E' arrivato novembre, con il freddo, le
piogge, le giornate brevi e scure. Ho messo in garage la bici, perché, credo,
sarà difficile usarla ancora per andare al lavoro.
Ricordo quand'ero piccolina e mia
madre mi portava alle elementari in bicicletta. Nei giorni di pioggia mi
copriva bene con una mantellina impermeabile, ma sono sicura che lei, invece,
si bagnasse tutta. Quanto tempo è
passato!
Ci sono stati i giorni delle visite
ai cimiteri. Mi sono aggirata tra le tombe riconoscendo, su di esse, le fotografie
di moltissime persone. Credo siano molte di più quelle che ora riposano tra i
fiori che quelle che ancora conosco in vita. Ci sono i parenti, gli amici, i
conoscenti, i vicini di casa, gli alunni e, da alcuni mesi, c'è anche mia
madre. Mi ha fatto uno strano effetto vedere la sua foto sulla lapide, il suo
sorriso com'era ai tempi in cui era lucida e si ricordava di volermi bene.
Mi rendo conto che il percorso più lungo
della mia vita sia già stato compiuto e
quello che resta sarà più breve, ma sicuramente difficile, perché quando si è
giovani si è proiettati nel futuro, con progetti, sogni e speranze da
realizzare, quando si è persone mature si può solo sperare che tutto resti
com'è il più a lungo possibile, soprattutto per quanto riguarda le forze e la
salute.
Persino il mio medico sta cominciando
a dare segni di smemoratezza: sbaglia a prescrivermi le ricette, non ricorda le
mie patologie... stasera gli ho telefonato chiedendogli di prescrivere un esame
a mio marito e lui si è preso gli appunti a mio nome. Meno male che me ne sono
accorta e gliel'ho fatto rilevare, non vorrei mai ritrovarmi a dover controllare
la prostata o similari! Insomma, anche lui non è più quello di una volta. Tutto
cambia, tutto subisce i segni del tempo. Che stia venendo l'Alzheimer pure a
lui?
Anche la pioggia non è più la stessa.
Ogni volta succede qualcosa di terribile: allagamenti, frane, incidenti, case
evacuate, raccolti distrutti, morti... Nella
mia città è difficile che ciò succeda, perché si trova a 300 m. su un
altopiano, ma basta scendere nei paesi vicini, a pochi chilometri, per correre già qualche rischio, vista anche la vicinanza
di due fiumi: il Tanaro e lo Stura.
Insomma, è difficile sentirsi sereni
e positivi a novembre e, forse, non solo a novembre...
Stagioni, solo stagioni. vanno e vengono, poi ritornano, è fisiologico. Prova asorriderci su con magari solo un po' di malinconia.
RispondiEliminaGià...ma, ogni volta che ritorna una stagione, abbiamo un anno un più, e quelli non ritornano! Un sorriso comunque ci sta perchè, per fortuna, i momenti belli ci sono sempre, a qualsiasi età e con qualsiasi stagione!
EliminaTutto quello che hai raccontato fa parte del ciclo della vita, tranne queste alluvioni e straripamenti che sono colpa dell'uomo, e si potrebbe fare qualcosa, ma nessuno si preoccupa più di tanto perché si dovrebbe cambiare lo stile di vita occidentale. Al3ph
RispondiEliminaUna volta gli uomini erano magari meno istruiti, ma molto più saggi e laboriosi. Sapevano cosa fare per pulire gli argini dei fiumi ed impedire le esondazioni, oggi si parla troppo e si fa troppo poco!
Elimina'forse nn solo a Novembre'.
RispondiEliminaCaterina, abbiamo i figlio ormai grandi e il cammino più arduo per loro, quello che ci teneva in ansia, è stato fatto per la nostra parte.
Oggi a pranzo con un amico che poi doveva andare a comprare il regalo per la figlia 29enne ho detto che per assurdo ora sto vivendo il mom più sereno della mia vita.
Ben oltre il mezzo del cammin di nostra vita l'idea di non arrabbattarmi mi reca sollievo.
Sono cambiate anche le stagioni diventando violente come i tempi che viviamo. Sento il bisogno di ripararmi.
Ti abbraccio con affetto, cara amica.
sheralchimieperfette
Sì, per quanto riguarda noi, si tratta di momenti in cui non abbiamo più preoccupazioni per il lavoro o per i figli piccoli, ma resta il fatto che andiamo verso la via degli acciacchi e non si sa mai cosa potrebbe capitare. I nostri figli hanno superato i momenti dello studio, ma non hanno ancora realizzato tutti i loro sogni, lavorativi e familiari.Manca sempre qualcosa, e noi mamme siamo sempre in apprensione...
EliminaAbbraccio ricambiato,cara amica!
Quello che tu scrivi è perfettamente vero, cara Katherine, vedo che adesso fai da mamma anche al tuo medico smemorato...
RispondiEliminaIo, ieri sera, ho preparato la salsa al basilico per oggi, ho chiuso il gas in extremis e dovevo aspettare che si raffreddasse per metterla nel frigo, ma sì, sta ancora sul gas.
Quanto amo la salsa al basilico con l'aglio in polvere, se ci si aggiunge una rapida besciamella e, a freddo, il parmigiano grattugiato è uno dei miei piaceri insieme all'uovo alla coque.
Comunque ci sono lati positivi anche nella vecchiaia: un distacco dalle stupidità correnti, la coscienza, il tempo libero per sè. Qualche progetto lo faccio sempre e sicuramente non tengo un teschietto sulla scrivania al posto del mouse.
In quanto a figli e nipoti amatissimi, impareranno a rimboccarsi le maniche anch'essi, noi lo abbiamo fatto.
Cara prof., un abbraccio e un grazie gigantesco per la tua presenza nella mia vita.
Abbraccio ricambiato,cara amica Domenica Luise,e grazie anche a te per la tua presenza e le affettuose parole che sempre sai donarmi!
RispondiEliminaMi ha fatto uno strano effetto vedere la sua foto sulla lapide, il suo sorriso com'era ai tempi in cui era lucida e si ricordava di volermi bene.
RispondiEliminaSi ricordava di volermi bene non si può proprio sentire! Te ne voleva ininterrottamente anche nel momento più trucido della sua demenza!
La foto migliore noi la stampiamo nei circuiti della nostra meoria e devo dirti che non ingiallisce mai. Se provi inquietudine al vedere la foto, vuol dire che lo scatto della tua memoria è ancora latente!
Grazie per esser e passata da mi ha fatto molto piacere e te ne sono grato.
Buone cose a te e alla tua famiglia e se tiposso dare un consiglio cambia medico perché tutto nella vita finisce e non è giusto che certe cose possano in qualche modo nuocerci!
Ciao. Claudio
No Claudio, mia madre mi ha voluto un mondo di bene,ma poi mi ha dimenticata e credo abbia dimenticato anche il significato del volere bene,come quello di qualsiasi altro sentimento.Mia madre era diventata un'altra, negli ultimi sette anni di vita. I ruoli si erano invertiti e sono stata io a farle da madre.Ho dovuto imparare ad amarla di nuovo, ma non posso negare che mi sia mancata moltissimo quella che era prima, e mi manca ancora adesso.
EliminaSul medico probabilmente hai ragione, ma è il mio medico da più di trent'anni e gli sono affezionata. Sicuramente dovrò tenerlo un po' sotto osservazione eheheheeh!
E' tristissimo quando i nostri punti di riferimento di sempre cominciano a cedere come colonne sotto un peso troppo pressante... sì, hai ragione.
RispondiEliminaMa novembre rimane sempre un mese bellissimo...
Già...più passano gli anni e più si perdono punti di riferimento. In quanto a novembre,devo ammettere che ha dei colori bellissimi,ma resta il fatto che porta con sè i primi freddi, le piogge e la malinconia dell'autunno.Novembre è anche il mese del compleanno di mia madre, che negli ultimi anni non siamo più riusciti a festeggiare perchè non ricordava più il significato del compleanno.Insomma, decisamente novembre non è il mio mese preferito...
Eliminaio voglio le castagneeeee
RispondiEliminaLe caldarrosteeeeeee!!!! :)
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