lunedì 26 agosto 2024

Terry e la giornata mondiale del cane.

 Oggi è la giornata del cane. Anch’io ne ho uno, un volpino,  come ben sapete.


Lo portammo a casa che non aveva ancora tre mesi, ma seppe subito farsi valere e trovarsi una posizione ben definita in casa. Era piccolo, stava in una mano! Aveva però dei polmoni ben strutturati e una voce potente. La prima notte cercammo di farlo dormire in una cuccia in cucina. Lui non guaì, non pianse, ma si mise ad abbaiare con tutta la forza che aveva, tanto che avrebbe potuto svegliare tutto il vicinato. Mio marito resistette per un po’, poi andò in cucina, prese lui e la cuccia e li portò in camera nostra, di fianco al letto. Da lì non si scollò più.

Nostro figlio scrisse su Facebook una frase lapidaria: “E’ ufficiale, sono stato sostituito!” In effetti era proprio come avere un altro bambino. Ci stava tutto il giorno alle calcagna e bisognava anche educarlo a fare la pipì in giardino. Prendeva con i suoi dentini tutto ciò che trovava e lo distruggeva: calze, ciabatte, magliette…In quel periodo avevamo i muratori in casa per ristrutturare un bagno. Gira e rigira non trovavano più spugne, attrezzi, panni…Un operaio non era italiano e non parlava bene la nostra lingua, ma si lamentava sempre: “Tuo cane ladro! Tuo cane porta via attrezzi!” Per farsi restituire il maltolto bisognava corrergli dietro per un bel po’ e per tutto il giardino. Inoltre non si poteva aprire il cancello sulla strada perché lui si fiondava immediatamente fuori a velocità supersonica, rischiando di finire sotto una macchina. Ogni volta che arrivava o usciva qualcuno, bisognava prima chiuderlo in casa a doppia mandata. Mai Terry fu nome più appropriato. Terry il terribile!

Arrivato ad un anno, però, maturò, si trasformò in un cane adulto e responsabile e non combinò più guai, anzi, quando uscivamo con lui, chiudeva immediatamente la bocca e non lo si sentiva più, socializzava con tutti, cani e umani, e lo si poteva portare tranquillamente al bar, al ristorante, persino a visitare una chiesa.

È incredibile quanto possa aiutare la socializzazione un cane! Le persone che incontriamo ci fermano per conoscerlo accarezzarlo, informarsi sulla sua età e sulle sue abitudini. Lo stesso fanno i proprietari degli altri cani, a cui Terry va regolarmente incontro. È maschio o femmina?” Chiediamo. Se è femmina non ci sono problemi, se non il fatto che lui ci provi con tutte. (In genere, sono però tutte sterilizzate) Se è maschio bisogna fare attenzione, perché non sempre i maschietti vanno d’accordo. C’è chi lo vede come un rivale ed è già stato aggredito tre volte. Insomma, ci sono alcune regole da seguire per portare serenamente a spasso un cane, inoltre bisogna essere provvisti di sacchetto per raccogliere le deiezioni, salvietta per lavargli il sederino (col pelo lungo che si ritrova, il bidet è necessario!) e anche l’acqua per bere e lavare le pipì. Insomma, una bella borsa piena di attrezzatura, come si fa per i bimbi piccoli!

Ora Terry ha dodici anni, ben portati. Corre, salta, insegue i gatti (li fa scappare, ma non li aggredisce), corteggia le cagnoline, fa le feste a tutti, chiede a gran voce i biscottini, vuole uscire ogni giorno per esplorare e conoscere altri cani, abbaia ai colombi sugli alberi e, quando lo lasciamo a casa da solo, ci aspetta sul davanzale della finestra, in modo da vederci immediatamente quando arriviamo. Ci impegna, perché ci sta sempre appiccicato come un’ombra e ci limita un po’ per quel che riguarda viaggi e vacanze, (che devono sempre essere anche a misura di cane) ma ci regala tantissimo amore, che vale bene qualche rinuncia.