venerdì 5 aprile 2013

A proposito di tecnologia...



Sembra ieri che fossimo intenti a scambiarci gli auguri di Pasqua, ma è già quasi passata una settimana. Quest'anno la mia sorpresa nell'uovo è stata piuttosto ricca, poiché si è trattato di un tablet. ( Ovviamente è una metafora, perché l'ho trovato tra le offerte in promozione e l'ho comprato...)

 A scuola si sta parlando tanto dell'esperimento "classe 2.0" cioè di una classe in cui gli alunni non avranno più zaini e libri, ma soltanto un tablet ciascuno, che conterrà tutto quanto è necessario all'apprendimento, consentendo inoltre la navigazione sul web.  La lavagna sarà multimediale e interattiva ( ne abbiamo già alcune, chiamate LIM) e, probabilmente, anche il registro sarà elettronico, con i voti consultabili online dai genitori.



Nel caso in cui il progetto andasse in porto, l'esperimento coinvolgerebbe, però, soltanto una classe o due, visti i costi, e chissà quando succederà che tutti gli alunni della scuola possano essere coinvolti ( noi abbiamo più di trenta classi...)


Ho provato a "smanettare" un po', ad installare qualche applicazione, a navigare, ma la mia vista si è piuttosto stancata, con tutto quel movimento veloce di pagine che scorrono sotto al dito, per non parlare degli errori di digitazione sulla tastiera, sensibilissima al tatto.  Ho provato a visualizzare uno spartito musicale: tenendo il tablet in posizione orizzontale, non si riesce a vederlo tutto, e non so come farebbero i ragazzi a mandare avanti la pagina, poiché usano entrambe le mani per suonare. La posizione verticale consente di vedere lo spartito completo, ma il pentagramma e le note sono piccolissimi, e gli alunni dovrebbero strapparsi letteralmente gli occhi per visualizzarli. Pensiamo poi che i ragazzi trascorrerebbero la mattinata a guardare il tablet o la lavagna interattiva, e altre ore al pomeriggio per studiare i testi sullo schermo. Se poi vorranno anche giocare con i classici videogiochi e chattare sui social-network, aggiungeranno altre ore. Quante saranno, alla fine, quelle trascorse davanti al pc? Se è pur vero che ne guadagnerà la schiena, non dovendo più sopportare il peso degli zaini, ne perderanno sicuramente gli occhi, con tutto quel tempo trascorso davanti al monitor.  Insomma, francamente non sono sicura che tutta questa tecnologia sia veramente così utile, perlomeno nella scuola dell'obbligo.


D'altra parte, una mia collega ed io siamo le "figure strumentali" relative all'informatica. I colleghi ci hanno già detto: "Meno male che ci siete voi, così vi chiameremo quando si presenteranno dei problemi!"

Peccato che noi siamo "anche e soprattutto insegnanti della nostra materia" e non so proprio come potremmo abbandonare la classe in cui stiamo lavorando e di cui siamo pienamente responsabili per correre in un'altra a "risolvere i guai informatici". Già ora stiamo faticando con le cinque lavagne interattive attualmente presenti nella scuola e il pc della sala insegnanti, non oso pensare a come faremmo se i pc diventassero trenta, e poi sessanta ecc...Insomma, ci vorrebbe un tecnico, come succede nelle superiori, che stia a disposizione delle classi e non abbia altri obblighi, ma nella scuola media non è previsto.

Come sempre, dovrà prevalere l'arte dell'arrangiarsi, sperando nella buona sorte. 


In ogni caso, aspettando di sapere se il Ministero sceglierà la nostra scuola per l'esperimento della classe 2.0, io ho deciso di fare qualcosa soltanto per me (almeno una volta ogni tanto ci vuole!) e mi sono iscritta ad un corso serale di Photoshop.



E' piacevole ritrovarsi a fare la studentessa e avere l'opportunità d'imparare qualcosa di nuovo. Tra i miei compagni di corso, anche un mio ex alunno. «Chi l'avrebbe mai pensato che un giorno saremmo diventati compagni di scuola?» Ci siamo detti.

 Io, tra tutti, sono la più vecchia. Stavolta faccio la parte della pluri-ripetente ehehehehe! Però devo dire che me la cavo e non sfiguro poi troppo. In fondo sono anni che uso quel programma, ma l'ho sempre fatto a mio modo ed era ora che cominciassi ad utilizzarlo come si deve.


Insomma, ho avuto parecchio da fare e ultimamente sono stata un po' latitante sui blog, ma presto verrò nuovamente a trovarvi tutti, state tranquilli!

18 commenti:

  1. Tanto per cominciare devi aggiornare il linguaggio. Non si chiamano programmi ma app. :-) Mica puoi andare da uno studente e dirgli che hai scaricato un programma sul tablet. Quello ti guarda come se fossi di un altro pianeta!

    Se fossi vicina le lezioni di photoshop te le avrei date io a gratis.
    Delle app per afre musica le ho scaricate anche io su iPad. Tipo batteria, piano, xilofono, arpa.... Il piano effettivamente è scomodo. Però mi pare che per fare musica veramente, ci siano delle tastiere da utilizzarsi. Però devo dire che la musica è un campo che non conosco assolutamente, sono negato. Ci sono anche delle app per scrivere musica e suonarla.
    Buon divertimento. Se scarichi il gioco wordox magari giochiamo insieme....
    ciao

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    1. Corretto il vocabolo! :-)
      Tutto sommato il corso di photoshop mi consente di tornare a fare la studentessa e non e' male! (Ma come si scrive la e accentata sul tablet?)
      In quanto agli applicativi mi riferisco a queli per scrivere sul pentagramma. Ne conosci qualcuno per android?

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    2. Come procede?
      No, non conosco app per scrivere sul pentagramma. L'unica cosa da fare è che tu vada nel market di android e fare una ricerca.
      Per fare È è accentate mi pare che anche su android tu debba tenere premuto il tasto un po' più a lungo, e compare la lista caratteri opzionali.

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  2. I tuoi post sono sempre sinceri, vivi, attuali e mi piacciono tanto. Stai facendo la moltiplicazione di Katherine... auguri e buonissimo lavoro, vedrai che tra un mesetto tutto ti sembrerà facile.
    E congratulazioni per Photoshop, ne vale davvero la pena. Io qua vicino non ho niente e quindi mi arrangio da sola, i modesti risultati stanno nel mio blog. Mah.

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    1. Ma! Io faccio fatica a scrivere con il tablet. Con la tastiera sono molto più veloce. Penso che vada bene per portarlo in viaggio, tenerlo nella borsetta al bisogno, ma lavorarci tutto il giorno è un'altra cosa.
      Con photoshop ho fatto diversi progressi. Finalmente sono riuscita a capire come funzionino i livelli e ho anche trovato molti strumenti utili che prima non avevo considerato. Resta comunque un hobby e non posso perderci troppo tempo, ma almeno adesso mi risulta tutto più facile.

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  3. Se si incomincia ad usare il tablet, dopo le prime difficoltà, ci si abitua talmente che il pc normale non piace più. Certe attività però sono meglio qui.
    Per quanto riguarda i rapporti con la scuola, mia figlia si trova benissimo comna la scuola della ragazza perchè può consultare il registro elettronico della classe. Si tratta però di un liceo.
    Buon fine settimana cara Kathe.
    Paola

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    1. Sì, il registro elettronico è utile, ma non credo che studiare sia tanto facile. Vuoi mettere quelle belle pagine dove si può sottolineare e aggiungere appunti?
      Il registro elettronico costa comunque circa ottocento euro, e usarlo solo per qualche classe non è proprio conveniente. Bisognerebbe avere Internet in tutte le classe e noi lo abbiamo in due su diciotto, figurati un po'!

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  4. Non ho il tablet ma l' iphone che è, appunto, un tablet in piccolo e non ne potrei fare a meno nel senso che poi come supplire al telefono? con un cellulare aggiuntivo? Qui a casa mi piace il pc con lo schermo grande e la tastiera e lo stesso vale per lavorare.
    Eppure alla fine della giornata gli occhi mi si incrociano.
    Nella situazione catastrofica generale, proprio stasera sentivo la scarsità di investimenti che l'Italia destina alla scuola. Ben vengano le sperimentazioni di cosi ampia tecnologia ma non credi che finirà, per ora, che i genitori e gli insegnanti si muniranno ognuno autonomamente degli strumenti per lavorare? Insomma a dirla brutta, oltre al sapone e alla carta igienica anche la tecnologia? Parlo sopratutto per quella parte del sud Italia che di 2.0 non ha neppure la 'copertura'. Photoshop! magari ma come tu sai io sono una pasticciona ;) .

    sheraoggituttogiardinoperchèilsoleraprimaverileecaldo

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    1. Usare il tablet per telefonare o ricevere telefonate non è proprio il massimo. Non è come un iphone e poi è troppo grande per averlo sempre dietro ( è largo 30 cm, impossibile tenerlo in tasca)
      Anche noi abbiamo problemi economici...potremo avere una classe tecnologia o due, ma poi ci fermeremo sicuramente lì. E tutte le altre?
      Con photoshop sto andando abbastanza bene e mi fa piacere tornare ad essere alunna, anche se un po' stagionata eheheheheh!

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  5. La pluriripetente ??? :D
    Che bel template hai messo !! buona domenica

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    1. Grazie, sonocontenta che ti piaccia il template. Avevo voglia di qualcosa che facesse pensare al sereno.
      Pluriripetente davvero, visto che i miei compagni hanno anche trent'anni in meno ( vedi il mio alunno...),però me la cavo, ecco!

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  6. Ho dato un'occhiata al centro commerciale, ed ho notato che gli unici apparecchi che potrebbero sostituire i libri sono quelli meno costosi, prova a vedere il kindle da 80 euro circa e dei prodotti simili della sony mi pare, sembra proprio di leggere su libro, anche se in effetti le pagine sono molto più piccole di quelle del libro. Invece i tablet più evoluti, desiderati, e costosi, sono come dei piccoli schermi di computer e affaticano la vista.
    Ciao e buono studio!

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    1. Pare che il ministero voglia i tablet per la possibilità di connettersi al web...Ma con questi alunni così piccoli e tanti somari non so quanti lo vorranno usare per documentarsi e non per chattare o giocare!

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  7. scusami cara...
    io non ti invidio proprio... appena sento odor di tecnologia mi viene la pella d'oca!!!

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    1. Già...quando gli alunni saranno costretti ad usare il tablet per studiare, finiranno per odiarlo, così come fanno i bancari che, dopo una giornata a vedere numeri, tornati a casa non vogliono più guardare un pc nemmeno se li pagassero!

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  8. stamattina sentivo un'intervista a radio24 di un'insegnante di latino e greco di Bergamo che parlava proprio di questo: la tecnologia come base per il cambiamento dell'approccio allo studio, inteso come interscambio tra allievi-insegnanti, allievi-allievi e insegnanti-insegnanti, con modalità di correzioni in tempo reale, insegnamento quasi individuale, anche se collettivo; l'uso di un vastissimo patrimonio librario senza aggravi anche fisici per nessuno. L'ho trovato esaltante, oltre che molto pratico.
    Speriamo che la scuola davvero evolva in questo senso.

    Un abbraccio, carissima.

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    1. Gia'... ma si parla di un liceo classico. Hai presente quanti alle medie userebbero il tablet per chattare e giocare invece che lavorare? E noi a fare i carabinieri. Io ho creato molti blog nel corso degli anni proprio perche' i ragazzi comunicassero, ma mai nessuno ha scritto una riga! E su facebook che scrivono....un sacco di strafalcioni! Insomma, io spero...ma correggere in diretta tutti quegli strafalcioni non sara' impresa facile!

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  9. Credo che dovremo arrenderci alla tecnologia,
    no, nemmeno arrenderci, essere promotori, ecco questo.
    per quel che riguarada il chattare durante la lezione
    sta nella bravura dell'insegnante coinvolgere gli alunni nella lezione,
    capisco che non sia cosa facile ma toccherà farlo.
    Trovo triste che non educheremo i ragazzi alla lettura su libri di carta, quelli veri,
    ma purtroppo stiamo andando verso una società che non ammette l'uso di supporti cartacei
    e se da una parte è un bene, dall'altra si perde un po' di poetica della lettura
    Pazienza, guadagneremo qualcos'altro che al momento mi sfugge.
    Ciao

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