Sconvolge in questi giorni il fatto
accaduto a Torino, dove una tredicenne è stata per mesi violentata da ragazzini
come lei che la filmavano e la ricattavano minacciando di rendere pubbliche quelle
foto compromettenti.
La maggior parte dei compagni sapeva,
ma non si stupiva più di tanto. Pare
persino che la ragazzina, all'inizio della vicenda, si fosse vantata con le
amiche delle sue esperienze. Probabilmente non si era resa conto di essersi
cacciata in una situazione molto più grande di lei.
Sconvolge che i ragazzi, quando la
vittima ha cercato di ribellarsi, abbiano messo in atto la minaccia mandando
una fotografia dell'accaduto proprio ai genitori della ragazzina. Probabilmente
pensavano che l'avrebbero rimproverata aspramente, perché sicuramente era colpa
sua, e non avevano minimamente
immaginato che, così facendo, si auto-denunciavano come stupratori.
Il fatto è veramente preoccupante, ma
non dobbiamo pensare che dipenda solo dalla zona in cui è accaduto, in periferia, dove i ragazzi
stanno troppo spesso soli e in balia di ogni sorta di pericolo.
Ricordate il mio racconto umoristico
sul ragazzino chiuso in bagno durante l'ora di educazione sessuale? Ebbene,
parlando con la sessuologa si è scoperto
che molti adolescenti delle medie guardano
in tv un programma di cui non saprei dirvi il nome, ne' il canale che lo
trasmette, dove ragazzini minorenni parlano continuamente delle loro esperienze
sessuali, così come se raccontassero di aver fatto una gita fuori porta. Le ragazze della trasmissione descrivono la loro verginità come "un tappo" da togliere il più
presto possibile, per poterne poi parlare con le amiche. Non contano l'amore,
il rispetto, la condivisione di interessi ed ideali, l'importante è trovare
qualcuno che permetta di togliere "il tappo" il più presto possibile,
pena l'esclusione dal gruppo e l'etichetta di "imbranata".
Gli alunni, in particolare quelli di
una classe, tutti di ottima famiglia, si
sono dimostrati convinti che proprio quella trasmissione fosse la fonte di
informazione più attendibile sul sesso, pertanto non stavano nemmeno più a
sentire la sessuologa, tanto "sapevano già tutto".
A questo punto, gli insegnanti
possono cercare di vigilare, la scuola può fornire specialisti atti a spiegare i
pericoli in cui possono incorrere gli adolescenti, ma nessuno può sostituire la
famiglia e nessuno può vigilare sui contenuti di certe trasmissioni e sulle
frequentazioni dei figli se non i genitori. Una volta si pensava che i pericoli fossero
fuori, ma ora ci sono anche in casa, con Internet e la tv in camera.
Il mestiere di genitore è sempre più
difficile, ma bisogna imparare ad attrezzarsi non abbassando mai la guardia, non
c'è niente da fare. Il pericolo è costantemente in agguato.
Mia madre lo diceva sempre: "Figli
piccoli, problemi piccoli, figli grandi, problemi grandi!" Aveva ragione.
Kathy
RispondiEliminac'è anche un proverbio che dice 'Nulla di nuovo sotto il sole' nel senso che tutte queste brutture sono sempre accadute così come gli stupri e le botte del padre.padrone.
Ora se ne parla liberamente e la bestialità che si pensava la cultura potesse domare sbuca sempre.
Ricordi la tragedia delle ragazze del Circeo? Ebbene tutti e tre gli stupratori che poi uccisero due delle tre ragazze (la terza riuscì a salvarsi fortunosamente) venivano dal ceto medio alto romano.
Il sesso oggi non ha più tabù e va pure bene ma l'educazione più che sessuale dovrebbe essere sentimentale. Gentiliezza e rispetto.
sherabbraccicaricaricarissimi
Appunto! Infatti le nostre lezioni con la cosiddetta "sessuologa" sono più che altro tese ad una educazione "sentimentale", ma i ragazzi non sentono più. La televisione è più interessante!
EliminaPurtroppo io ho frequentato una scuola femminile essendo indirizzo Montessori e non conosco queste dinamiche miste, ma sono caduta dalle nuvole quando mi hanno detto, in più di una persona che le ragazze adolescenti facevano sesso o pompini (scusa...) nei bagni per farsi pagare le ricariche del cellulare.
RispondiEliminaA fronte di questa informazione parlare di morale, regole, rispetto e altro sia inutile.
Se decidi di vendere il tuo corpo per soldi o venderti per fare altro per soldi, instauri una base di pensiero che poi ci fa comprendere come sia ritenuto normale che i politici si vendano per soldi.
E sempre su questa linea morale e quindi di comportamento sociale, violentare una ragazza e ricattarla non è un abominio ma una variante dell'orgia consenziente. Lei era all'inizio d'accordo con loro nel fare e provare questa esperienza e quindi ha spezzato la linea del rispetto verso se stessa, tanto da ricattarla e violentarla più psicologicamente che fisicamente per mesi, perchè dopo non avevano più il suo consenso.
Il rispetto è quando qualcuno ti insegna in famiglia e a scuola a non farti usare violenza di nessun tipo o a fare cose, atti e parole contro la tua volontà e la tua morale.
Questo si dovrebbe fare ... è qui che si è persa la rotella dell'ingranaggio
Elisa
Già...ma la scuola riesce a farsi sentire quando la famiglia insegna ai ragazzi a fidarsi della scuola,spesso invece gli insegnanti vengono considerati solo dei rompiscatole che mettono il naso negli affari di famiglia. Era successo a me, anni fa, di cercare di far capire ad una famiglia che il figliolo frequentava cattive compagnie e fumava spinelli. La mamma era andata dal preside per chiedergli di ordinarmi di farmi gli affari miei!
EliminaSpesso i genitori credono più ai propri figli che agli insegnanti, anche perché sono meno seccature, ma non è chiudendo gli occhi che risolvono i problemi, e dopo sono bocconi amari
RispondiEliminaLucia, spesso è proprio così! E, quando si accorgono di aver chiuso troppo gli occhi, è già tardi!
EliminaStiamo cadendo sempre più in basso. Non dico altro. Ciao.
RispondiEliminaPaola
Stiamo cadendo sempre più in basso. Non dico altro. Ciao.
RispondiEliminaPaola