lunedì 13 giugno 2016

E' finita la scuola!



 
Immagine tratta dal web
Anche quest’anno siamo arrivati alla fine delle lezioni scolastiche. Per me si tratta del trentanovesimo come insegnante, e non è poco. Se poi ci mettiamo anche tutti gli anni vissuti come studentessa, si può veramente parlare di una vita trascorsa a scuola. Non parliamo poi del periodo in cui sono stata contemporaneamente da una parte e dall’altra della barricata, in quanto ho cominciato a diciotto anni a fare la supplente, anche se non avevo ancora terminato gli studi. 
( A quei tempi ad insegnare musica eravamo in pochi e i presidi, letteralmente, ci rincorrevano per averci nelle loro scuole …) 

Sarebbe veramente ora di “passare il testimone”, ma pare proprio che dovrò continuare a fare la prof ancora per qualche anno. Ormai sono diventata “la memoria storica” della mia scuola, la stessa in cui avevo frequentato le medie. 


In tanti mi chiedono come siano cambiati gli alunni  rispetto ad un tempo. A dire la verità, avendone sempre avuti tanti ( nove classi ogni anno, e anche di più…) ho visto veramente di tutto e non c’è più nulla che mi stupisca poiché, sul numero, mi è sempre successo di trovare alunni bravi e studiosi, altri birichini, altri ancora molto problematici, altri con un’intelligenza superiore al normale… Insomma, i ragazzi sono fondamentalmente sempre uguali, con i loro sogni, desideri, paure, ambizioni e problemi. ( tanti!). Diciamo che, ad essere cambiati, sono piuttosto i contesti in cui vivono.


Si notano un aumento nelle difficoltà di concentrazione e una maggiore protettività da parte dei genitori che, alla minima difficoltà, corrono a lamentarsi direttamente dal Dirigente, senza nemmeno preoccuparsi di avere prima un dialogo chiarificatore con il docente in questione.
Immagine di Emmanuel Chaunu tratta dal web

Ci sono poi famiglie in cui le vicende delle telenovele come “Beautiful” sono all’ordine del giorno e altre in cui la peggiore realtà supera di gran lunga la fantasia.

Si parla di “nativi digitali” ma, in realtà, la bravura dei nostri ragazzi consiste nei videogiochi, nelle chat  e nella ricerca di siti che sarebbe meglio non vedessero. Negli ultimi anni si registra anche un notevole calo nell’uso del pc a favore dello smartphone, utile per chattare sui social network, condividere file su wathsapp ed ascoltare musica da youtube. Non parliamo di scrivere correttamente in word, usare la posta elettronica o power point!  In effetti stiamo pensando di ripristinare corsi di informatica per alfabetizzare i ragazzi, istruendoli altresì sull’uso corretto dei social.

C’è stato inoltre un notevole aumento di alunni cui sono state diagnosticate la dislessia ( DSA) o problemi di apprendimento dovuti ad eccessiva vivacità, problemi familiari ecc… identificati come BES ( bisogni educativi speciali) e EES ( esigenze educative speciali). Ci sono poi i ragazzi con handicap, seguiti solo per poche ore dagli insegnanti di sostegno e non dimentichiamo un notevole aumento di ragazzi stranieri provenienti dai più vari Paesi del mondo, che spesso vengono inseriti nelle classi senza saper parlare nemmeno una parola della nostra lingua. A volte sono anche molto più grandi dei loro compagni. 


Ebbene, l’insegnante, che ha tutte queste belle situazioni in classe, deve poter adattare il programma a tutte le esigenze e dare a ciascun alunno ciò di cui ha bisogno. Deve leggere ai dislessici tutte le prove scritte e dare loro più tempo per rispondere, contemporaneamente semplificare i programmi per gli EES, correre dietro ai BES che non riescono a stare fermi, tradurre le spiegazioni con disegni e segni nel caso di incompatibilità linguistica, consolare, premiare, punire, psicoanalizzare e, qualche volta, fare anche il carabiniere.


Nel mio caso, visto che capisco un po’ l’informatica, si è trattato anche di trasformarmi in “tecnico” e di riparare, o almeno tentare di farlo, pc in panne, connessioni saltate, LIM difettose, CD incastrati nel lettore, cavi staccati, stampanti bloccate, problemi con il registro elettronico ecc… Tutti sanno infatti che, mentre i computer delle Scuole superiori richiedono la figura di un tecnico specializzato che abbia solo quella funzione, per i pc della Scuola Media basta la manutenzione di un’ insegnante di musica, con la collaborazione di una volontaria collega di lettere che, in tutte le loro ore “buche”, mentre gli altri sono in pausa, si bevono tranquillamente il caffè e scambiano quattro chiacchiere, si arrabattano e si arrovellano, cercando soluzioni sul web e spremendosi le meningi per rimettere a posto la situazione.  Logico no? I pc della scuola media sono diversi da quelli delle superiori, sono più “Facili!” :(   :(   GRRRRRRR!!!!!


Insomma, anche quest’anno, bene o male siamo arrivati in fondo, a parte le terze, che dovranno ancora sostenere gli esami. ( già si prospetta un’altra giornata di fuoco con la prova nazionale INVALSI, che potrebbe creare un intasamento sulla linea web e notevoli ritardi).

Io ho trascorso anche moltissime ore a pubblicare le attività scolastiche sul sito della scuola, ore che ho dovuto sottrarre ai blog e a voi, cari amici, virtuali e non. Spero che, prossimamente, mi sia più facile essere di nuovo presente.

A questo punto non mi resta che augurarvi una buona estate e darvi l’arrivederci a presto!

13 commenti:

  1. Certo che agli insegnanti oggi si richiede di avere dei superpoteri...non so proprio come facciate...ti ammiro davvero tanto Katherine!!
    Un caro saluto
    Carmen

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    1. Eh, bisognerebbe averli i superpoteri! In realtà facciamo ciò che possiamo, pur mettendocela tutta.
      Saluto ricambiato!

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  2. Cara Katherine, la prima considerazione che mi viene in mente è: non vorrei essere nei tuoi panni!!
    La seconda riguarda un problema cui hai accennato e che costituisce un luogo comune ormai fra i più ritriti, ovvero quello che i ragazzi di oggi siano dei "nativi digitali". Sarebbe forse più corretto definirli "analfabeti" o "disfunzionali digitali", dal momento che per la maggior parte non hanno la più pallida idea di cosa ci sia dietro gli strumenti multimediali che utilizzano né come si sia arrivati a poter usufruire di certi servizi, tanto che non si rendono nemmeno conto che a ciascuno di essi si accede tramite internet.
    Detto ciò, viste le premesse del tuo post, non mi rimane che augurarti buone vacanze! :-)
    (Esami a parte, naturalmente).

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    1. Grazie caro Jiulian Vlad, per la comprensione e per gli auguri. Speriamo davvero che siano buone vacanze e lo stesso auguro a te.

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  3. certo che sarebbe bello se tu avessi anche il tempo di scrivere un libro e raccontare tutto questo...

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    1. Il mio libro parlerebbe solo di tante storie vere, e i protagonisti potrebbero riconoscersi. Mi sa che non potrò mai scriverlo, anche se ci sarebbe veramente tanto da raccontare!

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  4. Fai un lavoro difficile e pieno di responsabilità ma è di sicuro anche un lavoro che regala incredibili emozioni e soddisfazioni!
    Ciao Katherine, a presto!

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    1. Sì, emozioni e soddisfazioni...ma bisogna dare molto prima di poter raccogliere e con i ragazzi non si sa mai come possa andare a finire. Ho insegnato, ma anche imparato, e so che dovrò ancora imparare molto, perchè i giovani cambiano e presentano problematiche sempre diverse.

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  5. Mia cara...ogni mondo è paese...non avrei cambiato uan virgla in tutto ciò che dici...anche, e non ultimo, il carico di insegnante informatica, figura di sistema per l'informatica, il sito, il registro elettronico e chi più ne ha più ne metta!!!!!
    Però... senza ironia...che BEL LAVORO facciamo!!! No lo cambierei con nulla al mondo, e nemmeno tu, ne sono certa!

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    1. Eh sì, cara Cristina, non lo cambierei questo lavoro, anche perchè è quello che ho sempre fatto e non so se saprei fare altro. Comincio ad essere un po' stanca però. Le energie non sono più quelle di una volta e gli anni passano troppo in fretta!

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  6. Bellss la vignetta, ironica ma da nn riderci troppo....
    MOlto interessanti - lo sono sempre - le tue osservazioni sul mondo della scuola e sui ragazzi.
    E' vero anche io che ragazzina nn sono più ho quasi totalmente dismesso il pc a vantaccio dello smart o del tablet ma insomma per me il danno non è eccessivo ormai difficile che possa recuperare!
    'Scenderete' a Roma?
    Che programmi pensi di dare?
    sherabbraccicarissimimissimi

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    1. Non credo che scenderemo a Roma, anche perchè mio marito c'è stato da poco, per vedere gli internazionali di tennis. Però non dobbiamo disperare, prima o poi c'incontreremo, ne sono sicura!
      Io non amo particolarmente smartphone e tablet, soprattutto il tablet, che mi affatica molto di più la vista rispetto al pc. Lo smartphone però è comodo: è piccino e sta sempre con noi, ovunque siamo. Però che lotte con il t9! Scrivo una cosa e lui la cambia con un'altra!

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  7. com'era più facile... 14 anni fa! Bravissimi tutti!

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