnici e informatici siano fuorvianti e che il lavoro dell'insegnante debba essere basato sulla parola, sull'attenzione e sulla curiosità.
:-)
beh, credo che per quanto riguarda i supporti informatici sia necessario usare la giusta misura. Tutto va bene purchè non si esageri. La LIM può essere un aiuto, ma serve sempre la testa dell'insegnante per essere utilizzata al meglio, inoltre può fare abbastanza, ma non sicuramente tutto.
EliminaIl tuo secondo nome è SANTA PAZIENZA!!!!...
RispondiEliminaè vero che necessità fa virtu'... però però...
oltre ad essere una brava insegnante sei una casalinga super presente...
cavolo!!! Altro che tempo libero... dovresti farti clonare!!
Ah sicuramente le pazienza è tanta! Ma credo che di Katherine ne basti una...tutti i troppo stroppiano eheheheheh!
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