Sul quotidiano "La Stampa" oggi è apparso questo articolo di Massimo Gramellini:
"Chiedo scusa se non esulto alla notizia che l’esercito americano
consentirà alle donne soldato di combattere in prima linea. La parità
nell’uccidere non mi sembra una grande parità. La parità nel drogarsi per
superare la paura di dare e ricevere morte. La parità nel parlare come il
caporale di Full Metal Jacket. Non era questo il percorso che noi femministi
sognavamo. Noi sognavamo un mondo meno aggressivo, dove fossero le donne a
contaminare il modello degli uomini e non viceversa.
Intendiamoci. Per ora il maschio violento e possessivo conserva il
monopolio dei delitti familiari e sessuali. Ma intanto al cinema le Angeline e
le Charlize hanno cominciato a menare come ossesse. Ve la immaginate Katharine
Hepburn prendere Spencer Tracy a calci nella giugulare? Negli uffici molte
donne assurte a ruoli di responsabilità hanno rinserrato il cuore dentro una
fodera di cinismo e alzato la mascella fino al soffitto. Non alternative ai
manager maschi, ma cloni in tailleur.
Quanto al futuro, la cronaca è invasa da storie di ragazzine che si
uniscono in gang per picchiare il prossimo: ieri, in una scuola media del
Pisano, il padre esterrefatto di un alunno ha sottratto una dodicenne al
pestaggio in stile Arancia Meccanica cui la stavano sottoponendo tre coetanee.
Finora, quando incrociavo qualche banda di bulli in una strada buia e poco
popolata, la presenza nel gruppo di una ragazza aveva il potere di
tranquillizzarmi. Adesso anche, ma nel senso che le andrò incontro per
ingaggiarla come guardia del corpo. "
E'
triste rendersi conto che, dopo tanti anni di lotta per acquisire gli stessi
diritti degli uomini, le donne abbiano ottenuto, più che altro, la possibilità
di clonarne i lati peggiori. Dall'altro lato, ogni giorno si continuano a leggere
notizie di stupri e omicidi perpetrati proprio da quegli uomini che dovrebbero
proteggere e amare le proprie donne: padri, fratelli, fidanzati, mariti...
Le
forze dell'ordine non aiutano i cittadini. Tante sono state le "morti
annunciate" per cui, forse, molte donne avrebbero potuto salvarsi se
fossero state maggiormente protette.
Cause
e processi vanno avanti per anni prima di arrivare ad un giudizio di condanna o
assoluzione.
Le
famiglie, sommerse da problemi economici, lavorativi, di separazione, prese dai
loro guai, spesso non si accorgono di allevare figli-tiranni, che crescono
viziati, arroganti e annoiati, fino a trasformarsi in bulli e "bulle",
e la scuola, sempre più priva di mezzi e
personale, pur rendendosi conto della situazione, fa sempre più fatica a farvi
fronte. Per ogni bullo da correggere c'è una vittima da difendere, un dialogo difficile
da instaurare con la famiglia, una privacy da mantenere. Mancano però insegnanti di sostegno,
psicologi, personale che possa controllare corridoi e bagni quando i ragazzi
escono da soli dall'aula. Le poche risorse rimaste vengono così impiegate per
tenere sotto controllo i ragazzi difficili, ormai in tutte le classi, a scapito di quegli alunni con difficoltà
cognitive che hanno il solo torto di essere "buoni" e di non dare
fastidio, mentre avrebbero veramente bisogno di qualche attenzione in più da parte
dei loro insegnanti.
Le
forze dell'ordine hanno le mani legate, trattandosi di minori e, comunque,
sconsigliano alle famiglie di denunciare i casi di bullismo, "per evitare
ritorsioni sui loro figli".
Di
questo passo, dove andremo a finire?
Andremo a finire che un bambino vittiama di bulli prende la pistola del padre e va a scuola a mmazzare una decina di compagni.
RispondiEliminaSpero di sbagliarmi.
E' proprio questo che mi fa più dispiacere. Noi insegnanti siamo continuamente con l'occhio puntato sul bullo per impedire ogni sua mossa, per evitare che faccia del male a qualcuno. Alla fine, qualche volta il bullo riesce comunque a mettere in atto i suoi propositi, fuori dalla scuola. Nel frattempo, mentre vigiliamo continuamente sul bullo, non abbiamo più il tempo di stare accanto agli altri ragazzi, soprattutto a quelli più fragili. E non c'è maggior rabbia di quella che monta, giorno dopo giorno, in un ragazzo timido e vessato. Quando esplode, è terribile.
EliminaMi trovo d'accordo con Massimo...la strada che si sta percorrendo è questa.
RispondiEliminaRiguardo al femmismo ( termine che detesto), sarò anche impopolare, ma non mi ha mai convinta, era quasi scontato che il punto d'arrivo era questo.
Ciao, un abbraccio e buon fine settimana.
Antonella
Il fatto è che questi bulli spesso sono così perchè anche i loro genitori lo sono, o lo sono stati. Spesso andrebbero prima rieducati i loro genitori.
EliminaIn quanto al femminismo... purtroppo, o per fortuna, uomini e donne sono diversi e dovrebbero completarsi e migliorarsia vicenda. Un conto è chiedere gli stessi diritti, come lo stipendio, una buona posizione sociale, un conto è ottenere la parità facendo le scaricatrici di porto o le camioniste ( con tutto il rispetto per queste professioni)o comportandosi in modo violento e maleducato. Uomini e donne dovrebbero imitare i lati migliori di ciascuno, non quelli peggiori.
Mi ha molto colpita l'altro giorno la notizia di una ragazzina di 13 anni pestata da tre sue coetanee perchè colpevole di aver rubato il fidanzatino ad una di queste. E' stata salvata dai passanti ed è dovuta ricorrere al pronto soccorso.
RispondiEliminaEcco dove si è raggiunta la parità maschi e femmine. Un abbraccio.
paola
Sì, è la stessa notizia che riporta Gramellini quando parla del pestaggio nella scuola media del Pisano. Concordo con il suo articolo proprio perchè anch'io vorrei per noi donne un altro tipo di parità. Copiare i lati peggiori dell'uomo è un ben misero traguardo, è un cadere in basso, altro che una conquista di diritti!
EliminaLa triste verità è che genitori male educati ed insegnanti mal vissuti, che sono pagati poco ( anche quelli "statali") e quindi si impegnano poco, sono stati presi in pugno mediante l'aggressività dai propri stessi figli ed allievi, ai quali non osano ribattere. Se invece le conseguenze fossero amare e i genitori dovessero pagare sull'unghia delle giuste (e salate) multe, penserebbero a controllare maggiormente i propri pargoli. La scuola deve tornare selettiva, non è corretto che chi vuole studiare si trovi la classe piena di svogliati e i meno dotati vengano favoriti contro i meglio disposti. L'intelligenza, in realtà, è castigata a favore della scempiaggine vera o presunta, i delinquenti sono difesi dall'avvocato d'ufficio, perché gli innocenti debbono essere calpestati, le signore ammazzate e offese, le mamme sfruttate all'osso? Quanti blog di poesia femminile valida sono stati chiusi perché non gliela fanno a reggere marito, figli, parenti e blog?
RispondiEliminaQui non si tratta di insegnanti poco pagati e poco impegnati. Quando un insegnante è solo e si trova a fronteggiare tante situazioni diverse e problematiche nella stessa classe, finisce con lo stare dietro a quella più pericolosa, per evitare che qualcuno si faccia male. Purtroppo, molti casi difficili hanno anche una situazione estremamente difficile a casa, con genitori spesso più violenti dei figli, pertanto è impossibile contare su di loro. Quali mezzi abbiamo, oltre alle note sul diario e le sospensioni? Ma sospendere un ragazzo problematico può voler dire lasciarlo sulla strada ed essendo un minore non si può. Non è così facile!
EliminaNon sono d'accordo sul non denunciare i casi di bullismo. Perché non si possono denunciare i genitori dei bulli minorenni, quando questi ragazzi sono dei veri aguzzini? Lo scorso anno ad una ragazzina di 3 media un bullo ha strizzato il c@pezzolo facendole venire un'ematoma pazzesco: se i genitori di quel bullo fossero stati denunciati, ora il ragazzo ci penserebbe due volte... invece no, continua nella sua strada violenta, protetto da tutti, anche dalle sue vittime.
RispondiEliminaAnch'io sono dell'idea di denunciare. Ma chi l'ha fatto ( e lo so per certo) è stato letteralmente spaventato dai carabinieri che gli hanno fatto presente che, così facendo, avrebbe messo in pericolo suo figio, perchè sicuramente sarebbe arrivata una vendetta da parte del bullo e della sua banda, e così il genitore ha ritirato la denuncia. Purtroppo, viviamo in una società che non ci difende affatto
RispondiEliminapurtroppo si decide di non denunciare quando non si ha la possibilità di essere veramente difesi
Eliminae la polizia è ridotta all'osso - tanto da non poterci aiutare in questo -
andremo a finire che ci toccherà difenderci da soli, perchè la giustizia è stata massacrata e smantellata da chi invece doveva eleggerla a capo del diritto di giustizia...
RispondiEliminaper il resto sottoscrivo tutto
io purtroppo non conosco il femminismo e pensavo di avere raggiunto tanto fino a che nel lavoro e nella realtà mi sono resa conto di quanto siamo ancora indietro su tanto...
si continua a fare carriera solo se gliela dai al capo e se ti ribelli ti fanno il mobbing - che non si può provare e quindi non ci si può difendere -
le donne, quelle vere, hanno le palle per essere vere donne e femminili
le donnine che fanno carriera con i cazzi degli uomini invece, fanno finta di essere maschi perchè non sono e non saranno mai all'altezza delle donne vere e quindi barano
però poi sono quelle a cui gli uomini permettono di fare carriera
perchè è ancora tutto nelle loro mani, nel bene e nel male
e noi ancora a lottare e difenderci
Coraggio Kate
RispondiEliminaDevi essere forte e Brava educatrice.
1 Abbraccio
♥ vany