Ho pensato tante volte, in questi
giorni, di scrivere qualcosa di nuovo ma, francamente, in questo periodo mi
sento come svuotata, priva di fonti d'ispirazione.
Succedono fatti sempre più drammatici
intorno a noi; ogni giorno che passa accade qualcosa di brutto, per non dire
terrificante. E' notizia di oggi di quella povera ragazza iraniana, Reyaneh,
impiccata per aver osato difendersi da uno stupro ed è notizia di ieri il
ritrovamento di Elena Ceste, morta probabilmente fin dal giorno della sua
scomparsa...Ci sono poi le decapitazioni dell'Isis, i femminicidi, gli omicidi
in famiglia...Non mancano la disoccupazione, la disperazione della gente che
non ha più soldi per mangiare, l'aumento dell'accattonaggio, la violenza sugli
animali...
Penso a tutto ciò e non riesco più a
essere felice, perché questo mondo, nonostante gli esempi della storia, sta
diventando sempre più violento e disumano. Ladri ed imbroglioni, poi, raggirano la povera gente e, a forza di sentir
parlare di inganni, diventiamo, nostro malgrado, diffidenti, tanto da non
aiutare più il nostro prossimo, non per cattiveria, ma per paura.
Ricordo, una notte, mentre tornavamo
dal mare, di aver visto due motociclisti apparentemente in panne proprio sotto
una galleria. Potevano aver bisogno di aiuto, ma a quell'ora non c'era nessuno
in giro e fermarci con la macchina in galleria poteva essere pericoloso. E se quei
due avessero solo fatto finta di essere in difficoltà, per poi approfittare
delle persone che si fermavano per aiutarli? Avevano il casco in testa, non si vedevano
in volto. Perché non se l'erano tolto? Così non ci siamo fermati, sentendoci
però in colpa. Tutto questo perché,
troppo spesso,si sente di persone che si fermano a soccorrere qualcuno scoprendo,
dopo, che era tutto combinato e che un complice si era premurato di alleggerire
la loro macchina di borse e borselli.
I giovani, poi, sono sempre più
demotivati e disillusi. Conosco una ragazza, tanto per fare un esempio, molto
arrabbiata perché, sul lavoro, le è stata preferita un'altra collega per un viaggio
di lavoro in una ridente zona turistica. Quest'altra ragazza ha avuto alcune
note di demerito sul lavoro mentre lei non ne ha avuta alcuna, ma la collega è
molto più carina e, evidentemente, piace di più al responsabile di reparto (anche
lui partecipe al viaggio). Insomma, spesso la bellezza conta più delle capacità
e dell'impegno.
C'è poco da stare allegri. A casa
mia, l'unico veramente felice è il cagnolino, che è l'immagine stessa della gioia,
purché possa stare accanto ai suoi amati padroni.
Buona domenica e buona settimana a
tutti!
Ciao Katherine, le tue sono riflessioni che purtroppo condividiamo un po' tutti…per fortuna ci vengono in aiuto i nostri amici animali che, con la loro spensieratezza, ci donano momenti di pura gioia!
RispondiEliminaUn abbraccio e…nonostante tutto…buona domenica!
Carmen
Ti capisco. Non è necessario 'pensare' alle brutture di ogni genere perchè l'aria che respiriamo, i volti delle persone che NOI comuni mortali incontriamo sono sempre più spesso i volti di persone impaurite, tristi.
RispondiEliminaCredo ormanai in ogni famiglia ci sia una persona che non lavora, un figlio che desidererebbe incominciare una sua vita autonoma e gioco forza resta a casa oppure vola lontanissimo a fare il lavapiatti.
NO! non va bene affatto e ti capisco anche quando dici che il più felice è il cagnolino.
Un abbraccio e buona settimana anche attè e attenta a pedalare!
shera
Ed è proprio un bellissimo cagnolino felice. Condivido ognuna delle tue parole con la mia frase di sempre: vergogna al mondo. Sono presa da una tristezza immensa.
RispondiEliminaCiao, purtroppo stiamo vivendo un momento veramente cupo e sembra che tutto il " grigiore " del mondo ci pesi sulle spalle. Mancano le certezze a cui eravamo abituati e ci stiamo abituando agli episodi di cui tu parli e questo è drammatico.
RispondiEliminaFelice il tuo cagnolino che , si vede dalla fotografia è curato e protetto e si sente al sicuro...dorme nella stessa identica posizione del mio Platone.
Un abbraccio.
Antonella
saranno tempi duri...anzi durissimi e quello che vediamo intorno a noi purtroppo influisce la nostra visione delle cose.
RispondiEliminaIo ricordo gente sorridente che era felice di tornare a casa davanti la tv e magari compare qualcosa di inutile al mercatino sotto casa
... tempi felici
Si chiama depressione da tempi di decadenza: negarla fingendo un'allegria posticcia non è giusto e serio. Siamo umani e il cagnolino è un'altra dimensione.
RispondiEliminaSai come dice il proverbio? Fa più rumore un albero che cade piuttosto che un'intera foresta che cresce ... il male c'è sempre stato ma a questo mondo c'è ancora tanta bellezza, tanto amore! Concentriamo la nostra attenzione sul bene invece che sul male ... e cerchiamo sempre di essere noi per primi un raggio di sole nella vita degli altri!
RispondiEliminaMai lasciarsi scoraggiare!
Ti abbraccio.
Bau bau
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