domenica 24 agosto 2014

I nuovi problemi della società odierna.




Oggi, sulla prima pagina della Stampa, Massimo Gramellini parla di Prandelli e Balotelli, gli eroi negativi dell'ultimo mondiale di calcio, che si sono appena accasati all'estero con stipendi raddoppiati. Essi vengono descritti come icone del buonismo e del cattivismo, esempio di una tendenza ormai dilagante che privilegia l'immagine alla bravura. Gramellini sostiene, e non a torto, che oggi, dal cinema alla musica, dalla politica alla finanza, in qualsiasi ambiente di lavoro, le persone capaci nella "relazione"prevalgano su quelle "di prodotto". Esse sanno pronunciare le loro banalità sempre nel luogo o sul social giusto e oscurano le manifestazioni d'intelligenza di chi lavora e fatica senza apparire. Sanno che in questo mondo, ormai superficiale e distratto, a nessuno interessano più le capacità e le competenze, ma soltanto i luccicanti contorni di chi sa vendersi bene. Chi riesce a far brillare i propri contorni è "bravo a prescindere" e non importa cosa sappia fare realmente.


Nella stessa pagina, la psicologa Vera Slepoj analizza il nuovo fenomeno dei padri che ammazzano i figli per punire le mogli, o sterminano addirittura l'intera famiglia perché è stressante e dà fastidio. La psicologa sostiene che non sia vero che atti di violenza del genere ci siano sempre stati poiché l'omicidio con brutalità dei bambini piccoli è un fatto nuovo legato ai nostri tempi.  Si tratta di casi che non possono definirsi depressivi, bensì di delirio, di accentuazione paranoica di onnipotenza.

" Non ho ciò che voglio, la famiglia mi stressa e allora la elimino".


C'è poi il caso degli occidentali, soprattutto inglesi, che abbandonano le proprie tradizioni e la religione per abbracciare le peggiori forme di quelle islamiche, trasformandosi in terroristi e bombe umane.


Valori come meritocrazia, affetti familiari, religione e amor patrio sembrano essere lontani ricordi. Persino il tempo non è più lo stesso, basti pensare a questa estate fredda, ricca di temporali, trombe d'aria, esondazioni, incidenti mortali. Sono aumentati i poveri, la classe media sta scomparendo, i giovani sono sempre più sfiduciati e molti adulti sono alla disperazione.

Aprire un giornale, guardare un telegiornale, equivale a scoprire una società globale che si va modificando in peggio, giorno dopo giorno, e non si può rimanere indifferenti di fronte a tanta sofferenza.


Anche mio figlio mi parla spesso delle sue conclusioni: una donna bella trova facilmente lavoro e fidanzato, mentre una donna poco bella fatica molto di più e, soprattutto, subisce molte delusioni senza nemmeno capirne il motivo. Un uomo trova un buon lavoro se è raccomandato, fa carriera soprattutto se è simpatico al principale e, per piacere ad una bella donna, deve assolutamente possedere un fisico muscoloso e sodo, meglio se con qualche tatuaggio.


Tutto sommato, sono contenta di non essere più una giovincella e di poter annoverare piacevoli ricordi del mio passato. Essere giovani oggi non è affatto facile ed anche piuttosto preoccupante. 


Che fare, pensando al futuro, se non educare i figli, gli studenti, ai veri valori della vita, al rispetto del prossimo, all'affetto per la famiglia, all'impegno, all'onestà? Sarebbe l'unica soluzione possibile ma, diciamolo francamente, finora i risultati di una simile educazione hanno portato spesso i nostri ragazzi a sentirsi dei perdenti in un mondo di bulli, veline e venditori di fumo.   

22 commenti:

  1. Hai ragione Catherine concordo con te.

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    1. Speriamo che qualcosa cambi, perchè un mondo fatto di esteriorità e di violenza è troppo brutto!

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  2. Ciao Katherine, faccio spesso pensieri simili e mi chiedo dove andremo a finire…poi rifletto e penso che nella storia dell'umanità spesso a periodi di degrado ne seguono altri di rigore e ricerca spirituale…chissà.. Però mi piacerebbe che si migliorasse sin da ora!!
    Un abbraccio e buona giornata
    Carmen

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    1. Speriamo cara Carmen, speriamo! Purtroppo sembra che la storia non stia insegnando molto, visto che si ripetono sempre gli stessi errori!

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  3. Si diceva così anche 60 anni fa quando era il mio turno ad averne 18 e suppongo fosse particolarmente dura per chi come veniva da una famiglia che più proletaria non si può. Mi è sempre venuto il dubbio che fosse un'ottima scusa per non fare un buon esame di coscienza sulle proprie capacità e, soprattutto, sulla propria tenacia e ostinazione. Per fortuna spesso son proprio i meno fortunati a trovare dentro di sé la rabbia e la cocciutaggine per sfangarla e magari accontentarsi di non esser diventato premio Nobel o padrone della FCA...

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  4. Sicuramente, ed è per questo che, nonostante tutto, noi mamme ed insegnanti continuiamo a predicare la via del bene, dell'impegno, dei valori. Speriamo sempre che, prima o poi, i fatti ci diano ragione e allora sarebbe proprio una grande soddisfazione!

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  5. È una società dell'apparire asservita al dio denaro, al sesso e all'oppressione del più debole usato finché funziona ancora e subito gettato come una cosa. Il mondo è dei furbi (l'intelligenza è tutt'altro) , ma è stato sempre così, soltanto ce ne accorgevamo di meno perché non c'era internet, la televisione faceva la pudica e la religione era una sequela di non fare questo e non fare quello, oggi si sono sveltiti, ho assistito casualmente a un venticinquesimo di matrimonio in chiesa, capitata accanto alla festeggiata, che si è presentata con una scollatura ai capezzoli col marito che, per dirla alla Parini, "immoto siede", per la regolarità dei tempi verbali immoto sedeva. Il prete lì davanti ha celebrato il tutto come se nulla fosse. È d'uso, ormai. Le tue parole, sia pure diverse dalle mie, sono lo stesso argomento del mio ultimo post, voglio solo aggiungere una mia espressione ormai tipica: vergogna al mondo.

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    1. Hai ragione. Anch'io mi stupisco di come siano diventati scollacciati gli abiti da sposa, tanto per dirne una. Persino i preti non si stupiscono più di nulla. Se non c'è ritegno in chiesa, figuriamoci fuori!

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  6. Qualche anno fa quando iniziò la crisi italiana ero convinta (e non solo io) che sarebbe stato durissimo affrontare la quotidianità, ma che forse si sarebbero rispolverati alcuni valori, come quello di apprezzare anche le piccole cose, che si sarebbero rinsaldati gli affetti visto che davanti alla difficoltà è quasi naturale sostenersi l'un l'altro.
    Come mi sbagliavo !!!
    E' venuto fuori il peggio degli esseri umani ed ogni giorno è un crescendo in negativo di cannibalismo.
    Ed anche io concordo sul fatto che essere giovani oggi non è affatto facile. Ho allevato mio figlio con sani valori ed ideali, ma come farà a continuare a crederci se tutto attorno si sgretola ?
    Sì, anche io sono egoisticamente contenta di non essere più giovane.
    Ciao Katherine :). Marilena

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    1. E' vero, anch'io credevo che, da tanti problemi, potesse almeno nascere un uomo migliore, che riscopriva i veri valori della vita, invece non è così. Forse non abbiamo ancora toccato il fondo?

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  7. ah ecco... la butti lì così' te un argomento così... ma sei matta!!!

    diciamo che tuo figlio ha ragione e che nessuno vede più le persone per come sono ma solo per come appaiono e con tale metro vengono giudicate e scelte
    è solo apparenza
    niente sostanza

    e tanti tesori camminano soli solo perchè splendono solo per chi possa vedere veramente ma ormai non funziona nemmeno con gli occhiali

    sai che è avanzata la mediocrità e l'opportunismo
    sai che gli uomini privati del loro potere padre-padrone si sono rivelati bambini cattivi senza sicurezze e anima?...punire l'amore e la libertà
    altro che medioevo

    e comunque una classe dirigente che vive molto al di sopra del popolo che governa è pari alla nobiltà di una volta, troppo lontata per capire veramente e governare giustamente
    ci vorrebbe una nuova rivoluzione francese... non in italia ovviamente, noi siamo il paese di pulcinella, dei napoletani che leccano il culo al borbone di turno mettendoglielo in culo e facendo finta che tutto va bene

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    1. Già...siamo diventati un popolo di buonisti che aiuta chi è lontano, ma non tende la mano al vicino di casa caduto in terra. I genitori non hanno più pietà per i propri figli, usandoli come mezzi per vendicarsi del coniuge, e i figli sfruttano i genitori, a volte uccidendoli per pochi soldi. Stiamo diventando tutti matti? Sono preoccupata!

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  8. Uno strano momento storico: violento e indifferente, disperato e malevolo. Io rimango ogni giorno turbata, stravolta, senza parole...e sempre più preoccupata.

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    1. Anch'io...non posso immaginare, per esempio, quella madre che ha ucciso a sassate il proprio figlio...L'avrà visto piangere, implorare, sanguinare...possibile che tutto ciò non l'abbia fatta desistere dal suo insano gesto? Possibile che la disperazione porti a tanto? Sono annichilita...

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  9. L'abbiamo voluta noi questa societa' che premia una persona su un milione
    a discapito dei novecentomilanovecentonovantanove che non ci arrivano.
    Adesso cosa facciamo, scropiramo l'acqua calda?

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    1. Almeno si premiasse chi merita...invece si premia chi sa apparire meglio. Abbiamo i mezzi di comunicazione, ma li usiamo male. Eppure io vedo tanti giovani che sanno distinguere ciò che vale da ciò che è apparenza. Li abbiamo educati noi. Ma, forse, quelli della nostra generazione che ancora sono dotati di buonsenso, sono troppo pochi e soccombono alla marea dei senza-cervello.

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  10. La tua analisi è molto lucida e puntuale e sai esprimere molto bene quello che pensi. Io lo condivido in pieno. Sono anch'io contenta di non essere più giovane (i miei anta sono moti).
    Ciao.
    paola

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    1. Già...noi i nostri obiettivi li abbiamo raggiunti, i giovani di oggi non si sa...poveri giovani...

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  12. ....la cosa positiva è che siamo arrivati talmente in fondo che adesso non possiamo far altro che risalire! :)
    Buona settimana.

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    1. Speriamo! A volte si crede di aver toccato il fondo, ma si è finiti in un buco nero, che fondo non ha!

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  13. Caterina
    questa è la società dell'apparire ma, io insisto, e credo tu convenga, che una grande maggioranza silenziosa NON è così.
    Io voglio crederci.
    Ci credo perchè conosco te, tuo figlio che è giovane quanto il mio e frequentano ragazzi 'normali'.
    i 'Media' enfatizzano gli aspetti peggiori della società e basta vedere come i telegiornali si dilungano nel descrivere gli orrori.

    Hai scritto un articolo bellissimo. Grazie
    sheragrandiabbraccipiovosi

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