domenica 26 ottobre 2014

C'è poco da stare allegri...



Ho pensato tante volte, in questi giorni, di scrivere qualcosa di nuovo ma, francamente, in questo periodo mi sento come svuotata, priva di fonti d'ispirazione. 


Succedono fatti sempre più drammatici intorno a noi; ogni giorno che passa accade qualcosa di brutto, per non dire terrificante. E' notizia di oggi di quella povera ragazza iraniana, Reyaneh, impiccata per aver osato difendersi da uno stupro ed è notizia di ieri il ritrovamento di Elena Ceste, morta probabilmente fin dal giorno della sua scomparsa...Ci sono poi le decapitazioni dell'Isis, i femminicidi, gli omicidi in famiglia...Non mancano la disoccupazione, la disperazione della gente che non ha più soldi per mangiare, l'aumento dell'accattonaggio, la violenza sugli animali... 


Penso a tutto ciò e non riesco più a essere felice, perché questo mondo, nonostante gli esempi della storia, sta diventando sempre più violento e disumano. Ladri ed imbroglioni, poi,  raggirano la povera gente e, a forza di sentir parlare di inganni, diventiamo, nostro malgrado, diffidenti, tanto da non aiutare più il nostro prossimo, non per cattiveria, ma per paura.  


Ricordo, una notte, mentre tornavamo dal mare, di aver visto due motociclisti apparentemente in panne proprio sotto una galleria. Potevano aver bisogno di aiuto, ma a quell'ora non c'era nessuno in giro e fermarci con la macchina in galleria poteva essere pericoloso. E se quei due avessero solo fatto finta di essere in difficoltà, per poi approfittare delle persone che si fermavano per aiutarli? Avevano il casco in testa, non si vedevano in volto. Perché non se l'erano tolto? Così non ci siamo fermati, sentendoci però in colpa.  Tutto questo perché, troppo spesso,si sente di persone che si fermano a soccorrere qualcuno scoprendo, dopo, che era tutto combinato e che un complice si era premurato di alleggerire la loro macchina di borse e borselli. 


I giovani, poi, sono sempre più demotivati e disillusi. Conosco una ragazza, tanto per fare un esempio, molto arrabbiata perché, sul lavoro, le è stata preferita un'altra collega per un viaggio di lavoro in una ridente zona turistica. Quest'altra ragazza ha avuto alcune note di demerito sul lavoro mentre lei non ne ha avuta alcuna, ma la collega è molto più carina e, evidentemente, piace di più al responsabile di reparto (anche lui partecipe al viaggio). Insomma, spesso la bellezza conta più delle capacità e dell'impegno.


C'è poco da stare allegri. A casa mia, l'unico veramente felice è il cagnolino, che è l'immagine stessa della gioia, purché possa stare accanto ai suoi amati padroni.



Buona domenica e buona settimana a tutti!

8 commenti:

  1. Ciao Katherine, le tue sono riflessioni che purtroppo condividiamo un po' tutti…per fortuna ci vengono in aiuto i nostri amici animali che, con la loro spensieratezza, ci donano momenti di pura gioia!
    Un abbraccio e…nonostante tutto…buona domenica!
    Carmen

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  2. Ti capisco. Non è necessario 'pensare' alle brutture di ogni genere perchè l'aria che respiriamo, i volti delle persone che NOI comuni mortali incontriamo sono sempre più spesso i volti di persone impaurite, tristi.
    Credo ormanai in ogni famiglia ci sia una persona che non lavora, un figlio che desidererebbe incominciare una sua vita autonoma e gioco forza resta a casa oppure vola lontanissimo a fare il lavapiatti.
    NO! non va bene affatto e ti capisco anche quando dici che il più felice è il cagnolino.

    Un abbraccio e buona settimana anche attè e attenta a pedalare!

    shera

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  3. Ed è proprio un bellissimo cagnolino felice. Condivido ognuna delle tue parole con la mia frase di sempre: vergogna al mondo. Sono presa da una tristezza immensa.

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  4. Ciao, purtroppo stiamo vivendo un momento veramente cupo e sembra che tutto il " grigiore " del mondo ci pesi sulle spalle. Mancano le certezze a cui eravamo abituati e ci stiamo abituando agli episodi di cui tu parli e questo è drammatico.
    Felice il tuo cagnolino che , si vede dalla fotografia è curato e protetto e si sente al sicuro...dorme nella stessa identica posizione del mio Platone.
    Un abbraccio.
    Antonella

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  5. saranno tempi duri...anzi durissimi e quello che vediamo intorno a noi purtroppo influisce la nostra visione delle cose.
    Io ricordo gente sorridente che era felice di tornare a casa davanti la tv e magari compare qualcosa di inutile al mercatino sotto casa
    ... tempi felici

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  6. Si chiama depressione da tempi di decadenza: negarla fingendo un'allegria posticcia non è giusto e serio. Siamo umani e il cagnolino è un'altra dimensione.

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  7. Sai come dice il proverbio? Fa più rumore un albero che cade piuttosto che un'intera foresta che cresce ... il male c'è sempre stato ma a questo mondo c'è ancora tanta bellezza, tanto amore! Concentriamo la nostra attenzione sul bene invece che sul male ... e cerchiamo sempre di essere noi per primi un raggio di sole nella vita degli altri!
    Mai lasciarsi scoraggiare!
    Ti abbraccio.

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