In
questi giorni, in tv, non si parla d'altro che del canone RAI e
della sua nuova forma di pagamento sulla bolletta
della luce. Si dà il caso che, per quanto riguarda la mia famiglia,
i nominativi dell'abbonamento RAI e quello della bolletta elettrica
non siano gli stessi. Non vorrei mai che, tra qualche anno, mi
arrivassero richieste di arretrati non
pagati, visto che il titolare del canone non avrà più adempiuto al
dovere con il suo nome.
Guardo
le FAQ, sperando di trovare una soluzione, ma nessuna sembra
rispondere al mio quesito.
Scrivo
quindi una mail alla RAI spiegando l'inghippo e chiedendo una
soluzione. Mi arriva subito una ricevuta automatica, ma di risposte
neanche a parlarne.
Visto
che, ogni giorno, si parla di un numero verde al quale rivolgersi
per qualsiasi problema, telefono.
Una
voce mi risponde chiedendomi se voglia parlare in italiano o in
tedesco,invitandomi poi a cliccare sul tasto uno per la prima
soluzione e sul tasto due per la seconda.
Clicco
sul tasto uno e inizia la solfa: “ Quest'anno sarà molto più
facile pagare il canone RAI perché verrà addebitato sulla bolletta
ecc…”. In un secondo tempo mi viene detto che, se vorrò parlare
con un operatore, dovrò attendere in linea.
Attendo.
Inizia qui a suonare una musichetta: “Stay
By My Side” cantata da Stephane Huguenin. Dove sia stata scovata
questa canzone degli anni cinquanta non è dato saperlo. Sul web non
sono nemmeno riuscita a trovarne il testo, tantomeno informazioni
sulla cantante. E'
risaputo che un normale telefono cordless non sia sicuramente un
mezzo adeguato per ascoltare musica. Non vi dico l'effetto di quelle
che appaiono grida della cantante nelle mie povere orecchie. Mi
sembra di sentire un gatto miagolante quando ha il mal di pancia.
Urla strazianti e parole sempre uguali, perché la canzone è stata
tagliata e ripete continuamente lo stesso ritornello.
Torna
la voce dell'operatrice, che mi rispiega tutte le modalità per
pagare il canone attraverso la bolletta, infine: “Gli operatori
sono tutti occupati, attendere in linea o richiamare più tardi”.
Immediatamente
riparte la musichetta slow anni
cinquanta, e vai con le urla del gatto col mal di pancia. Resisto
stoicamente, allontanando la cornetta quando arrivano gli acuti.
Tutta
la trafila ricomincia, una, due, tre, quattro volte...Alla quinta, le
urla del gatto miagolante mi hanno quasi perforato un timpano. Cedo e
riattacco. Riprovo altre volte, in giornata e nei giorni successivi.
Niente da fare, gli operatori sono sempre terribilmente impegnati.
La
terza soluzione parrebbe quella di lasciare un messaggio e farsi
richiamare dagli operatori, ma sono sicura che la chiamata avverrebbe
proprio quando non siamo in casa. Già succede così con amici e
parenti. Riescono sempre a chiamarci quando non ci siamo.
Beh,
prima di luglio avrò tempo a riprovare. Magari non otterrò
risposta, ma avrò imparato a memoria “Stay by my side”...
Sembra un racconto di Kafka...certo che oggi è sempre più difficile destreggiarsi tra mille "trappole"...alla faccia dell'efficienza e della trasparenza al servizio del cittadino!
RispondiEliminaGià...questi numeri verdi non funzionano mai!
RispondiEliminaNon so più che dire...sembra che tutto diventi più semplice e invece tutto diventa più complicato.
RispondiEliminaUn abbraccio e buona domenica.
Antonella
La vita è sempre più complicata e la burocrazia non l'aiuta!
EliminaDevo dire che riesci sempre a trovare il lato umoristico anche nelle situazioni meno simpatiche :-)
RispondiEliminaDel resto, se non fossimo capaci di un po' di sana ironia a tutela della nostra salute mentale, chissà quanto faremmo in fretta ad impazzire, di fronte a certe piccole grandi assurdità con cui ci dobbiamo misurare ogni giorno. Quella del canone RAI sulla bolletta elettrica è un bizantinismo che porterà più problemi ai contribuenti che soldi nelle casse dello stato, perché il caso che hai portato ad esempio, credo piuttosto comune, è uno dei primi emersi fin dal varo della normativa su vari forum e testate on-line, e ci si attendevano risposte chiare e veloci, invece permane la nebbia. Attendiamo tutti di sapere cosa si inventeranno i nostri solerti funzionari pubblici per dirimere tali questioni.
non comment
RispondiEliminaHo anch'io lo stesso problema. La luce è intestata a me, il canone a mio marito. Vedremo. Ciao.
RispondiEliminaHo anch'io lo stesso problema. La luce è intestata a me, il canone a mio marito. Vedremo. Ciao.
RispondiEliminaLeggi la risposta che mi hanno dato alla Rai! Io ho mandato appunto una lettera all'agenzia delle entrate chiedendo che il nome di mio marito venga sostituito con il mio . Ora aspetto la nuova risposta.
EliminaStephane Huguenin era una che faceva cover e poche altre cose scritte per lei, voce un po' grezza ma alta, quella volta andava così. la bolletta è intestata a me la tele a mia moglie, lei guarda la tele e io pago il canone, classico. Ciao.
RispondiEliminaCari amici,
RispondiEliminaper vostra informazione la RAI mi ha risposto dicendo che, per cambiare l'intestatario del canone TV, bisogna mandare una lettera all'ufficio delle Entrate, e mi ha dato il seguente indirizzo : Agenzia delle Entrate
Direzione Provinciale I di Torino
Ufficio Territoriale di Torino 1
Sportello S.A.T.
Casella Postale 22
10121 - Torino
Buono a sapersi :-)
EliminaGrazie dell'aggiornamento, sarà senz'altro utile a molte persone in situazione analoga.
Speriamo! Io intanto non ho ancora risolto l'inghippo. Aspetto che l'agenzia delle Entrate mi risponda1
EliminaE' vero sembra un racconto di Kafka :) o una sceneggiatura del teatro dell'assurdo :)
RispondiElimina( e fai anche servizio pubblico... ma almeno ti farai pagare dalla RAI? ) :)))
Eh magari la Rai mi pagasse! E' già tanto se non mi farà pagare due canoni! Io comunque la lettera raccomandata l'ho spedita. Ora aspetto la seconda risposta!
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