sabato 6 agosto 2016

CROCIERA!



Anche quest’anno, come l’anno scorso, siamo andati in crociera. Quest’anno abbiamo scelto località sul Mediterraneo, mentre l’anno scorso eravamo stati in Croazia e in Grecia.
La nostra nave.
La crociera offre tutte le comodità ed un viaggio di vero relax. Di notte si naviga, la mattina ci si risveglia in un posto nuovo da visitare, restano alcune ore per prendere il sole sul ponte, poi si assiste ad uno spettacolo a teatro, si cena al tavolo serviti di tutto punto e si termina la serata con uno dei tanti intrattenimenti musicali in giro per la nave: spettacoli di cabaret o comici, discoteca dance, ballo latino americano, piano bar e chi ne ha più ne metta. La giornata è completa e non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Ci sono la palestra per gli sportivi, la zona massaggi per chi ha qualche dolorino, l’animazione bimbi per i più piccoli,le lezioni di aerobica, acquagym, ginnastica dolce, due piscine, la sala giochi e tanti negozi per i patiti dello shopping. La nave è una vera città galleggiante che ospita circa seimila persone, di cui milleduecento fanno parte del personale.
Noi a tavola
 Attori, cantanti, ballerini, animatori, responsabili vari, sono generalmente di origine europea, mentre camerieri, cuochi, baristi e bassa manovalanza sono di origine filippina o cinese. Lavorano tutti otto mesi all’anno e stanno a casa quattro. ( non pagati). La pulizia è massima. In continuazione si vede il personale che lava, lucida, lustra … Le camere vengono controllate più volte al giorno e il letto rifatto almeno due volte. Ovunque ci sono erogatori di disinfettante per le mani.
I passeggeri sono di tutte le età e delle più svariate categorie sociali. Ci sono tantissime famiglie con bambini ( pare che non paghino fino alla maggiore età) e molte  coppie di sposi o di persone che intendono festeggiare qualche anniversario. L’eleganza di un tempo pare sia scomparsa. E’ mantenuta una sola serata “elegante”, tutte le altre richiedono un abbigliamento informale. C’erano persino uomini che si presentavano a cena con le ciabatte infradito e le braghette corte.
Gli spettacoli erano veramente molto belli e di qualità. In particolare, mi ha colpita un circense, proveniente dal circo americano, che era contemporaneamente: pagliaccio, acrobata, giocoliere e disegnatore con  la sabbia. In pochi istanti riusciva a produrre dei disegni con la sabbia che erano vere opere di poesia e delicatezza.

La città che ha colpito di più noi e tutti coloro con cui abbiamo parlato è stata Marsiglia. Ce l’aspettavamo sporca e malfamata, invece era bellissima, pulita, luminosa e, almeno il quartiere antico che abbiamo visto, molto a misura d’uomo. Ancora si vedevano le seggiole sulla strada, che venivano usate ogni sera dalle signore per chiacchierare con le vicine di casa. I bambini giocavano tranquillamente nelle piazze e i negozi erano ancora di proprietà di piccoli negozianti e artigiani. Le stradine avevano i lati coperti da vasi di fiori e sembrava di vivere in un mondo passato.

Marsiglia, veduta.
Molto bella anche Barcellona, che non siamo riusciti a vedere come avremmo voluto, dato il poco tempo a disposizione.
Barcellona, la Sacra Famiglia.
A Cagliari e a Palma abbiamo fatto il bagno, visto che quei paesi li conoscevamo già. L’acqua di Cagliari non è affatto quella cristallina e turchese che ricordavo della Sardegna!

In quanto alle amicizie, abbiamo conosciuto diverse persone. A volte ci è capitato che alcune iniziassero a dialogare con noi, scegliendoci tra tante per una sorta di empatia, come spesso succede. Abbiamo parlato del più e del meno e poi, al momento di scoprire le nostre attività, cosa è emerso? Che si trattava di insegnanti e addirittura dirigenti scolastici! Ma si può? Per caso ho scritto la parola “insegnante” in fronte? Addirittura una coppia aveva una figlia pianista e insegnante nella scuola media come me e un figlio violinista!
Insomma, cerco di scappare il più lontano possibile, ma la scuola mi ritrova sempre!

2 commenti:

  1. I viaggi sono sempre belle esperienze che ci danno modo di conoscere luoghi e persone.
    Se la scuola ti ritrova sempre significa che è davvero il tuo ruolo nella vita!

    Ciao, a presto.

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    Risposte
    1. Già...ho proprio paura che, dopo tanti anni, la scuola sia la mia seconda casa e gli insegnanti i miei amici. Non mi vedo proprio a svolgere un altro lavoro!
      Ciao Mr Loto!

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